L’auto a biometano che batte quelle a benzina
La notizia è suggestiva, per cui partiremo da qui: nello scorso mese di giugno nel campionato STCC 2011 (Swedish Touring Car Competition – versione svedese del World Touring Car Competition, WTCC), la vettura guidata dal pilota Fredrik Ekblom ha conquistato due vittorie e il secondo posto nella classifica generale.
Ma non sarebbe una notizia degna di nota se non fosse che l’automobile in questione, di proprietà del team svedese Biogas, è una Volkswagen Scirocco alimentata a biometano, che ha battuto le altre auto con tutti i tipi di alimentazione, sconfiggendo praticamente il luogo comune che vede le auto a metano incapaci di prestazioni. La partecipazione ad un campionato sportivo ufficiale di un’auto alimentata a biometano ha contribuito in maniera notevole a rilanciare l’acquisto delle auto a metano in Svezia: infatti, i dati sulle vendite di auto a metano in Svezia lo scorso anno hanno battuto tutti i record, con un livello di immatricolazioni maggiore di cinque volte rispetto a quello registrato nel 2008, mentre dal 2008 al 2010 le stazioni di rifornimento sono aumentate di circa il 30%.
Ma cosa si intende esattamente quando si parla di ‘biometano’? Con il termine ‘biometano’, ci si riferisce a un biogas che ha subito un processo di raffinazione per arrivare ad una concentrazione di metano pari al 95% e che è utilizzato come biocombustibile per veicoli a motore, analogamente al gas naturale (o metano fossile). Il biogas è prodotto attraverso la decomposizione biologica di sostanze organiche in assenza di ossigeno in un processo conosciuto come Digestione Anaerobica (DA).
Il biogas grezzo può essere bruciato per produrre calore o elettricità dopo aver subito minimi trattamenti di filtrazione e depurazione. Le principali materie prime utilizzabili nel processo di Digestione Anaerobica sono:
- refluo di fogna;
- reflui zootecnici;
- rifiuti alimentari di origine commerciale o domestica;
- rifiuti da giardinaggio e gestione del verde;
- produzioni agricole dedicate.
In ambito automobilistico, il biometano può essere utilizzato negli stessi veicoli che impiegano comunemente il gas naturale o metano di origine fossile. Le tre tipologie di veicoli che utilizzano metano, attualmente in commercio, sono:
- Veicoli Bi-Fuel (Bi-fuelled): è la tecnologia più diffusa ed è utilizzata per le automobili e veicoli promiscui alimentati a gas o a benzina. Sono equipaggiati con motore a ciclo Otto (accensione per scintilla) e un doppio sistema di alimentazione che può funzionare sia con gas che con benzina. Il veicolo è quindi in grado di funzionare con entrambi i combustibili.
- Veicoli dedicati a gas: sono veicoli dotati di un motore a ciclo Otto (accensione per scintilla) ottimizzato per funzionare con il solo metano. Questa tecnologia è utilizzata spesso nel caso di veicoli pesanti come gli autobus in sostituzione dei motori a gasolio convenzionale.
- Veicoli dual-fuel: sono veicoli a gasolio che utilizzano un motore diesel e funzionano con una miscela di gas e gasolio (solitamente 70% gas e 30% gasolio).
“L’esperienza delle Volkswagen Scirocco alimentate a biometano“, ha dichiarato Dante Natali, presidente di Federmetano e dell’Osservatorio Metanauto, “dimostra che con la tecnologia disponibile al giorno d’oggi le auto a metano non hanno nulla da invidiare a quelle alimentate a benzina, in particolare per quanto riguarda le prestazioni, ma anche per sicurezza e comodità. […] Chissà che non sia possibile ripetere un’esperienza di questo genere anche in Italia, un Paese tradizionalmente all’avanguardia in Europa per quel che riguarda l’uso di auto a metano e con una rete di punti di rifornimento già sviluppata ed in costante crescita“.
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Ultimo aggiornamento il 11 Gennaio 2019 da Rossella Vignoli
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