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Isole senza auto: ecco le più belle da visitare in Italia e nel resto del Mondo

L'elenco delle principali isole da visitare senza automobile in Italia, Europa e Mondo

Scoprite tutte le isole senza auto. per fare una vacanza lontano da tutto, su di un’isola semi-deserta, senza connessione internet così da riposarsi, depurarsi e non essere raggiunti da nessuno. E soprattutto sostenibili e minimamente inquinate.

Isole senza auto: ecco le più belle da visitare in Italia e nel resto del Mondo

In effetti, a ben cercare esistono isole dove ci vivono pochissime persone, dove le automobili sono bandite.  Insomma, niente rumori, niente traffico, niente clacson assordanti, niente stress da parcheggio e soprattutto niente smog e inquinamento!

Solo verde e silenzio, la risacca del mare, ogni tanto il soffiare del vento e, al massimo, il ronzio di qualche bicicletta.

Non sono pochi i luoghi nel Mondo dove è vietata la circolazione dei mezzi a motore. Si trovano in Grecia, Spagna e Croazia, in Brasile e alle Seychelles. Ma anche negli Stati Uniti, in Cina, nel Regno Unito. E ne abbiamo addirittura alcune anche in Italia

In genere si tratta di piccole isole non ancora prese d’assalto dal turismo di massa, dove i pochi abitanti si muovono a piedi o in piedi. In alcuni casi ci sono anche carretti trainati da cavalli e buoi. Talvolta, il massimo della tecnologia motorizzata si trova nelle golf car, macchinine elettriche utilizzate sui campi da golf.

Trascorrere una vacanza in un’isola come questa, o addirittura andarci a vivere, vuol dire prendersi una vera e propria pausa da stress, rumore e aria inquinata. E dare un contributo significativo all’ambiente. Un modo per proteggere il Pianeta e tutelare piccoli angoli di paradiso ancora incontaminati.

Isole senza auto in Grecia

Delle tantissime isole greche, molte hanno impedito la circolazione delle auto e le starde sono solo sterrate. Soprattutto le più remote e piccole delle Cicladi e del Dodecanneso, alle Sporadi. Vediamo le più interessanti.

  • Isola di Hydra. Adagiata nel cuore del mar Egeo, è la più chic della Grecia. Lunga circa 20 km, è un gioiello di spiaggette e acque cristalline, costellato anche da incantevoli e piccoli villaggi di pescatori ed antichi monasteri. Senza dimenticare i caratteristici sentieri e le mulattiere da cui si possono ammirare panorami mozzafiato. Tra le tante, sono da segnalare la bellissima spiaggia di Vlichos e quella di Agiòs Nikolaos, entrambe ricoperte da ciottoli bianchi. Panorami selvaggi da scoprire a piedi o, ala massimo, a dorso di mulo.
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Isola di Hydra

 

  • Isola di Chalki. Questa è la più piccola isola del Dodecaneso abitata stabilmente di tutto l’arcipelago. Di conformazione molto simile a Rodi, Chalki è caratterizzata da un territorio arido, roccioso e montuoso. Con spiagge fantastiche e acque trasparenti, si tratta di un piccolo paradiso tranquillo e silenzioso. Una strada, in parte cementata, collega alcuni luoghi, ma è vietata la circolazione in auto o moto ai non residenti. Esistono soltanto un taxi ed un minibus per raggiungere le spiagge e i principali luoghi di interesse turistico.
  • Isola di Telendos. Un’incredibile isola vulcanica nel Dodecanneso, quasi abbracciata a Kalymnos, di cui faceva parte fino ad un’eruzione avvenuta in tempi remoti. Molto spartana e solitaria, è la meta prediletta dei viaggiatori indipendenti e curiosi. In genere è amata da chi desidera soggiornare a diretto contatto con il mare. C’è un solo villaggio, costituito da una manciata di casupole, che si trova sul molo.
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Isola di Telendos

 

