Piante e fiori

La fitolacca americana o uva turca, una infestante velenosa

Caratteristiche, proprietà e vari utilizzi

In questo approfondimento vi porteremo a conoscere la Fitolacca americana chiamata anche uva turca. Una pianta infestante molto tossica, a cui però vengono riconosciute alcune importanti benefiche proprietà. Vediamo quindi come riconoscerla, a cosa serve e come debellarla in caso di infestazione.

La fitolacca americana o uva turca, una infestante velenosa

Che pianta è il Fitolacca americana

Della famiglia delle Phytolaccaceae, è un arbusto originario del Nord America e diffuso in Europa meridionale, oggi naturalizzato e infestante in tutta Italia.

Caratteristiche e aspetto della pianta

L’uva turca è un arbusto perenne, molto vigoroso, che può arrivare a crescere fino a 3 metri di altezza. Andiamo a vedere come si presenta.

  • Fusti: eretti e a sezione cilindrica, più legnosi alla base e succulenti in alto, sono di color verde chiaro, a volte rossastro, e molto ramificati
  • Foglie: alterne, hanno forma ovale e lanceolata, e margine intero o ondulato. Misurano fino a 20-25 centimetri di lunghezza x 10 centimetri di larghezza. Sulla pagina superiore si presentano di un bel verde chiaro brillante, mentre sulla pagina inferiore sono di color verde opaco, con nervature rossastre molto in evidenza
  • Fiori: lunghi 15 cm cm, sono bianchi e verdi e privi di petali
  • Frutti: si presentano sotto forma di peduncoli rosa riuniti in grappoli allungati che, una volta giunti a maturazione, assumono le sembianze di bacche lucide e globose (1 cm circa di diametro) inizialmente verdi, che poi, diventano color porpora scuro, quasi nero. I peduncoli che sorreggono i grappoli sono color rosa fucsia

Dove trovare la Fitolacca

Le origini vanno ricondotte all’America, alla Nuova Zelanda e all’Asia orientale. Oggi alcune specie crescono in maniera spontanea e selvatica nelle aree mediterranee.

Per quanto riguarda l’habitat, l’uva turca si sviluppa preferibilmente nei terreni incolti, nei campi, lungo i margini di strade, lungo i corsi d’acqua, in ambienti rurali, sia in pianura che in collina, prediligendo i terreni freschi e ricchi di humus.

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Periodi di fioritura della Fitolacca

Fiorisce da luglio a ottobre.

Etimologia

Il termine ‘fitolacca’ deriva dall’unione di 2 vocaboli.

  • Dal greco phyton, che significa “pianta”
  • Dall’arabo lakk‘ che vuol dire “lacca”, ossia “lacca vegetale”, con riferimento all’intenso color porpora, secreto dal frutto maturo

Altri nomi della Fitolacca

È chiamata in molti altri modi, da uva turca a cremesina uva turca, a vite di Spagna o spinacio della Virginia.

La Fitolacca è una pianta infestante

La fitolacca americana è un a pianta estremamente invasiva ed infestante, che forma, a livello locale, popolamenti densi, impedendo la rinnovazione naturale di alberi indigeni e riducendo la biodiversità.

La Fitolacca come pianta decorativa

In alcuni casi può essere utilizzata come pianta decorativa, specialmente se cresce e diventa un albero maestoso, come i grandi filari di questa varietà sul lungomare di Alghero, che presentano un tronco massiccio e delle intricate radici, con una notevole scenografia.

Come eliminare la Fitolacca americana

Per eliminarla, contrastando la sua infestazione, è necessario mettere in atto alcuni accorgimenti utili.

  • Occorre rimuovere le erbacce prima della loro fruttificazione, dal momento che, una volta avvenuta la fruttificazione, i semi della pianta possono diffondersi a gran velocità
  • Le erbacce andrebbero estirpate spesso e con la radice
  • In fase di semina, il terreno va adeguatamente pacciamato con paglia o segatura, per inibire la germinazione dei semi
  • In caso di terreno molto secco e asciutto, annaffiarlo abbondantemente per favorire la rimozione degli apparati radicali delle infestanti
  • Una volta estirpate le infestanti, lavorare il terreno in profondità per rimuovere eventuali frammenti di radici rimaste nel terreno
  • Durante la sradicazione delle piante, è importante proteggersi indossando guanti da lavoro o usando strumenti appositi per rimuovere le erbacce prima che fruttifichino
  • Semi e radici vanno poi correttamente smaltiti

La Fitolacca americana è velenosa

Si tratta di una pianta ritenuta tossica e, come tale, può provocare problemi di salute sia all’uomo che agli animali. Tutte le parti di questa pianta sono tossiche, in special modo i semi e le radici. La concentrazione di tossine aumenta via via che la pianta procede con la sua maturazione. La componente tossica è la saponina triterpenoide.

