Il Teflon è pericoloso? In realtà è l’acido perfluorottanoico (PFOA) ad esserlo, ma attenzione alle alte temperature
Etichettato come cancerogeno sembra abbia altri effetti sul sistema cardiovascolare e per questo è stato eliminato
L’allarme fu lanciato già nel 2006 negli Stati Uniti, quando il Teflon, materiale da anni utilizzato per rivestire la superficie interna delle padelle antiaderenti, venne etichettato come ‘probabile cancerogeno’. La sostanza incriminata, nello specifico, era l’acido perfluoroottanico (PFOA), utilizzato per produrre il rivestimento delle pentole. Altri studi non hanno dato indicazioni specifiche, per cui la domanda resta: il Teflon è pericoloso? Proviamo a rispondere, sulla base di varie ricerche scientifiche, sui potenziali rischi di questo rivestimento per pentole ancora oggi molto diffuso.
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Sommario
Cos’è il Teflon
Teflon è il nome commerciale di un materiale chimico chiamato politetrafluoroetilene (usato con la sigla PTFE), un polimero sintetico scoperto nel 1938 da Roy Plunkett, un chimico che lavorava per DuPont.
Questo materiale è noto per le sue proprietà uniche, quali l’elevata resistenza al calore, la non reattività chimica e le eccezionali capacità antiaderenti. Queste caratteristiche lo rendono un materiale estremamente versatile, soprattutto nel campo degli utensili da cucina.
Dove viene utilizzato maggiormente
I principali utilizzi del Teflon non sono solo nel campo delle pentole, ma anche in applicazioni mediche e nell’industria come impermeabilizzatore:
- Pentole e utensili da cucina: per il rivestimento di padelle e pentole antiaderenti, poiché impedisce agli alimenti di attaccarsi durante la cottura
- Industria elettronica: come isolante nei cavi o nei componenti elettronici, grazie alla sua resistenza termica ed elettrica
- Settore medico: in protesi, dispositivi medici e tubi per la chirurgia grazie alla sua bio-compatibilità.
- Industria aerospaziale e chimica: in guarnizioni, valvole e rivestimenti di tubazioni che richiedono resistenza chimica e termica
- Tessuti impermeabili: in alcuni indumenti tecnici e outdoor è usato per creare uno strato resistente all’acqua che sia anche traspiranti, come il Gore-Tex
Il Teflon è pericoloso?
In realtà il Teflon, di per sé, non è considerato pericoloso per la salute umana alle temperature normali a cui viene utilizzato. Tuttavia, ci sono preoccupazioni legate, in particolare, per quanto riguarda alcuni composti chimici associati, ovvero l’acido perfluorottanoico (PFOA), che è stato usato in passato per produrre il Teflon.
In effetti il PFOA è stato impiegato fino al 2015, il PFOA come agente emulsionante nel processo di fabbricazione del Teflon.
Ma, come emerso da diversi studi scientifici, il PFOA è una sostanza persistente nell’ambiente, bio-accumulabile e potenzialmente tossica per l’uomo e gli animali. Numerose ricerche sulla sua pericolosità hanno poi stabilito che un livello elevato di PFOA nel sangue, aumenta il rischio di sviluppare malattie della tiroide, fino a farlo raddoppiare nelle donne, più sensibili a questo genere di disfunzioni.
Non solo: la sospetta tossicità del PFOA sembrerebbe rappresentare una minaccia per la salute del cuore e lo vedrebbe coinvolto nel rischio di insorgenza di alcune malattie oncologiche, come il cancro al fegato, al pancreas e alla prostata.
La tossicità del PFOA è stata sottolineata anche dalla pubblicazione di una ricerca svolta dalla West Virginia University, dalla quale emergerebbe una correlazione con l’aumento del rischio di malattie cardiovascolari. Infatti, all’interno del campione di individui esaminati, i soggetti che presentavano un’incidenza importante di malattie cardiovascolari, risultavano avere anche un alto tasso di PFOA nel sangue, indipendentemente da fattori caratteristici quale il sesso, l’etnia e le abitudini alimentari, gli stili di vita e la familiarità con alcune malattie.
Per queste ed altre ragioni di carattere ambientale, l’Environmental Protection Agency americana (EPA), ha deciso di bandire l’utilizzo di PFOA nel processo di produzione del Teflon dal 2015.
