Aumento di CO2 nell’atmosfera, ci sono anche lati positivi!
Incredibile ma la capacità di adattamento delle piante a causa dell’aumento di CO2 nell’atmosfera ha accelerato il ciclo vitale delle piante, rendendole più vitali.
Ci sono anche dei lati positivi dell’aumento di CO2 nell’atmosfera, e quindi del cambiamento climatico, non solo delle conseguenze disastrose. Che la Terra si avvi ad un surriscaldamento terrestre indotto dall’inquinamento umano e della deforestazione del Pianeta, non è più un mistero per nessuno, quello che non tutti sanno, però, è che l’aumento dei livelli di anidride carbonica presente nell’atmosfera ha anche degli effetti positivi per l’ambiente.
A rivelarlo è uno studio condotto dall’ Università del Nuovo Galles del Sud pubblicato sull’autorevole rivista Nature Climate Change che ha mappato l’intera superficie terrestre per monitorare lo stato di salute della vegetazione. Analizzando i dati raccolti, gli scienziati hanno scoperto che l’aumento della CO2 nell’atmosfera ha accelerato il ciclo vitale delle piante, e di fatto, ha contribuito a rendere più ‘verde’ il nostro Pianeta.
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L’aumento della vegetazione osservato dai satelliti nell’ultimo decennio è pari al 10,7%: un dato di straordinaria importanza, che dimostra l’incredibile capacità di adattamento della natura anche ai cambiamenti climatici più pesanti. Gli autori dello studio hanno analizzato i dati provenienti dalle microonde prodotte dall’attività vegetativa sulla Terra e captate dai satelliti in orbita. Ciò ha consentito di quantificare la presenza di carbonio nell’atmosfera – molecola assimilata tramite fotosintesi da tutti i tipi di vegetazione – e di constatarne il suo notevole aumento. Tra il 2003 e il 2013 l’incremento sarebbe pari a ben 3,9 miliardi di tonnellate di carbonio, decisamente superiore ai 362 miliardi di partenza.
L’aumento di CO2 ha come conseguenza la crescita più veloce e diffusa del verde terrestre sia per le capacità di resilienza della Natura, sia ad una serie di circostanza fortunate: nelle savane, la vegetazione ha potuto estendersi grazie alla maggiore quantità di precipitazioni atmosferiche registrate nell’intervallo di tempo in esame, mentre nelle pianure russe è stato favorito dall’abbandono di molti terreni agricoli. Basterebbe, dunque, un periodo di siccità abbastanza lungo per cancellare ogni progresso.
Se da una parte la ricerca dell’università gallese ha riacceso la speranza su un futuro ecologicamente meno incerto, dall’altra bisogna ricordare che la deforestazione non si è mai arrestata. In mezzo secolo l’Amazzonia è stata ridotta di un quinto e il trend, dicono gli esperti, non sembra conoscere battute d’arresto.
Per quanto tempo ancora la natura sarà in grado di opporre la sua resistenza a tutto questo?
Immagini via Shutterstock
Ultimo aggiornamento il 19 Febbraio 2024 da Rossella Vignoli
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