In Francia gli incentivi per auto elettrica fanno sul serio!
In Francia gli incentivi per auto elettrica puntano a rottamare il parco auto dei modelli più vecchi ed inquinanti, allettando con 10mila euro di bonus chi passa all’elettrica.
Se vivete in Francia e dovete rottamare la vostra vecchia auto, questo potrebbe essere il periodo ideale per usufruire degli incentivi per auto elettrica; la nuova campagna contro l’emissione da CO2, promossa dall’ex-candidata presidenziale e oggi ministro dell’Ecologia, dello Sviluppo Sostenibile e dell’Energia, Ségolène Royal, sta raccogliendo grandi consensi: si può ricevere un bonus fino a 10mila euro se si cambia la vecchia ‘bagnole‘ a benzina o diesel con un’auto elettrica o ibrida.
E’ vero che per poter usufruire dei benefici è necessario che la propria auto sia vecchia di almeno 13 anni e che in cambio si acquisti un veicolo ibrido o completamente elettrico, ma resta comunque un ottimo incentivo.
Il mercato degli ibridi e delle auto elettriche vanta oramai una scelta abbastanza discreta per accontentare i gusti di tutti e la campagna garantisce un bonus, chiamato “premio di conversione”, che va dai 6.500 € per un auto ibrida a 10.000€ per chi passa ad un veicolo elettrico.
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Ma non finisce qui, perché si potrà usufruire di un ulteriore incentivo di 500 euro nel caso in cui la nuova auto soddisfi tutti i requisiti di Euro 6 ed emetta meno di 110 g di CO2/ km. Come sempre qualcuno critica: in questo caso le lamentele sono sulla scelta di un range di età dell’auto troppo elevato, ma bisogna considerare che sono proprio i motori più vecchi a produrre il maggior inquinamento.
La Francia sembra oramai puntare con sempre più convinzione sull’energia verde: ricordate quando sono stati offerti incentivi per far migrare la popolazione dai mezzi pubblici alle biciclette?
Si tratta di piccoli passi che, uniti alla conversione delle aree verdi, gli interventi di ampliamento delle piste ciclabili e delle aree pedonali, possono produrre a lungo termine dei benefici e avviare quel processo di educazione ambientale che potrebbe davvero fare la differenza.
E se l’Italia per una volta copiasse i cugini d’Oltralpe?
Ultimo aggiornamento il 25 Novembre 2017 da Rossella Vignoli
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