Inquinamento anche nei laghi italiani
Brutte notizie: è stato riscontrato un alto livello d’inquinamento anche nei laghi italiani. per i laghi italiani della fascia subalpina. Paradisi invidiati in tutta Europa, mete di turismo “balneare” e culturale, bacini come il Lago Maggiore, il Lago di Como e il Lago di Garda potrebbero in realtà nascondere sotto il pelo dell’acqua tonnellate di rifiuti, soprattutto di origine plastica.
A rivelarlo, i risultati di una ricerca condotta dall‘Universitá di Bayreuth, che sulla base dei campioni effettuati sui sedimenti del lago di Garda ha riscontrato la presenza di particelle micro plastiche, in quantità del tutto paragonabili a quelle presenti nei mari, notoriamente più soggetti al fenomeno rispetto a bacini chiusi come i laghi.
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Cosa significa? I ricercatori sostengono che tquesto dato indica una proporzione ancora maggiore di particelle sui letti di fiumi e torrenti della Pianura padana. Valutazioni tutt’altro che confortanti, anche per la catena alimentare, nelle cui rotazione già ora potrebbe esserci in circolo materiale plastico, a cominciare dagli organismi degli invertebrati.
Le conseguenze si possono immaginare: la prima e più preoccupante è legata ai polimeri contenuti nella plastica, cancerogeni, dannosi per il sistema endocrino e ad alta gradazione tossica.
Questi composti chimici hanno inoltre proprietà ricettive e assorbenti rispetto a una serie di elementi inquinanti idrofobici che rappresentano una forte minaccia per il nostro organismo. Insomma, se non si interviene, lasciano intendere gli scienziati tedeschi, a rischio sono le nostre vite.
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E non è la prima volta che emergono allarmi di questo tenore.
Parlando di acqua salata, per la precisione del Mar Mediterraneo, già qualche anno fa Legambiente ha portato alla luce un dato: la voce macro-rifiuti, nel Mare Nostrum, comprende per il 94% buste, teli, bottiglie e altri oggetti di plastica.
Non c’ è tempo da perdere, un monito che speriamo arrivi al più presto alle istituzioni preposte.
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