A cosa serve la riflessologia e come funziona
Tutto quello che c'è da sapere sulle varianti della mano, dei piedi e del viso
Cos’è la riflessologia e quali benefici apporta? Vediamo specificità e indicazioni della riflessologia plantare, la modalità più diffusa, ma anche delle altre tipologie di questa pratica antichissima.
Sommario
Cos’è la riflessologia
La maggior parte di noi si affida, per curare malattie, da quelle meno gravi a quelle più serie, alla medicina scientifica, detta allopratica, basata sull’impiego di farmaci ed evidenze scientifiche.
Spesso ignorando che ci sono disturbi che possono essere affrontati in modo del tutto naturale. Uno di questi rimedi naturali è la riflessologia.
Si tratta di una terapia di origine orientale, in particolare fa parte delle discipline della medicina tradizionale cinese come il Qi gong, l’agopuntura, il massaggio TuiNa, la coppettazione, la moxa o moxibustione e varie forme di fitoterapia.
In realtà se ne trovano tracce anche nelle pratiche indiane dell’ayurveda e nelle tradizioni guaritrici vietnamite.
Si basa sul principio della corrispondenza, attraverso le fitte terminazioni nervose, tra zone cutanee esterne del corpo umano con gli organi interni.
Attraverso la stimolazione manuale di queste parti esterne si ottengono effetti sull’organo corrispondente. Questo significa che in presenza di disturbi e malattie a carico di un organo interno, si può intervenire a migliorare la situazione lavorando sul corrispondente punto esterno. Non è ancora del tutto chiaro come funzioni la riflessologia. Di fatto si tratta di una disciplina basata su evidenze empiriche, non spiegate scientificamente in modo esaustivo. Ma è come se avvenisse uno scambio di energie tra le parti del corpo interessate.
Il metodo di riflessologia del piede o plantare è il più conosciuto e praticato, ma esiste anche la riflessologia della mano, del viso e dell’orecchio.
Si basa sul principio che piede, mano, orecchio e viso rappresentano una mappa del corpo umano. Ogni punto ha infatti una correlazione con un organo, un apparato o un’articolazione.
Essa si mette in pratica attraverso piccoli massaggi, pressioni da eseguire con le dita e piccoli movimenti rotatori in senso orario e antiorario.
Ma vediamo i vari tipi di riflessologia, le indicazioni e le specificità.
Riflessologia plantare: una definizione
La riflessologia del piede – o riflessologia plantare – è forse il metodo di riflessologia più conosciuto, diffuso anche presso centri benessere e fisioterapici.
È di origine orientale e si basa sulla corrispondenza tra le terminazioni nervose del piede e altri punti del corpo.
Costituisce una valida alternativa naturale alle cure farmacologiche tradizionali di molti disturbi comuni, per esempio l’insonnia. Anziché con ansiolitici, si può affrontare con massaggi sui punti del piede corrispondenti alla testa e al collo e che si trovano al centro dell’alluce.
I massaggi devono essere delicati alternati, eventualmente a pizzichi. Si eseguono su specifici punti da individuare in base ad una mappa del piede in cui le dita corrispondono alla testa, in particolare alle tempie e all’ipofisi.
La parte laterale esterna sottostante all’alluce coincide con la cervicale, mentre la parte centrale della pianta corrisponde a stomaci, milza e pancreas. L’intestino, per finire, si specchia nel tallone.
I benefici della riflessologia plantare
I disturbi più efficacemente trattati con la riflessologia sono insonnia, ansia, stress, dolori mestruali, stipsi emal di schiena.
Per l’insonnia il punto da sollecitare è il centro del polpastrello dell’alluce. Per la stipsi la parte interessata è il profilo esterno della pianta del piede.
Se si ha la cistite, premere sui punti corrispondenti a reni e vescica, cioè nella zona centrale interna e poi pizzicare tra le dita, dove si trovano i dotti linfatici.
Tra i rimedi naturali per la tosse, c’è infatti anche questo. Si agisce sui punti di polmoni e bronchi, ossia sul punto alla base dell’alluce.
Per la sciatica occorre agire al centro del tallone, sui profili del piede e poi risalire lungo la parte posteriore della gamba. Per le vene varicose, il punto su cui soffermarsi è la parte a mezzaluna all’interno del piede. In caso di mal di denti causato dal dente del giudizio, il punto da massaggiare è il dorso del mignolo.
La riflessologia plantare è utile anche per disintossicare l’organismo. Va applicata alla zona riflessa dei reni con un movimento circolatorio orario e antiorario al centro del piede spostato lievemente all’esterno.
Va comunque specificato che la riflessologia non può e non deve sostituire alcun trattamento medico, quando prescritto.
Riflessologia facciale
La riflessologia del viso, o riflessologia facciale, deriva dalla medicina tradizionale vietnamita e si chiama Dien’ Cham‘.
Essa parte dal presupposto che sul volto, se osservato con attenzione, si raffigura la sagoma di un corpo umano. Più precisamente un corpo eretto, con le braccia aperte e distese sulle arcate sopraccigliari, il busto che coincide con il naso e le gambe flesse che si stendono tra naso e bocca.
Esiste, quindi, una corrispondenza tra viso e corpo. Vale a dire che bocca, mento e mandibola corrispondono a gambe, intestino, reni e apparato riproduttivo, il naso e gli zigomi a stomaco, fegato, pancreas, polmoni e spina dorsale. La fronte, infine, coincide con con la gola e con il cervello.
In totale esistono sessanta punti del viso che coincidono con parti del corpo umano in una simmetria completa, per cui la parte destra del viso corrisponde alla parte destra del corpo, altrettanto per la sinistra.