  • Isola di Kato Kaufonissi, Nelle Piccole Cicladi è abitata da 1 solo pastore e un’unica taverna. È raggiungibile in barca dalla vicina isola di Ano Kaufonissi, che di abitanti ne conta ben 300. Spiagge deserte, grande silenzio e pace, mare cristallino.
  • Isola di Khytira (Citèra in italiano). Sarà per un battello che la collega da Atena che ci mette una vita, sarà perchè non la conosce nessuno, ma è una delel isole del Peloponneso più remote e poco frequentate. Semplice e rude, è abitata da pescatori e agricoltori e ospita una festa che già dal nome è tutto un programma: la festa dell’albergatore.
  • Isola di Antipaxos. È l’isola greca più vicina all’Italia che molti, in genere, visitano in giornata dalla vicinissima Paxi. Ad Antipaxos vi abitano tutto l’anno solamente un paio di famiglie che vivono di pastorizia e, in estate nelle taverne.
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Isola di Antipaxos

Isole senza auto in Croazia

In Croazia sono diverse le isole in cui non circolano auto. Qui, il mezzo di trasporto più comodo e preferito è la barca, mentre per il modo migliore per esplorare gli interni è passeggiare. Vediamone alcune.

  • Isola di Mezzo. Una delle 13 isole dell’arcipelago delle Elafiti, nella Regione di Dubrovnik. Deve il suo nome al fatto che si trova proprio in mezzo rispetto ad altre due isole, Kolocep e Sipan. Molto piccola (4,6 km appena), è famosa per una spiaggia in particolare, quella di Sunj, caratterizzata da sabbia bianca finissima e circondata da colline verdi e vegetazione che creano un incantevole contrasto con l’azzurro del cielo e del mare. Ovviamente alle auto non è consentito circolare, fatto che ne esalta il fascino da paradiso incontaminato.
  • Isola di Sipan. La più grande delle Elafiti, veniva usata come ritiro estivo degli aristocratici di Dubrovnik. La meta ideale per gli amanti di storia, ricca di ville, palazzi e torri militari, è punteggiata da lunghe spiagge e circondata da un mare ricco di pesce.
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Isola di Sipan

 

  • Isola di Kolocep. Sempre nell’arcipelago delle isole Elafiti, vicino alla splendida Dubrovnik, quest’isola ha la particolare forma di gabbiano. Dista dalla terraferma poco più di mezzo miglio ed è pedonale. I non residenti non possono muoversi in auto. Kolocep è soprannominata ‘l’isola delle chiese’.
  • Isola di Zlarin. Soprannominata ‘isola dei coralli’, è la più popolata dell’arcipelago di Sibenik. Anche qui le macchine sono vietate. Lo slogan del territorio, infatti, è piuttosto esplicito e così recita: ‘Il Mediterraneo come era una volta’. La costa occidentale dell’isola è alta e rocciosa, mentre la parte orientale è più dolce e articolata.
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Isola di Zlarin

 

  • Isola di Kaprije. Nel cuore dell’arcipelago di Sibenik, quest’isola collinosa, è solcata da valli e profonde insenature dove le imbarcazioni possono trovare un approdo sicuro. Il nome fa riferimento alle capre che per secoli l’hanno abitata, mettendone addirittura in pericolo la vegetazione. Oggi infatti prosperano solamente olivi e viti non autoctone. Sull’isola vi è un solo villaggio: situato sulla costa sud-occidentale, conta circa 200 abitanti dediti alla pesca e all’agricoltura.
  • Isola di Olib, vicina a Pag, quest’isola calcarea lunga 9 km, si restringe nella parte centrale arrivando a misurare non più di 1400 m. Ricoperta della tipica macchia mediterranea, quest’isola è inoltre ricca di siti archeologici, tra cui si annoverano anche i resti di un abitato Romano.
  • Isola di Prvic. È minuscola, appena 2 kmq! I paesi sono soltanto due: Porto e Seporine e distano l’uno dall’altro 1 km. Le automobili sono vietate e ci si sposta a piedi.
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Isola di Prvic

 

