La nuova Smart fortwo elettrica e la Smart ebike si mettono alla prova
Abbiamo avuto la possibilità di guidare la nuova Smart fortwo elettrica e la sua sorellina minore, la Smart ebike, in attesa dello scooter sempre ad alimentazione elettrica (Smart diventa anche uno scooter elettrico, disponibile dal 2014).
Di questa nuova versione di scooter e bici elettrica oltre alla ForTwo di casa Mercedes abbiamo già parlato, ma non l’avevamo messa alla prova. E l’abbiamo fatto in una insolita Berlino in versione estiva.
Totalmente riprogettata, questa nuova Smart ad alimentazione elettrica ha il suo punto di forza nella batteria. I tecnici Mercedes hanno però cercato di migliorare e risolvere tutti gli aspetti negativi rilevati dai clienti della versione precedente.
Il risultato è un’auto scattante, grazie ai suoi 4,8 secondi per accelerare da 0 a 60 km e ad una velocità massima di 125 km/h. Ma il vero atout è la maggiore autonomia (ben 145 km percorribili con una carica completa) e le ottime performance della sua batteria agli ioni di litio da 17,6 kWh di capacità.
Come è noto, il tallone d’Achille dei veicoli elettrici è la necessità di caricare le batterie, e la difficoltà a reperire punti di ricarica, oltre ad un prezzo ancora troppo elevato. Smart fortwo electric drive prova a ridimensionare il problema. In due modi.
Il range di prezzo è compreso tra i 15.900 euro +IVA della coupé ed i 19.900 euro +IVA della versione cabrio. Ma esiste l’opzione “batteria in affitto” che permette di noleggiare per 10 anni una batteria a 54 euro al mese, con tutti i vantaggi del leasing classico (la riparazione, la sostituzione ed i controlli compresi nella rata).
L’aspetto tecnico della batteria (da 17,6 Kw/h con 14 Ah) è stato affrontato “alla tedesca” ovvero riprogettando tutto il modulo da cima a fondo. Si è lavorato sulla sicurezza abbassando il centro di gravità dell’auto (ora la batteria è appoggiata al pavimento) e proteggendola con un guscio di alluminio e infine allungandone il ciclo di vita fino a 10 anni.
E si è lavorato anche sulla riduzione dei tempi di ricarica. Ora servono 7 ore nel caso di una presa tradizionale da 220 volt, che diventano 6 ore se si utilizza il wall box (un dispositivo fornito su richiesta che funziona anche come connessione all’auto) e si accorcia ad una sola ora nel caso di una stazione esterna di ricarica e in presenza del set di ricarica completo (cavi e wall box).
La plancia è quella della Smart tradizionale ma monta due indicatori specifici per il controllo della situazione: uno per l’autonomia residua e uno per lo stato della ricarica. Quest’ultimo in particolare si aggiorna in funzione dello stile di guida del conducente quindi: una guida brillante equivale ad alti consumi elettrici (anche condizionatore, navigatore e radio tutti accesi “mangiano” energia). Mentre una guida più tranquilla, che sfrutta l’inerzia, la decelerazione e le frenate, reintroduce energia nella batteria e permette di aumentarne l’autonomia residua.
La nostra esperienza al volante di una versione cabrio nel traffico berlinese di una mattina lavorativa, tra bici che sfrecciano da tutte le parti e frotte di giovani e turisti, ci ha fatto constatare positivamente che un’ora di guida su di un percorso di 14 km, in pieno ciclo urbano, con tutta la strumentazione accesa, consuma circa il 10% della batteria.
L’altra caratteristica delle auto elettriche è la silenziosità, che ti trasforma in un fantasma per pedoni e ciclisti, per questo in alcuni paesi è obbligatorio avere un rumore artificiale che faccia notare la presenza dell’auto. Per la Smart è stato studiato un “fruscio” poco invadente ma efficace.
Se però la voglia è di farsi una pedalata ma si vive in un luogo tutto salite e discese, o semplicemente serve un piccolo “aiutino” per farsi una volata, l’alternativa all’auto è la Smart ebike, una bici elettrica che, dotata di una piccola batteria estraibile e ricaricabile con un normale jack, ha una catena in fibra di carbonio che elimina il problema classico dell’unto e dello sporco del carter di una bici tradizionale.
Una delle mie paure più ricorrenti nei confronti di un’auto elettrica è anche l’ansia di rimanere senza ricarica nel bel mezzo di un incrocio pericoloso, in situazione di emergenza, perché non si trovano colonnine oppure ho allungato il percorso e stupidamente ho trascurato di controllare lo stato della batteria. In casi come questi, nonostante quasi tutti si fermino quando raggiungono il 10%-20% della carica, si possono percorrere 500 metri in più per togliersi d’impaccio.
