Scuola a impatto zero? Si, perché anche le scuole possono diventare esempi di eco-compatibilità, contribuendo a ridurre l’inquinamento, risparmiare energia e diminuire la quantità dei rifiuti.
Un fenomeno poco conosciuto ma in realtà già avviato, anche se ancora a macchia di leopardo in tutt’Italia, come documenta il volume “La mia scuola a impatto zero”, scritto da Marco Boschini, educatore e coordinatore dell’Associazione Nazionale dei Comuni Virtuosi. Tutte le esperienze raccontate nel libro hanno un punto di contatto: il costo pari a zero.
Si elencano iniziative semplici quanto efficaci, come l’acqua del rubinetto utilizzata in mensa, i detersivi sfusi o ecologici per lavare banchi e pavimenti, l’introduzione nelle aule di arredi ecologici e lampadine a basso consumo. L’autore suggerisce un facile slogan: “Fare attenzione ai comportamenti quotidiani“. Tutti insieme: insegnanti, genitori, alunni possono fare la differenza, se si sentono parte attiva di un percorso di cambiamento.
Un esempio lo offrono i “guardiani della luce” del liceo ambientale di Laveno Mombello (Varese). In ogni classe c’è uno studente che tutti i giorni vigila sullo spreco di energia elettrica, spegnendo la luce quando le lezioni sono finite e aprendo le tende se necessario. Risultato? La scuola ha ottenuto un risparmio del 55% sulla bolletta elettrica, racconta nel libro Boschini. Questi accorgimenti possono determinare interessanti risparmi anche sulla risorsa idrica e sui rifiuti.
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Un’altro esempio citato dal libro è il progetto degli eco-euro inventati dal Comune di Camigliano, nel casertano. In pratica, l’Amministrazione stanzia dei fondi e li stampa sottoforma di una moneta ecologica, l’eco-euro appunto, che ha un corrispettivo in euro reali. Per aggiudicarseli, i bambini devono convincere i genitori a consegnare la maggior quantità possibile di rifiuti speciali all’eco-centro: dagli olii vegetali alle pile esauste, dai telefonini usati ai PC. Una vera e propria gara di raccolta che insegna ai piccoli come tutti i prodotti della casa si possano riciclare.
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Ricette virtuose pertagliare la bolletta energetica e moltiplicare l’educazione ambientale
Prezzo € 10,00
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Altri studenti, quelli per esempio dell’istituto professionale Chini di Borgo S.Lorenzo (Firenze), hanno invece progettato e costruito loro stessi un pannello solare. Infine, in vari paesi e città si sta diffondendo il piedibus, organizzato spesso da associazioni di genitori insieme ai vigili. A turno mamme, papà o altri volontari si organizzano per accompagnare a scuola gruppi di allievi, con tutti i benefici che una passeggiata può portare, non solo all’ambiente, ma anche alla salute.
Boschini chiude suggerendo una ricetta per il successo: “Per prima cosa mai imporre le pratiche virtuose: tutto deve essere conosciuto e condiviso da tutti gli attori della scuola, dagli insegnanti fino al personale ausiliario. Poi serve adattare il progetto al proprio territorio, e infine, non bisogna aver paura di dare sfogo all’ingegno“.
Dettagli del libro
Titolo: La mia scuola a impatto zero. Ricette virtuose per tagliare la bolletta energetica e moltiplicare l’educazione ambientale.
Autore: Marco Boschini
Anno di pubblicazione: 2012
Casa editrice: Edizioni Sonda
Pagine: 96 pagg
Prezzo: 10 euro
ISBN: 978 8871066424
Ultimo aggiornamento il 17 Ottobre 2024 da Rossella Vignoli
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