  • Isola di Susak. Nel nord della Croazia, nella regione del Quarnero, fa parte dell’arcipelago di Cres e Lussino, ed è raggiungibile con nave dal porto di Lussinpiccolo. Non ha strade, ma soltanto sentieri battuti che consentono di esplorarne ogni angolo in totale relax. Per la composizione del suolo – due strati di sabbia mescolati a conchiglie ed appoggiati a una base calcarea – Susak è soprannominata ‘isola di sabbia’.
  • Isola di Ilovik. Ricoperta da cespugli di salvia, timo, rosmarino e origano, sempre nel Quarnero, vanta fondali sabbiosi e acque ricche di pesce e molluschi. Anche qui la circolazione delle auto non è permessa: per raggiungerla occorre lasciare l’auto a Lussinpiccolo ed imbarcarsi.
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Isola di Ilovik

 

  • Isola Rava. Adagiata nell’arcipelago di Zara, vicino a Dugi Otok. Dalla forma irregolare, ospita due paesi: Mala Rava e Vela Rava. Tutto l’anno è poco abitata. Si anima solo in estate, quando il bello è trascorrere tranquille ore di relax nelle pinete, oppure pescando o camminando alla ricerca della baia perfetta.
  • Isola di Silba. È una perla dell’arcipelago zaratino. Ad eccezione dei piccoli trattori per il trasporto delle merci e del ciclomotore del postino, qui non circolano altri veicoli. Non si possono neppure portare le biciclette! In corsa per diventare un Parco Naturale protetto, presenta coste boscose, baie e calette, insenature sabbiose ed un mare incontaminato.
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Isola di Silba

 

  • Isola di Unije e Srakane. Appartiengono all’arcipelago di Cres e Lussino. Isolette minuscole, montagnose e coperte di olivi. Passeggiando da una baia all’altra non è raro incontrare animali allevati in libertà.
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Isola di Unije

 

  • Isola di Lavdara si trova al largo di Sali, il capoluogo di Dugi Otok. Disabitata per la maggior parte dell’anno, presenta coste nude e piuttosto aspre. In estate è la meta ideale per quei turisti desiderosi di vacanze alla Robinson che vengono qui proprio per rilassarsi lontano dalla civiltà.

Isole senza auto Italia

Anche in Italia esistono isole dove non è possibile sbarcare con l’automobile.

  • Isola di Marettimo. La minuscola perla delle Egadi mantiene inalterato il suo inestimabile fascino. Solo i residenti possono avere veicoli a motore. Si visita facilmente a piedi o in bici. In origine era chiamata Hierà Nésos, ossia ‘isola sacra’. Furono poi i Romani a rinominarla Marettimo per via dell’abbondante presenza di timo selvatico. Oltre ad uno spettacolare mare blu, offre a chi li visita una natura selvaggia e incontaminata.
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Isola di Marettimo
  • Isola di Burano. La laguna veneta vanta alcune delle isole car-free più belle del Bel Paese. Ha caratteristiche casette di pescatori dai colori vivaci e si visita tranquillamente a piedi, per ammirare le tipiche abitazioni, curiosare nei negozietti di pizzi e merletti e fare tappa in qualche ristorante informale per assaporare specialità di pesce della laguna.
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Isola di Burano

 

  • Isola di Gorgona. Sita nell’arcipelago toscano, quest’isola è nota per il carcere, ma ha delle splendide spiagge e un mare cristallino, ricco di una fauna e una flora incontaminate per via del fatto che è parco nazionale. Per questo i turisti sono contingentati: non più di 100 al giorno. Si arriva in barca da Livorno ed è stabilmente abitata da circa 70 pescatori nell’antico borgo.
  • Isola di Capraia. Sempre parte dell’arcipelago toscano, è la più lontana dall’Italia, è più vicina alla Corsica. Ci si arriva dopo 3 ore di traghetto da Livorno e d’estate anche dall’Elba. Nel suoi due borghi vivono 200 persone. Ha una sola strada di 800 m. Perfetta per snorkeling e nuoto all’aperto in acque libere, ha istituito il miglio blu, un corridoio di 1100 m delimitato da boe attorno a cui è vietato navigare, ancorarsi e ormeggiarsi.

Isole senza auto Regno Unito

Anche nella Manica ci sono isole senz’auto, sebbene tutti pensino alle remote Orcadi.

