Orto e giardino

I diversi sistemi di irrigazione del giardino e delle piante di casa: la guida pratica

Tutti i sistemi di irrigazione anche quando siamo in vacanza

Irrigazione vuol dire immettere acqua nel giardino, nell’orto o nelle piante in giardino o nel vaso: è un’azione fondamentale per la loro crescita e vita. Bisogna saper irrigare e gestire l’irrigazione consapevolmente senza esagerare per non danneggiare le piante e senza sprecare inutilmente la risorsa idrica. Ma attenzione a non lasciare mai le piante prive di un elemento vitale come l’acqua.

I diversi sistemi di irrigazione del giardino e delle piante di casa: la guida pratica

Soprattutto nei periodi di caldo afoso e quando si va in vacanza è imprescindibile sapere come provvedere all’irrigazione di piante e giardini fioriti.

Irrigazione: significato e obiettivi

Il termine irrigazione deriva dal latino classico in-rigare cioè far scorrere in canali.

L’irrigazione è di fondamentale importanza per la coltivazione delle nostre piante di appartamento, per i giardini privati e pubblici e in agronomia è una delle operazioni principali che determina la buona riuscita della coltivazione e che tutela anche l’ambiente.

In agronomia l’irrigazione ha lo scopo di mantenere umido il terreno coltivato garantendo un miglioramento della resa quantitativa e qualificativa.

Irrigazione: origini e storia

L’irrigazione è una pratica ovviamente utilizzata fin dall’antichità…fin dagli albori dell’agricoltura.

  • I coltivatori dell’area del Tigri e dell’Eufrate coltivavano il loro terreno fertile usufruendo delle piene primaverili dei due fiumi dato che le piogge era quasi nulle. Tutta la vita della società lungo i fiumi dipendeva proprio dai periodi di piene e insieme alla civiltà Egizia è da ritenersi la prima civiltà irrigua.
  • In occidente l’irrigazione si è sviluppata lentamente. Arriva nel bacino del Mediterraneo grazie agli Arabi mentre si diffonde e determina la crescita delle coltivazioni nella Pianura Padana solo nel Medioevo.
  • La crescita demografica dei primi del ‘900 fa sì che anche l’agricoltura si intensifichi e quindi le tecniche per l’irrigazione diventino più importanti: si costruiscono dighe, canali per irrigare sempre più ettari sempre meglio e con minor dispendio di energie umane e se possibile minor spreco di acqua.
  • Oggi su 260 milioni di ettari coltivati vengono impiegati ogni anno 3.100 chilometri cubici di acqua, oltre il 70% delle disponibilità mondiali.

Irrigazione del futuro

Le stime parlano di aumento continuo della domanda alimentare, che secondo studiosi della materia raddoppierà nei prossimi decenni: di conseguenza anche la richiesta di acqua per irrigare sarà raddoppiata.

Si studia per ridurre i consumi di acqua in agricoltura perché le fonti non sono inestinguibili. Un esempio per produrre 10 tonnellate di cereali vengono impiegata in media 10.000 tonnellate di acqua.

Le fonti di acqua presenti sulla Terra sono sempre più intensamente contese all’agricoltura dalle città e dalle industrie, e… si rischia di rimanere a secco. Anche per questo si comincia a parlare di “oro blu” a proposito dell’acqua e diversi studiosi prevedono che l’appropriazione di risorse idriche possa diventare una causa scatenante di conflitti bellici nei prossimi anni.

Attrezzi per l’irrigazione dei campi

Come avviene l’irrigazione dei campi? L’acqua viene prelevata tramite pompe da fonti idriche come i fiumi, trasportata tramite condotte, contenuta in serbatoi e poi irrorata su campi e giardini tramite tubazioni, pompe e irrigatori.

Le pompe che prelevano l’acqua da fiumi e pozzi possono essere

  • emerse se la pompa necessita di un tubo di aspirazione
  • sommersa.

Il sistema di irrigazione si basa su questa tecnica sia a livello di coltivazioni produttive sia quando si tratta di piccoli impianti per giardini pubblici e privati.

Irrigazione del giardino

Prendersi cura del giardino significa prima di tutto irrigare: l’acqua è la prima fonte di vita sia del prato sia delle piante.

Ogni specie ha le sue particolari necessità di apporto idrico, bisogna quindi fornire acqua senza mai esagerare, mantenere il terreno umido ma non troppo per non agevolare la comparsa di muffe e il marciume delle radici.

Quando irrigare

L’irrigazione deve essere periodica, costante, ma deve dipendere anche dalla stagione: ogni stagione ha le sue caratteristiche climatiche.