Un tempo, dai frutti veniva estratto il succo per colorare dolci e vino rosso. Oggi, proprio per via della sua tossicità, questa pratica non è più in essere.

C’è da dire che quantità minime di uva turca non creano gravi danni negli adulti, mentre quantità abbondanti possono provocare disturbi come vomito, crampi addominali, diarrea, sudorazione, salivazione, fino ad arrivare, nei casi più gravi, alla perdita di coscienza e addirittura alla morte.

Come meglio andremo a spiegare più avanti, molti consumano questa erbe dopo averla fatta bollire. In teoria, in piccole quantità e dopo varie cotture, il prodotto non dovrebbe dare problemi. In ogni caso, in presenza anche di un minimo disturbo dopo il consumo, è bene contattare immediatamente un medico.

Oltre all’ingestione, anche il contatto coi succhi di questa pianta può esser pericoloso. Difatti, venire a contatto con il succo dei suoi frutti può causare dermatiti e, l’inavvertito contatto con gli occhi può provocare la blefarite. Proprio per questo, per estirpare questa infestante, è sempre bene proteggersi adeguatamente indossando guanti e tuta da lavoro.

Per il suo elevato livello di tossicità, è dannosa anche per molti animali, eccetto alcuni uccelli che invece sono immuni. In caso di ingestione involontaria da parte di animali domestici, così come anche da parte di bovini e cavalli, è bene contattare subito il veterinario.

Cosa contiene la Fitolacca americana

Nonostante si tratti di una pianta altamente velenosa, viene anche utilizzata – nelle giuste quantità e con i giusti accorgimenti – in ambito fitoterapico e in omeopatia. Questo perché contiene elementi, quali:

  • saponine
  • tannini
  • mucillagini
  • fitolaccina
  • amidi
  • cariofilene
  • resine
  • glucosidi
  • glicoproteine
  • gomma
  • lectina

Quali sono le prooprietà della Fitolacca

Viene spesso impiegata in preparazioni omeopatiche. In particolare, le vengono riconosciute le seguenti proprietà.

  • Depurativa
  • Antinfiammatoria
  • Lassativa
  • Antireumatica
  • Immunostimolante
  • Emetica
  • Espettorante
  • Narcotica
  • Emocatartica

Quali utilizzi del fitolacca americana in ambito fitoterapico

Considerando le sue proprietà, con le debite precauzioni, l’uva turca viene utilizzata nell’ambito della fitoterapia e della omeopatia.

Dal fittone, dov’è contenuta una gran quantità di saponina, si ricavano detergenti naturali, mentre dalle bacche si ricava un colorante per tessuti e inchiostri che, in passato, veniva impiegato anche nell’industria alimentare (vini e prodotti dolciari).

Quali sono i benefici della Fitolacca

Grazie alle sue proprietà, l’uva turca risulta efficace nelle seguenti condizioni:

  • psoriasi
  • dermatite
  • malattie della pelle
  • mastite
  • tigna
  • infiammazioni di varia natura
  • reumatismi
  • funghi
  • patologie autoimmuni
  • tonsilliti croniche

Preparati a base di Fitolacca

Per sfruttare le sue benefiche proprietà, questa pianta viene spesso utilizzata sotto forma di:

La Fitolacca americana è commestibile?

Dopo essere sottoposti a varie bolliture, bacche e getti giovani possono essere consumati come asparagi, mentre i germogli possono essere aggiunti in insalata.

In ogni caso, tenendo sempre presente che si tratta di una pianta velenosa, è molto importante non esagerare con le quantità, onde evitare il manifestarsi di problemi o effetti indesiderati.

Altri approfondimenti

Altri articoli su piante velenose o urticanti a cui è bene prestare attenzione:

Ultimo aggiornamento il 24 Settembre 2024 da Rossella Vignoli

Federica Ermete

Nata a Busto Arsizio nel 1982, dopo il diploma si trasferisce a Cremona – dove vive tutt’ora – per conseguire la laurea in ambito umanistico. Sia per formazione professionale che per passione personale, i suoi ambiti di specializzazione sono l’alimentazione, la salute, il fitness di cui è appassionata anche nella vita quotidiana, ed il benessere naturale. Collabora con entusiasmo con la redazione di Tuttogreen dal giugno 2020.

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