  • Isola di Herm. Quasi completamente deserta, ha appena 2 kmq di superficie ed è la più piccola delle Isole del Canale, arcipelago poco distante da Londra. Ricca di giardini tropicali, è vietata la circolazione di auto e moto, che è invece concessa a quad e trattori. Si contano solo una sessantina di abitanti, un grand hotel e due pub. I panorami sono però spettacolari. Le alte scogliere si abbassano rapidamente per lasciare il posto a grandi spiagge sabbiose, delle quali, la più famosa è Shell Beach, così battezzata per le conchiglie che la Corrente del Golfo vi depone. Il posto ideale per chi ama le passeggiate e andare in bicicletta.
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Isola di Herm

 

  • Isola di Sark. Nel canale della Manica c’è anche questa isola, dove è vietata la circolazione alle auto. Gli stessi abitanti (che sono circa 600) si muovono a piedi, con le biciclette, i trattori, i veicoli alimentati a batterie o con mezzi trainati da cavalli. Non esistono neppure le luci artificiali. Per muoversi per strada, si utilizzano le fiaccole. Ecco perché Sark è il posto ideale dove ammirare le stelle. Proprio per tale motivo qui è stato inaugurato il primo osservatorio realizzato grazie ad una colletta degli abitanti; altro non è che un semplice telescopio installato all’interno di una piccola costruzione di legno in mezzo ad un campo.
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Isola di Sark

Isole senza auto Francia

Non solo la famosissima Mont Saint Michel con il dsuo monastero gotico fiammeggiante e il lungo ponte che permette di accedervi in barba alle maree, anche altre due isole francesi sono car free.

  • Isola di Porquerolles. Seconda isola della Francia per estensione (dopo la Corsica) conta solo 200 abitanti che vivono principalmente di turismo. Sita a pochi chilometri dagli eccessi della Côte d’Azur, Porquerolles è un paradiso incontaminato grazie all’assenza di macchine e al ridotto numero di strutture dove poter alloggiare. Quando cala il buio, l’isola infatti si svuota. Le principali attività sono passeggiate e gite in bici per affacciarsi dalle scogliere, nonché raggiungere spiagge uniche come quella di Notre Dame. Nel 1971 lo Stato francese ha acquistato l’80% della proprietà dell’isola per proteggerla dall’eccessivo sviluppo e possibile sfruttamento edilizio.
  • Isola di Ouessant. Lunga 8 km e larga 4 km, quest’isola perennemente spazzata dal vento è rimasta quasi uguale al passato, quando gli allevatori di pecore, i pescatori e i marinai erano i suoi unici abitanti.Ora si aggiungono artisti e vacanzieri desiderosi di lasciarsi il mondo alle spalle. Si percorre in bici o a piedi, visitando i fari, le sue vertiginose scogliere, le spiagge nascoste, ed un paesaggio tormentato.
    Si raggiunge con il traghetto da Brest o Le Conquet o dalla piccola isola di Molène.
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Isola di Ouessant

 

  • Isola di Saint Honorat. Incastonata nello splendido mare davanti a Cannes, ospita un monastero cistercense che produtce un ottimo vino, ed è il luogo ideale per un pranzo gourmet, una degustazione dei vini dei monaci o una passeggiata tra i vigneti accanto all’antica fortezza. Ha diverse spiagge semi deserte, anche se a largo ancorano le barche dei vacanzieri. C’è un ristorante, ma non è possibile restare a dormire, a meno che non si organizzi un ritiro contemplativo di 3 giorni con i monaci dell’Abbaye de Lérins.
    I traghetti partono ogni ora tutto l’anno dal Vieux Port di Cannes e vi portano all’isola in 20 minuti.
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Isola di Saint Honorat

Isole senza auto Spagna

Un paradiso senza auto c’è anche in Spagna.