  • In primavera bisogna irrigare ogni 2-3 giorni, con un occhio al clima: se è piovoso si può tralasciare, se è coperto si può bagnare sia la mattina sia la sera, se è soleggiato irrigare nelle ore più calde.
  • In estate il prato va innaffiato ogni giorno per questo motivo si consiglia di installare un impianto di irrigazione con timer elettronico che ne consente l’attivazione in alcune ore del giorno. Molto utile soprattutto per irrigare anche quando non si è in casa.
  • In autunno si innaffia il prato con minore frequenza rispetto al periodo estivo anche perché spesso piove: sono sufficienti 2-3 volte alla settimana. E’ il periodo delle foglie che cadono: pulire bene il giardino dalle foglie secche per evitare che soffochino il prato e le altre piante.
  • In inverno non è necessario bagnare con regolarità, basta toccare il terreno e verificare che non sia troppo asciutto. In inverno attenzione alla manutenzione dell’impianto di irrigazione: se le tubazioni sono interrate non corrono nessun pericolo con il gelo:si consiglia però di chiudere il circuito dell’acqua a monte dell’impianto.

Irrigazione: la scelta dell’impianto giusto

Come scegliere l’impianto di irrigazione giusto? Prima di tutto la scelta dipende dal tipo di superficie e di piante che si vuole irrigare, dalle situazioni climatiche e dalle nostre possibilità economiche.

  • Per un piccolo giardino con piante e fiori di diverse specie si consiglia ancora l’irrigazione a mano, con un bell’innaffiatoio oppure con un tubo flessibile con pistola a spruzzo. In questo modo si può dosare comodamente l’acqua.
  • Per un giardino di media grandezza si può utilizzare un piccolo sistema di irrigazione formato da un tubo microforato che libera getti d’acqua consentendo così di ottenere una pioggia fine, irrigatori statici, rotanti o a battente.
  • Per grandi giardini e parchi si utilizzano sistemi di irrigazione di ultima generazione.

Irrigazione interrata

Scegliere l’irrigazione interrata, soprattutto nel caso di ampi giardini, ha molteplici i vantaggi. Ecco quali sono i vantaggi dell’impianto interrato:

  • irrigare automaticamente il giardino anche quando si è assenti o in vacanza
  • ogni zona del giardino riceverà la quantità d’acqua necessaria, senza sprechi
  • la completa mancanza di tubazioni fuori terra con benefici estetici e funzionali
  • la silenziosità di funzionamento
  • l’incremento di valore della proprietà dato dalla bellezza dell’area verde

Irrigazione a goccia

I vantaggi dell’irrigazione a goccia sono i seguenti:

  • la centralina per l’irrigazione programmata consente di stabilire automaticamente e in maniera personalizzata la quantità e la frequenza delle irrigazioni giornaliere
  • il flusso è continuo e preciso
  • i gocciolatori sono inoltre regolabili, per dosare la giusta quantità d’acqua in funzione delle diverse necessità delle piante e della natura del terreno

Irrigazione fuori terra

L’irrigazione fuori terra è il sistema più semplice per annaffiare le piante e il prato: si tratta della soluzione più comune per funzionalità e praticità.

Funziona collegando un tubo a un rubinetto e distribuendo l’acqua con una lancia o una pistola. E’ importante scegliere dei prodotti efficienti, durevoli e di qualità, per ottenere un’irrigazione  efficace.

irrigazione piante in vaso
Anche per le piante in vaso è fondamentale avere un sistema irriguo efficace se non si può provvedere quotidianamente all’irrigazione nei mesi più caldi.

Irrigazione prima delle vacanze

Chi ama le proprie piante e giardino di certo si preoccuperà prima di partire per le vacanze di come poter provvedere a loro. Di solito si chiedeva al vicino di casa o al portinaio dello stabile di passare ad annaffiare. Oggi i tempi sono cambiati e la tecnologia è venuta in aiuto a questa esigenza.

Ma non solo vi sono anche tanti rimedi pratici che possono essere utilizzati.

Consigli utili

Per l’irrigazione delle piante durante le vacanze bisogna prima di tutto tenere conto del

  • tipo di piante, vi sono infatti esigenze di acqua differente per ogni pianta.
  • durata dell’assenza: una cosa è mancare 3-4 giorni una cosa è mancare da casa per un mese.

I consigli comunque utili sono:

  • lasciare recipienti con acqua accanto ai vasi sia al chuso che all’aperto: in questo modo l’acqua evaporando garantirà la giusta umidità all’ ambiente
  • lasciare un po’ di luce in casa ma non troppa: la penombra infatti rallenta i processi vitali e quindi diminuisce la richiesta d’acqua
  • nel balcone sistemare le piante vicine l’una all’altra nell’angolo in ombra o comunque meno soleggiato così da fare in modo che traggano reciproco vantaggio
  • ricoprire la terra con torba capace di ridurre l’evaporazione dai vasi. Si può utilizzare un terriccio speciale composto di fibra di noce di cocco che aumenta l’assorbimento dell’acqua, ne accumula fino al 50% in più.

