Tante idee gustose per cucinare la jiicama, la “patata messicana”
Valori nutrizionali, proprietà, benefici e consigli di utilizzo in cucina
Avete mai sentito parlare della jiicama? Si tratta di un tubero poco calorico e ricco di ottime proprietà. Contiene infatti tanta vitamina C, fibre e sali minerali. Arriva dal Messico e si trova tutto l’anno. La si può mangiare sia cruda che cotta. Un prodotto quindi assai versatile che si presta per la realizzazione di tante ricette.
Sommario
Che cos’è la jiicama
Chiamata anche “patata messicana”, la jiicama è un tubero originario del Messico, molto utilizzato nella cucina dell’America Latina.
Il Pachyrhizus erosus (questo il nome scientifico) è una pianta a portamento rampicante appartenente alla famiglia delle leguminose della quale, in cucina, si usa solo la radice.
Si tratta di un prodotto molto antico. Già le civiltà pre-colombiane, infatti, conoscevano questo alimento. Non a casa, il termine “jiicama” deriva dal vocabolo atzeco “xicamalt”, parola con cui si indicava questo prodotto.
All’epoca, gli aztechi utilizzavano i semi dello xicamalt per la preparazione di medicamenti.
In seguito, il prodotto venne poi importato dagli spagnoli in Asia, dove la sua coltivazione conobbe grande diffusione.
Varietà
Ci sono due varietà di jiicama:
- Amazzonica (pachyrhizus tuberosus): si mangia cruda, quando ha raggiunto al massimo 2,5 cm di diametro. Oltre questa misura non è più commestibile perché sviluppa abbondanti quantità di rotenone, sostanza tossica usata come insetticida
- Messicana (pachyrhizus erosus): più piccola rispetto alla varietà Amazzonica, ha una polpa bianca croccante ma molto succosa. Si consuma cruda e ha un gusto dolciastro che ricorda quello delle castagne d’acqua
Caratteristiche della jiicama
Si presenta come una grande rapa; il suo pesa varia da 2 a 2,5 kg circa.
Marroncina fuori, ha un a polpa interna color bianco-crema.
A metà strada tra un frutto e un ortaggio, la Jiicama si consuma prevalentemente cruda. Ha un gusto leggero e dolciastro, con un leggero retrogusto di frutta secca. La consistenza è croccante, simile ad una pera.
Valori nutrizionali della jiicama
Per l’85%, la jiicama è costituita da acqua. 100 grammi di prodotto apportano 38 calorie così suddivise:
- 49 calorie provenienti da carboidrati
- 6 calorie provenienti da proteine
È inoltre molto ricca anche di vitamina C e fibre, oltre che di importanti sali minerali, come ferro, potassio e manganese.
Benefici della Jiicama
Considerando i suoi nutrienti, la jiicama è un prodotto benefico per vari aspetti. Nello specifico:
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- ha un elevato valore antiossidante, protegge quindi dai danni cellulari perché blocca i radicali liberi
- svolge una importante attività antinfiammatoria
- previene lo stress ossidativo associato ad alcune malattie croniche (diabete, malattie cardiovascolari, obesità, Alzheimer…)
- abbassa i livelli di colesterolo
- preserva lo stato di benessere dell’intestino
- abbassa il rischio di sviluppo di coaguli e trombi
- mantiene stabili i livelli di zucchero nel sangue
- riduce il rischio di insorgenza di alcune patologie come ipertensione, diabete di tipo 2, insufficienza renale cronica, aterosclerosi, e insufficienza cardiaca
- è digeribile
- aiuta a perdere peso grazie alla presenza di fibre che saziano
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Come si utilizza la Jiicama
Anzitutto bisogna eliminare la buccia. Dopodiché, la si può mangiare cruda oppure cotta.
Degustandola cruda, in genere in insalata, se ne apprezzano la consistenza croccante e il sapore fresco e succoso. I messicani, ad esempio, la tagliano a fette molto sottili e poi la condiscono con succo di limone, coriandolo, peperoncino e una presa di sale.
Se non si amano molto le spezie e il piccante, la si può gustare in un classico pinzimonio, assieme a sedano e carota.
Grattugiata finemente, arricchisce insalate di verdura fresca di stagione, così come anche macedonie di frutta.
Il sapore della jiicama cruda ricorda un po’ quello delle mele.
In alternativa, la patata messicana si può anche cuocere, esattamente come si fa con le classiche patate: lessa, al vapore, arrostita, saltata in padella, sotto forma di in pure o, ancora, aggiunta in zuppe, minestre e stufati.
Anche cotta mantiene inalterata la sua croccantezza e diventa un ottimo accompagnamento di carni, legumi, ortaggi, frutti di mare, tofu e tutto quel che più si desidera mangiare e la fantasia suggerisce.
Ricette con la jiicama
Dopo aver spiegato che la jiicama è un alimento assai versatile, vediamo alcune idee su come poterla consumare, suggerendo gli abbinamenti migliori.
- Tagliata a fette piuttosto spesse, è ottima con olio e sale o con salse esotiche tipo hummus e guacamole
- Grattugiata su un’insalata di verdure fresche
- Nella macedonia con mele, mango, ananas, arance e papaya
- Negli stufati di carne: ottima ad esempio con pollo, mais e salsa di soia
- Sotto forma di chips: basta tagliarla a julienne e cuocerla in forno dopo averla condita con olio, sale, paprika e altre spezie a piacere
- Nella farcia per riempire verdure o foglie di verza, insieme a riso e carne
- Come ripieno per fajitas di manzo e peperoni
Dove comprarla
La jiicama si trova nei negozietti etnici, specie in quelli che vendono prodotti latino–americani. In alternativa, spesso la si trova anche nei negozi di alimentazione naturale.
Disponibile tutto l’anno, all’atto dell’acquisto è bene preferire un frutto di grandezza medio-piccola e senza ammaccature o grinze esterne. Evitare anche i prodotti non troppo morbidi all’estremità.
Conservazione
La jiicama va conservata come le patate, in un luogo quindi fresco, asciutto e al riparo dalla luce. Si può conservare anche in frigorifero.
Una volta aperta, va tenuta fuori dal frigorifero oppure in frigo ma protetta con della pellicola per alimenti. Si conserva bene anche in una ciotola piena di acqua fredda acidulata con succo di limone.
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Ultimo aggiornamento il 28 Maggio 2023 da Rossella Vignoli
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