  • Isla La Graciosa. Alle Canarie c’è una piccola e deliziosa isola, che già si può ammirare da lontano, dal Mirador del Rio, il punto più a nord di Lanzarote. Isolotto vulcanico, rappresenta la perla nascosta delle Canarie. Tutti i suoi sentieri sono percorribili solo a piedi o in bicicletta. E attorno, pressoché il nulla. I centri abitati, infatti, sono solo due: Pedro Barba e Caleta del Sebo. Per il resto, il territorio è costituito da deserto e spiagge meravigliose, tra cui La Concha, che deve il suo nome alla presenza di centinaia di conchiglie.
    L’isola fa parte della riserva marina dell’arcipelago di Chinijo che, con i suoi 70.000 ettari di territorio, è la più grande riserva marina in Europa e costituisce un patrimonio paesaggistico di valore inestimabile.
    Ogni anno, qui ha luogo il Canarias Surf Film festival, il primo festival del cinema internazionale dei film dedicati al surf.
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Isla La Graciosa

Isole senza auto extra europee

Paradisi dove non è possibile accedere con veicoli a motore si trovano anche fuori Europa. Vediamoli qui di seguito.

Isole senza auto nell’Oceano Indiano

Ecco alcune delle più conosciute isole car free dell’Oceano indiano:

  • Isola di La Digue. È la quarta isola disabitata più grande delle Seychelles, nonché tra le più fotografate per la sabbia rosa e le rocce di granito. Qui ci si sposta soltanto a piedi, in bici o con gli oxcart, i tradizionali carretti trainati da buoi o cavalli. Per la concomitanza di tutti questi fattori, La Digue rimane un angolo di paradiso dov’è possibile trovare la massima tranquillità.
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Isola di La Digue
  • Maldive. Ad eccezione degli atolli di Senu e Malé, dov’è possibile trovare automobili, motorini e semafori, il resto delle Maldive è assolutamente senza auto, garanzia di una vacanza a tutto relax, senza traffico né smog.

Isole senza auto negli Stati Uniti d’America

Tra grandi e piccole isolette, le più interessanti sono:

  • Isola di Mackinac. Posta al centro del Lago Huron, in Michigan, è vietata la circolazione dei veicoli a motore fin dal 1898. Circondata dalle acque turchesi del lago, costituisce l’ideale ritiro estivo per molti turisti che vogliono fare un tuffo indietro nel tempo. Il sistema migliore per andare alla scoperta delle sue tante meraviglie è affidarsi ad uno dei bellissimi calessi.
  • Fire Island. Si raggiunge con il traghetto in circa un’ora e mezza da New York e poi, una volta sbarcati, ci si trova catapultati in un luogo che ha preservato tutta la sua autentica aria selvaggia. Sull’isola infatti non ci sono automobili e quindi la gente si sposta a piedi, in bici o con i cart, tra i moltissimo cervi che circolano in totale libertà. Durante tutto l’anno, ci vivono circa 400 persone, che durante i giorni festivi o i periodi di vacanza diventano ben 20mila. Negli anni Settanta Fire Island fu un luogo magico dove si riunì la comunità gay per vivere libera dai pregiudizi tra dune di sabbia e pinete.
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Fire Island
  • Bald Head Island. È una pittoresca isola del North Carolina (USA) molto popolare tra i turisti che hanno la passione di giocare a golf. Qui le auto sono vietate e ci si può spostare solamente a piedi, in bici e con macchinine elettriche. Molti riconosceranno alcuni angoli di questo luogo poiché qui è stata girata la maggior parte delle scene del famoso film “Weekend con il morto”.

Isole senza auto in Australia

Anche in Australia si trovano isole vietate alle auto. Le più conosciute:

  • Maria Island. Una delle 5 isole della Tasmania, è situata lungo la costa orientale. Ha una forma molto particolare ‘a otto’. Qui non ci sono strade asfaltate, ma solo sterrati, percorsi dalle jeep dei ranger o dalle biciclette dei turisti. Oltre a non esserci alcuna auto, non ci sono neppure negozi. È il paradiso della fauna selvatica, dov’è possibile avvistare il pappagallo di Latham, l’oca di Cape Barren o il diavolo della Tasmania. Senza dimenticare, ovviamente, le fantastiche spiagge, le ripide scogliere e la storia dell’isola che un tempo fu una colonia penale. Il Maria Island Walk è un’escursione di 4 giorni e 3 notti per esplorare l’intera isola.
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Maria Island