Un’altra interessante applicazione è il pacchetto connettività. Attraverso il sistema wall box dotato di un modem, si fa dialogare l’auto con il proprio PC o uno smartphone, così da impostare o controllare la situazione di ricarica da casa e per tempo. Di questo fa parte anche il modulo di precondizionamento dell’auto, quando è in ricarica, così da non consumare la batteria, per riscaldare o raffrescare l’abitacolo in funzione del proprio comfort rispetto alla situazione esterna.
Tutte feature interessanti che fanno ben sperare nella diffusione delle auto elettriche, purchè si cerchi anche di risolvere il problema dei consumi. Mercedes ci ha provato con un pacchetto che prevede
Abbiamo poi provato anche a calcolare l’effettivo costo di una ricarica al 100% della batteria, sulla base delle tariffe italiane, che prevedono 0,21 euro come costo medio al kWh (ma a seconda del consumo e delle senza fasce biorarie si va da un minimo di 0,13 ad un massimo di 0,27 euro) e si spendono 3,68 euro.
Ma come si è arrivati a questo valore?
La Smart elettrica ha una batteria che può accumulare una energia di 17,6 kWh che si consuma su 145 chilometri (l’autonomia dell’auto). L’energia consumata per chilometro è quindi di 0,121 kWh/km (cioè 17,6/145). Con la media di 0,21 euro per kWh (l’auto elettrica è un consumo in più rispetto alla nostra normale spesa elettrica), 100 km ci costano 2,54 euro (cioè 0,121 * 0,21 * 100). Per saperne di più ricordiamo che l’Autorità per l’energia pubblica tabelle sui prezzi medi dell’energia domestica.
Ora, un’auto alimentata a diesel può fare 100 km con 7 litri, quindi si spendono 9,80 euro ogni 100 km (cioè 7 * 1,4 = 9,80 euro) seppure il prezzo del carburante continui a variare, quindi è un valore indicativo.
Quindi, a livello di consumi per una elettrica, se 100 km ci costano 2,54 euro, un’ipotetica percorrenza di 15.000 km all’anno, ci fa spendere 381 euro all’anno per il solo consumo del “carburante” elettrico. Se comparati al consumo medio annuo di un’auto a diesel per lo stesso tipo di percorrenza, arriveremo a spendere 1.470 euro.
Cosa aspettiamo allora a smettere di considerare l’auto elettrica come un gadget per ricchi?
Ultimo aggiornamento il 12 Aprile 2024 da Rossella Vignoli
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Giustissimo il discorso di Stefano (tranne il fatto che gasolio a 1.5 non lo si trova più da nessuna parte). Il paragone con alternative ecologiche ed economiche è ancora più sfavorevole se la Smart viene confrontata con la Panda a metano: 7000 euro di differenza a favore dell’italiana, ed un consumo inferiore ai 4 euro x 100km portano con 15000km/anno il punto di pareggio dopo improponibili 32 anni d’uso, ben oltre la vita tecnica di qualsiasi batteria in vendita oggi…
Il mio scooter elettrico ha una batteria da 24Ah/1.5kWh/60V, come fa la smart elettrica ad avere una batteria da 14 (quattordici!!) Ah e 17.6 kWh?!? Funziona a 1200 volt?!?
E perchè mai la Smart vuole aspettare altri DUE anni a tirare fuori ‘sto scooter?!?
Quanto ai conti… c’e’ un’altra cosa da mettere in conto coi mezzi elettrici, che pero’ “non ha prezzo” e quindi è un po’ difficile da valutare oggettivamente: se puoi caricare il tuo mezzo elettrico a casa, hai la “mobilità indipendente”, cioè non dipendi da crisi nazionali (aumento di accise, scioperi) o internazionali (aumento del petrolio) per viaggiare, nè devi aspettare che il Comune installi le colonnine di ricarica. 🙂
– costa 3000 euro in piu’ della versione Diesel
-la versione diesel della smart consuma 3.3 (percorso misto fonte quattroruote)
-quindi si spendono 4,95 euro ogni 100 km (cioè 3,3 x 1,5 = 4,95 euro) non capisco perche’ paragonarla ad un disel che consuma 7 ????
quindi per 15000 kilometri all’anno 742 euro contro 381 (risparmio) 361 euro all’anno
3000 (diff. costo auto) / 361 = 8,3 anni (tempo di pareggio )
ovvio che bisognerebbe prendere in esame anche assicurazione bollo ecc
Risultato: Secondo me dovrebbero farla costare un po meno