Quali effetti ha il PFOA sulla salute
Dagli studi dell’Environmental Protection Agency statunitense e altri enti sia sull’uomo che su animali è emerso che il PFOA avrebbe effetti pericolosi sulla salute umana:
- Cancerogenicità: l’esposizione al PFOA è associata ad un aumento del rischio di alcuni tipi di cancro, come quello ai reni ed ai testicoli
- Problemi riproduttivi e dello sviluppo: il PFOA può interferire con la fertilità e lo sviluppo fetale
- Malattie tiroidee: l’esposizione al PFOA è collegata a disfunzioni della tiroide
- Colesterolo alto: esiste una correlazione tra esposizione al PFOA e livelli elevati di colesterolo nel sangue
Problemi legati al surriscaldamento del Teflon
Un’altra preoccupazione riguarda il surriscaldamento del materiale antiaderente. Quando le pentole rivestite in Teflon vengono riscaldate a temperature superiori ai 260-300°, il materiale può degradarsi e rilasciare fumi tossici, che possono causare una condizione temporanea nota come febbre da fumi di polimeri o ‘sindrome da fumi di Teflon’. Questa condizione, simile a un’influenza, può colpire chi respira questi fumi.
Gli studi suggeriscono che la febbre da fumi di polimeri è temporanea, ma è comunque consigliabile non surriscaldare mai le pentole rivestite in Teflon.
Impatto ambientale del PFOA
Oltre ai problemi per la salute umana, i composti perfluorurati come il PFOA hanno un impatto significativo sull’ambiente.
Questi materiali sono altamente persistenti, il che significa che non si degradano facilmente e possono accumularsi nel suolo e nelle acque, contaminando gli ecosistemi e la fauna
La situazione attuale sul PFOA
Dal 2015, grazie a regolamentazioni come l’EPA PFOA Stewardship Program, l’uso del PFOA nella produzione del Teflon è stato eliminato negli Stati Uniti e in molti altri paesi. Tuttavia, il PFOA può ancora essere presente in prodotti più vecchi o importati da paesi con regolamentazioni meno rigorose.
Infatti, diverse ricerche avrebbero stabilito che il 98% della popolazione statunitense avrebbe tracce importanti di PFOA nel sangue e non è difficile scoprirne le ragioni. Questa sostanza viene massivamente utilizzata fin dalla metà del secolo scorso per la realizzazione di moltissimi prodotti di uso quotidiano (tappezzerie, abbigliamento, conciatura delle pelli, cere per pavimenti, elementi elettrici…), rendendo quasi inevitabile il contatto con l’uomo. Tracce di PFOA sono state rilevate persino nei contenitori contenenti cibi per microonde (come il popcorn).
Tuttavia, se vogliamo trovare un capro espiatorio, di certo non possiamo identificarlo solo con la povera padella antiaderente, tanto che eliminarne l’utilizzo non ci terrà di certo al riparo da altri rischi, molti dei quali legati all’inquinamento.
Con l’eliminazione del PFOA dal processo produttivo del Teflon, questo materiale è considerato sicuro per l’uso quotidiano alle normali temperature di cottura, purché non venga surriscaldato. Se vogliamo trovare un capro espiatorio, di certo non possiamo identificarlo solo con la povera padella antiaderente, tanto che eliminarne l’utilizzo non ci terrà di certo al riparo da altri rischi, molti dei quali legati all’inquinamento.
In realtà i problemi principali riguardavano il PFOA, che è stato eliminato in molti paesi, proprio a causa dei gravi rischi per la salute e l’ambiente.
Ciò che è davvero importante è sapere ed informarsi, essendo consapevoli, laddove possibile, di cosa introduciamo in casa e nel nostro organismo ogni giorno e adottare delle semplici precauzioni che ci aiutino a ridurre i rischi (come ad esempio sostituire le padelle con i fondi rovinati o evitare di utilizzare cibi pronti, che possono essere dannosi per la salute a prescindere dal materiale di cui è composto il contenitore).
Per essere dunque più sicuri, è importante assicurarsi che le pentole siano di recente produzione e rispettino le normative moderne. Ed eventualmente, sì si desidera evitare il Teflon, si possono utilizzare pentole in acciaio inossidabile, ghisa o ceramica.
Fonti scientifiche
Per scrivere questo articolo abbiamo consultato queste fonti scientifiche:
- Monographs evalate the carcinogeniticy of PFOA and PFOS, IARC WHO: dove il PFOA è classificato come “possibilmente cancerogeno per l’uomo” (gruppo 2B)
- Human Health Toxicity Assessment for Perfluorooctanoic Acid (PFOA), Environmental Protection Agency, 2024
- C8 Health Project: studio epidemiologico condotto negli Stati Uniti ha esaminato l’impatto dell’esposizione al PFOA su oltre 69.000 persone nella valle del fiume Ohio, dove l’acqua potabile era contaminata dalla produzione di Teflon. Questo studio ha identificato correlazioni tra il PFOA e diverse condizioni di salute.
- Evolution of evidence on PFOA and health following the assessments of the C8 Science Panel, Environ,ment International, 2020
- Final human health toxicity assessment PFOA, EPA, 2024
- Probable Link Findings, C8 Science Panel, 2020
- Febbre da fumi di polimeri, MSDManuals, 2023
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Ultimo aggiornamento il 7 Febbraio 2025 da Rossella Vignoli
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