 

  • Isola di Rottnest. A poca distanza da Perth, è un luogo di rara bellezza, molto apprezzato dagli amanti degli sport d’acqua e delle immersioni. Ma nessuno vieta di crogiolarsi al sole su una delle sue incantevoli spiagge. Per addentrarsi nella parte interna dell’isola per scoprirne le sue meraviglie, è possibile utilizzare il comodissimo servizio di autobus, gli unici mezzi a motore a cui è consentito circolare.
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Isola di Rottnest

Isole senza auto in Centro America

  • Isola di Holbox. In Messico, a nord-est della penisola dello Yucatan, nello stato di Quintana Roo, si trova un’isola rimasta intatta e selvaggia come un tempo. Lunga 40 km per neppure 2 km di larghezza, è un luogo dai ritmi lenti e rilassati. Ma ciò che più stupisce, una volta approdati, è il fatto che le strade sono di sabbia. Interamente pedonale, la si può percorrere a piedi oppure si può noleggiare una bici o un carrito, una di quelle macchinette usate nei campi da golf.
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Isola di Holbox
  • Caye Caulker. È una delle isole più visitate del Belize. Si tratta di un atollo famoso per la stupenda barriera corallina che lo circonda, la Belize Barrier Reef. Con i suoi 8 km di lunghezza per 2 km di larghezza, e la scarsa popolazione, è certamente un posto molto tranquillo. Non a caso il motto che riecheggia su tutta l’isola è go slow. Non esistono strade asfaltate e le vie principali sono ricoperte di sabbia. Sull’isola è infatti bandito sia l’asfalto che il cemento. Gli unici mezzi di trasporto sono le golf car. In alternativa ci si sposta a piedi o in bicicletta.
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Caye Caulker

 

  • Little Corn Island. Al largo delle coste del Nicaragua è un vero e proprio paradiso circondato dalle acque cristalline del mare dei Caraibi, dove trovare spiagge bianche circondate da una natura incontaminata. Anche qui non ci sono né strade asfaltate né mezzi di trasporto motorizzati. Addirittura, la corrente elettrica è un lusso riservato a pochi!
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Little Corn Island

Isole senza auto in Estremo Oriente

Anche in Cina ci sono isole car free. Vediamone due.

  • Isola di Cheung Chau.A soli 16 km dalla dinamica Hong Kong, ha un’atmosfera totalmente molto più tranquilla e merita almeno una visita in giornata per prendersi una pausa rigenerante dalla caoticissima megalopoli cinese. Si raggiunge in traghetto e si visita facilmente a piedi o in bicicletta. Il traffico automobilistico è infatti limitato e i suoi 23.000 abitanti si spostano senza usare l’auto. In primavera si svolge il Bun Festival: i festeggiamenti durano svariati giorni e sono dedicati a diverse divinità protettrici.
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Isola di Cheung Chau

 

  • Isola di Gulangyu. In Cina, vicina alla costa di Xiamen, ricca di dimore coloniali e spiagge sabbiose. c’è questa isoletta costiera di appena 2 kmq che vanta un profondo e particolare legame con la musica. Molto rilassante, è una delle destinazione preferite degli abitanti di Xiamen. Lungo le sue stradine tranquille e pittoresche, è possibile ammirare dimore, consolati, scuole e chiese, il tutto da godersi con tranquillità e senza il rumore del traffico.
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Isola di Gulangyu

Altre informazioni

Tante altre curiosità e informazioni sul turismo sostenibile e solidale:

Ultimo aggiornamento il 6 Luglio 2024 da Rossella Vignoli

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Federica Ermete

Nata a Busto Arsizio nel 1982, dopo il diploma si trasferisce a Cremona – dove vive tutt’ora – per conseguire la laurea in ambito umanistico. Sia per formazione professionale che per passione personale, i suoi ambiti di specializzazione sono l’alimentazione, la salute, il fitness di cui è appassionata anche nella vita quotidiana, ed il benessere naturale. Collabora con entusiasmo con la redazione di Tuttogreen dal giugno 2020.

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