Tutto sulla pianta di Lagerstroemia, che può essere anche un bonsai
Coltivata come albero o arbusto nei giardini per la sua splendida fioritura
Conosciamo meglio la Lagerstroemia, questo bell’arbusto a foglie caduche e corteccia liscia che possiamo trovare nei giardini e nei parchi, come albero decorativo grazie alla bella chioma arrotondata e alla sue foglie verdi e lucide e per la sua splendida e prolungata fioritura La lagerstroemia è soprannominata lillà delle Indie per la sua origine asiatica dove viene utilizzata, alcune specie, per realizzare bellissimi bonsai: è possibile farne un bonsai, perché è un arbusto che cresce molto lentamente e bene si presta ad essere coltivato in contenitori per rendere piccole le loro foglie. La lagerstroemia viene apprezzata anche come albero grande e con chioma tonda e verde scura, abituata a stare in terra e anche in vaso, mai con temperatura inferiore ai -10 gradi è perfetta per il clima mediterraneo, un po’ meno per quello alpino.
Sommario
Ma vediamo quali consigli possiamo fornire per la coltivazione di questo albero.
Lagerstroemia: caratteristiche generali
La pianta dal nome Lagerstroemia è una perenne a foglie caduche che può essere coltivata sia come arbusto sia come albero, sia come bonsai. Il suo tronco chiaro e liscio e la chioma arrotondata composta di foglie lunghe e verdi la rendono una pianta molto apprezzata per decorare e arricchire giardini e aiuole.
La Lagerstroemia è una pianta rustica e quindi bene si adatta a vari generi di terreno e di climi, però non tollera le temperature alpine. Se coltivati in vaso durante l’inverno vanno tenuti dunque al riparo da correnti e freddo, magari in serra. Questi piccoli alberi si possono trovare spesso nei giardini pubblici, nelle aiuole ai bordi delle strade cittadine. Si spogliano in inverno, ma in primavera sono tra i primi a germogliare.
Ma andiamo avanti nella nostra scoperta di questo alberello.
Origini e diffusione
La prima Lagerstroemia arriva in Europa alla metà ‘700 dalla Cina dove veniva coltivata per ricavarne legname. In Europa invece viene subito destinata ad essere una arbusto decorativo per giardini.
Deve il suo nome allo scopritore Linneo, che così la chiamò in onore dell’amico Lagerstroemia Magnus von Lagerstroem.
Specie molto comuni come la lagerstroemia indica provengono invece dal Giappone e viene fatta crescere ad alberello o a cespuglio per la bellezza della chioma e la corteccia rossastra.
Varietà di Lagerstroemia
Esistono molte specie di lagestroemia, oltre ottanta, eccone alcune
- Angustifolia: è una specie decorativa che nel passato veniva invece coltivata per ricavarne legname da utilizzare per costruire il calcio dei fucili e le vecchie eliche
- Caroline Beauty: con fiori molto belli, rossi e resistente al freddo
- Indica, che è la specie per realizzare splendidi bonsai
- Nana: è un piccolo alberello che non supera i 50-90 cm di altezza
- Nivea: meno rustica produce bei fiori bianchi
- Rosea: tra le specie più diffuse, è un arbusto rustico che fiorisce con fiori fucsia
- Rubra magnifica: una pianta molto vigorosa dai fiori rossi
- Speciosa: alta fino a 25 metri di altezza
- Violacea, pianta rustica dai fiori malva-viola
Lagerstroemia: la pianta
La pianta è un arbusto che può raggiungere anche i 20 metri di altezza.
- Il fusto è eretto e sottile
- La corteccia chiara, liscia, che tende a sfogliarsi con gli anni
- La chioma della lagerstroemia è tondeggiante, allargata, non molto densa
- Le foglie sono caduche, ovali e di colore verde scuro, che in autunno tendono all’arancio e poi cadono
- I fiori spuntano in estate e possono essere di vari colori bianco, rosato o lilla o rossi.
Lagerstroemia indica: il bonsai
La lagerstroemia indica è la specie di questa famiglia di arbusti che riesce ad essere coltivata anche come bonsai.
Questo bonsai ha forme della chioma e la fioritura invidiabile, ma è amato soprattutto per il suo portamento eretto e la sua corteccia che con il tempo si stacca lasciando vedere il tronco di colore grigio con aree marroni o rosa.
L’insieme di tutti questi aspetti rende il bonsai di lagerstroemia molto affascinante.