Le indicazioni della riflessologia facciale
Con gesti semplici da eseguire sul viso si possono risolvere disturbi come mal di testa, stress nervosi, dolori mestruali, disturbi digestivi. Basta piegare il dito indice e con la nocca eseguire piccole pressioni. In alternativa si può utilizzare anche una penna a sfera dal lato opposto a quello della punta.
La leggera pressione eseguita innesca l’energia che attraverso i centri nervosi passa dal punto del viso all’organo interno. In questo modo, mettiamo in moto serotonina ed endorfine.
Per rimediare al mal di testa dobbiamo agire sulla fronte, appena al di sopra delle sopracciglia, eseguendo delle lievi pressioni sui punti di un’ipotetica linea orizzontale. Successivamente si eseguono dei piccoli massaggi in senso orario.
Invece per distendere le tensioni occorre agire sulla parte alta del naso corrispondente all’attaccatura della zona sopraccigliare.
Se si vuole favorire la concentrazione, la zona da sollecitare è quella delle due sporgenze della fronte. Per alleviare i dolori mestruali su due punti al di sopra del labbro superiore, esattamente nella zona intermedia tra labbro e naso. Infine, per i disturbi digestivi sui punti che si trovano ai lati delle narici del naso.
Riflessologia dell’orecchio
La riflessologia dell’orecchio, o auricoloterapia, anch’essa di origine cinese è frutto dell’applicazione all’orecchio delle tecniche dell’agopuntura.
È estremamente utile perché può essere utilizzata come metodo di pronto intervento e risolvere dolori acuti. Oppure anche come trattamento di dolori cronici e infine come terapia contro le dipendenze da alcol, droga, cibo e fumo.
I punti di corrispondenza si trovano sull’orecchio esterno.Il lobo corrisponde al cervello, la parte più interna alla bocca, nella zona intermedia sono collocati punti di corrispondenza con gli organi riproduttivi, nella parte superiore quelli con il sistema nervoso.
Osservando l’orecchio esternamente gli antichi cinesi vi vedevano un feto rovesciato (la testa coincidente con il lobo e gli organi interno coincidenti con la parte centrale del padiglione auricolare).
Perché la riflessologia dell’orecchio è la più delicata?
È più delicata da eseguirsi rispetto agli altri tipi di riflessologia. Va praticata da mani esperte se si vuole agire in modo profondo su disturbi cronici (artrosi, artriti) o acuti (mal di denti, nevralgie, dolori alla sciatica) e sulle dipendenze. Questo perché, come l’agopuntura, prevede l’applicazione di piccolissimi aghi fissati ai punti interessati con dei cerotti.
Comunque è possibile imparare a eseguire massaggi e pressioni per conto proprio, per esempio per vincere la stanchezza massaggiando il lobo di entrambe le orecchie con pollice e indice, per l’insonnia agendo sul subcortex che è il punto sporgente tra conca e lobo.
Riflessologia palmare
Il palmo della mano è ricco di terminazioni nervose e di collegamenti con le restanti parti del corpo. Spesso compiamo gesti istintivi che riguardano le mani, le sfreghiamo tra di loro o massaggiamo le dita, soprattutto in momenti di tensione, ansia e stress. In questi momenti inconsapevolmente mettiamo in pratica dei principi della riflessologia della mano traendone i relativi benefici. Pensiamo, ad esempio, all’effetto piacevole del calore che il massaggio provoca.
Quindi anche l’esecuzione spontanea di massaggi, indipendentemente dal rispetto dei canoni della riflessologia, agisce in modo positivo. Procura infatti rilassamento, regolarizzando il battito cardiaco, produce uno stato di benessere naturale.
La riflessologia della mano si presta, più degli altri metodi di riflessologia, ad essere effettuata come metodo fai-da-te. Grazie alla maggiore semplicità nel riconoscere i punti di corrispondenza su cui intervenire, chiunque può praticarla con giovamento.
La mappa della riflessologia palmare
Osservando la mano con il palmo aperto rivolto di fronte a noi immaginiamo di vedere una mappa del corpo umano.
Le estremità delle dita corrispondono alla testa e quindi al cervello, scendendo lungo le falangi incontriamo in successione la corrispondenza a naso, occhio e orecchio.
Dove invece inizia il palmo della mano, in corrispondenza della parte interna delle nocche troviamo polmoni e cuore. Poi, scendendo il diaframma, lo stomaco, il pancreas, la milza, i reni, la vescica. Infine, tra la parte inferiore della mano e il polso gli organi sessuali.
Anche tutti i giorni, come prevenzione oppure come intervento curativo, ci si può dedicare alla riflessologia della mano e agire sul disturbo che ci affligge.
Il massaggio si può eseguire su entrambe le mani, partendo dalla destra e a seguire la sinistra, si effettua, con il pollice, una pressione leggera sul punto, poi si continua con un movimento rotatorio.
Meglio, quindi, fare un bel massaggio alle mani anziché aprire l’armadietto dei medicinali, risparmiamo sui farmaci, evitiamo di assumere sostanze chimiche e impariamo a conoscere di più il nostro corpo.
Riflessologia: è possibile impararla?
Certamente sì ed è sicuramente buona pratica imparare a utilizzare la riflessologia, quindi imparare a conoscere le mappe del corpo umano e i metodi di massaggio, sia come strumento preventivo, sia come metodo di pronto intervento fai-da-te per disturbi minori come mal di testa, mal di schiena, dolori mestruali, per vincere l’insonnia e lo stress.
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Ultimo aggiornamento il 8 Ottobre 2020 da Rossella Vignoli
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