Irrigazione fai da te durante le vacanze

Ci sono dei rimedi fai da te semplici ed efficaci per irrigare le piante quando ci si assenta. Vediamo i più comuni

  • La bottiglia rovesciata. Il sistema della bottiglia rovesciata è molto diffuso e prevede l’uso di una bottiglia in plastica forata nel tappo, riempita di acqua e posizionata a testa in giù nel vaso. Il metodo è semplice e durante l’assenza provvederà a irrigare lentamente il terreno. Ma purtroppo non sempre funziona perché a volte si crea un effetto di sotto vuoto che non permette all’acqua di scendere. Per ovviare a questo inconveniente si consiglia di forare anche la base della bottiglia.
  • Piante in vasca da bagno. Come funzione: si sistemano le piante  nella vasca da bagno riempita per qualche centimetro di acqua, si mette sul fondo della vasca un tappetino di plastica per proteggere la vasca e si mettono le piante su vasi capovolti cosi che non siano a contatto diretto  con l’acqua. Si crea un ambiente umido che potrà mantenere bene le piante se l’assenza da casa è di pochi giorni.
  • Canali di acqua. Il metodo è sempre quello di lasciare le piante nella vasca dove è presente qualche centimetro di acqua ma in più si prende uno straccio di cotone e si taglia a striscioline, si sistemano delle bacinelle ad un livello più altro e si mettono le strisce di cotone in modo che siano per un’estremità a contatto con l’acqua e per un’altra a contatto con il terreno.

Irrigazione durante le vacanze: rimedi in commercio

Oltre a questi  rimedi fai da te esistono in commercio alcuni rimedi per mantenere ben irrigate le piante  anche durante i periodi di assenza, facilmente acquistabili presso vivai e rivenditori specializzati.

Disco di cocco

Si tratta di dischi in fibra di noce di cocco che ha la capacità di trattenere l’acqua per poi rilasciarla lentamente nei giorni a seguire.

Ideale da applicare sul terreno per ridurre le annaffiature e dare autonomia idrica alle piante in caso di assenze brevi.

Coni o beccucci

I beccucci vanno inseriti nel terreno e arrivano dritti alla radice. all’estremità viene avvitata una bottiglia riempita di acqua. Questi beccucci o coni forniscono costantemente l’acqua al terreno e possono soddisfarne il fabbisogno per circa due settimane.

I coni possono essere in plastica o in terracotta. Di seguito un esempio in plastica:

Prodotti in gel

Si tratta di un prodotto composto dal 97% di acqua che viene gelificata attraverso un processo di miscelazione e catalizzazione di un derivato cellulosico. Il prodotto viene poi addizionato con Sali minerali e altri elementi che aiutano la pianta a rimanere in salute.

Si presenta come sfere che vengono mescolate nel terriccio le cui molecole nel tempo si trasformano in acqua che viene assorbita dalle radici della pianta. E’ una ottima soluzione per le piante in vaso e soprattutto per le piante decorative nei locali pubblici, negli uffici o appunto quando si è in vacanza.

L’acqua gelificata infatti fornisce una autonomia idrica fino a 30 giorni.

Vasi con riserva di acqua

Si tratta di vasi che hanno uno spazio dov’è collocata una riserva d’acqua che passa nel terreno per mezzo di stoppini appositi.

Vasi intelligenti e connessi

Esistono i commercio, per gli amanti delle ultime tecnologie smart, dei vasi intelligenti: si tratta di vasi connessi dotati di sensori che monitorano lo stato della pianta tramite smartphone in una app dedicata.

I sensori comunicano se la pianta ha bisogno di concime, se la temperatura è adeguata, misura l’apporto di luce e controlla il livello dell’acqua.

Le funzioni sono gestibili tramite App: tra queste anche quello dell’irrigazione che viene erogata secondo le reali necessità della pianta.

Il vaso è dotato di serbatoio d’acqua con un paio di litri utile per coprire assenze fino a 30 giorni.

Plant Sitter

Si tratta di nuova figura professionale: sono amanti ed esperti di giardinaggio, che offrono i loro servizi di cura del verde. Molto richiesto soprattutto da chi vive in ville con giardino o appartamenti con ampi terrazzi…. e che ha una certa disponibilità economica.

Ultimo aggiornamento il 18 Agosto 2020 da Rossella Vignoli

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Giovanna Ferraresi

Giovanna Ferraresi  Siciliana di nascita e milanese di adozione, s'impegna con passione e voglia di imparare. Fino dal 2011 segue la sua attitudine, la scrittura. Lavora come web editor free lance per una casa editrice milanese specializzata in riviste tecniche di architettura e scrive di edilizia e architettura per 'Imprese Edili' e architetturaecosostenibile.it È appassionata di bioedilizia e architettura sostenibile. Anche oggi continua a tenersi aggiornata, non smettendo mai di ascoltare, guardare e imparare ed è esperta di bellezza naturale e autoproduzione cosmetica.

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