Come si coltiva la Lagerstroemia indica
La coltivazione della lagerstroemia bonsai presume di aver una particolare cura: la pianta è originaria di climi caldi e quindi in inverno non va lasciata al freddo ma va tenuta in luoghi con almeno 15°C.
- Il suo habitat ideale è una zona di semi-ombra vicino ad una finestra dove non arrivi freddo e correnti d’aria.
- In estate va innaffiata regolarmente ma in inverno si può ridurre l’acqua.
Ma vediamo come si coltiva in generale la pianta di Lagerstroemia.
Coltivazione della Lagerstroemia
In commercio si trovano solo lagerstroemie coltivate in vaso ma se è possibile coltivarla in terra di certo si otterranno risultati migliori.
Vediamo come si coltiva la Lagerstroemia.
Habitat
Predilige luoghi soleggiati o semiombrosi. Si consiglia di mettere la pianta in una zona soleggiata del giardino: sopporta bene il caldo estivo e non teme l’inquinamento per questo moticvo viene spesso utilizzata come ornamento ai bordi delle strade.
E’ una pianta poco esigente che si ammala raramente.
Terreno
La pianta di Lagerstroemia predilige terreni ben drenati e ricchi di humus, possibilmente argillosi o calcarei.
Quando annaffiare
Lagerstroemia se viene coltivata in terra non ha bisogna di altro che l’acqua piovana. Le piante tenute in vaso hanno invece bisogno di essere annaffiate con regolarità soprattutto in estate.
In primavera o in estate irrigare almeno due volte alla settimana ma senza esagerare per non creare ristagni.
Concimazione
Soprattutto nel caso della pianta tenuta in vaso, la concimazione è altamente consigliata quando la pianta è adulta.
E’ buona norma procedere alla concimazione ogni 3 -4 mesi con concime a lenta cessione.
- In inverno concimare una volta con stallatico ben maturo
- In primavera distribuire concimi a base di azoto con aggiunta di fosforo e potassio.
Potatura
La potatura della lagerstroemia serve a donarle una fora più arrotondata oltre che per migliorare la vegetazione successiva. Va effettuata ogni anno durante la seconda metà del mese di febbraio.
Tutta altra pratica per il bonsai, che è un’arte.
Riproduzione
Questo arbusto si riproduce:
- per seme. In questo caso i semi si seminano in autunno o in primavera. Si mettono i semi in vasetti con un misto di torba e perlite. I vasetti si tengono coperti con uno strato di vermiculite e tenuti costantemente umidi per alcune settimane. Generalmente germinano in un mese.
- per talea a fine estate. Si prelevano i rametti lunghi 20 cm e si mettono a radicare in terreno umido, composto da parti uguali di torba e sabbia. Le talee che hanno radicato vanno piantumate dopo essere cresciuto bene in vaso, anche dopo 2 anni.
Messa a dimora in terra
Il periodo ideale per mettere una piantina di lagerstroemia a dimora è la primavera, da aprile a giugno.
Ecco come procedere:
- scegliere un terreno piuttosto argilloso e ricco di sostanza nutritiva
- scavare una buca larga e profonda almeno il doppio del vaso
- sul fondo mettere abbondante stallatico maturo
- inserire la pianta
- ricoprire con terra e compattare bene
Si consiglia di inserire ad una decina di centimetri un tutore, ovvero un palo di circonferenza simile a quella del tronco. Servirà ad aiutarne la crescita senza farla piegare al vento, soprattutto da giovane.
Rinvaso
Se il germoglio va messo in vaso si potrà proceder come segue:
- scegliere un vaso piuttosto grande
- utilizzare un terriccio mediamente argilloso
- preparare il fondo con uno strato drenante composto da cocci, ghiaia ed argilla espansa
Effettuare un rinvaso ogni 3 anni circa aumentando le dimensioni del vaso.
Lagerstroemia: cosa teme
Si può dire che questa pianta soprattutto se coltivata in terreno non ha grandi difficoltà e raramente si ammala. E’ quindi molto resistente.
- I fiori e le foglie però potrebbero essere colpite dall’oidio, un fungo che si sviluppa quando la pianta è coltivata in condizioni di poca luce. Per prevenire l’oidio si consiglia l’uso di zolfo bagnabile o di zolfo puro.
- I boccioli possono invece prendere gli afidi, una muffa grigia che limita o blocca la fioritura.
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Ultimo aggiornamento il 2 Gennaio 2024 da Rossella Vignoli
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