Le 5 cose che non sapete sull’ora legale e quale impatto ha sulla salute
Curiosità sull'ora legale in Italia e nel Mondo ed i malesseri che causa
Come ogni anno, puntuale, l’ultimo weekend di marzo alle 3 di notte arriva l’ora legale. Nata per aiutare a risparmiare energia sfruttando le ore di luce naturale tipiche della bella stagione, in realtà cela anche altre curiosità e sorprese. Ecco, dunque, le 5 cose che non sapete sull’ora legale.

Sommario
Le 5 cose che non sapete sull’ora legale
Ecco cinque curiosità strane e poco conosciute sul passaggio che avviene in Primavera all’ora legale in Italia e nel mondo:
- Origini curiose. L’idea dell’ora legale fu proposta per la prima volta dallo scienziato Benjamin Franklin nel 1784. L’idea, in realtà, non era nata per risparmiare energia, bensì per ridurre l’uso di candele e svegliare prima le persone.
- Paesi che lo adottano e quelli no. Circa 70 Paesi nel mondo usano l’ora legale, ma molti, come Giappone, Cina e Russia, l’hanno abolita perché considerata inutile o dannosa per il ritmo biologico
- Il caso italiano. L’Italia ha adottato stabilmente l’ora legale solo nel 1966 per motivi di risparmio energetico, ma ci furono tentativi già durante le due guerre mondiali.
- Effetti sulla salute. Il cambio d’orario può influenzare il sonno e il metabolismo, aumentando temporaneamente il rischio di infarti e incidenti stradali nei giorni immediatamente successivi.
- Differenze di fuso orario bizzarre. In Australia, durante l’ora legale, alcuni stati come il Queensland non la adottano, causando un fuso orario diverso all’interno dello stesso paese. Lo stesso accade in alcune zone degli Stati Uniti e del Canada.
Perché esiste l’ora legale?
L’idea principale che sta dietro l’adozione dell’ora legale è di sfruttare meglio la luce solare e ridurre il consumo di energia elettrica, soprattutto quella utilizzata per l’illuminazione.
Tuttavia, i risparmi energetici effettivi sono oggetto di dibattito, e alcuni studi suggeriscono che l’effetto sia minimo o addirittura nullo.
La nascita dell’ora legale nel Mondo e in Italia
In Inghilterra nel 1916 la Camera dei Comuni diede il via libera al cosiddetto British Summer Time, che comportava lo spostamento delle lancette un’ora in avanti durante l’estate. Molti altri paesi imitarono la Gran Bretagna poiché, in tempo di guerra, il risparmio energetico era una priorità.
In Italia, l’ora legale venne adottata per la prima volta nel 1916 e rimase in uso fino al 1920. Da allora fu abolita e ripristinata diverse volte tra il 1940 e il 1948 a causa della Seconda guerra mondiale. Infine venne adottata definitivamente con una legge del 1965, in un periodo in cui il fabbisogno energetico nel nostro paese aumentava incessantemente.
L’ora legale stabilita da tale legge durava quattro mesi, dalla fine di maggio alla fine di settembre; la durata fu estesa a sei mesi nel 1981, iniziando l’ultima domenica di marzo e terminando l’ultima di settembre.
Un ulteriore prolungamento di un mese è stato adottato nel 1996, insieme con il resto dell’Europa: l’inizio rimane fissato all’ultima domenica di marzo mentre la fine è spostata all’ultima domenica di ottobre.
Nel 2025 scatterà alle 3 nella notte tra sabato 29 e domenica 30.
L’abolizione dell’ora legale in Europa
Nel 2018 il Parlamento Europeo ha votato per abolire il cambio d’ora, dando ai singoli Stati membri la possibilità di scegliere se mantenere l’ora solare o l’ora legale tutto l’anno.
La decisione è stata posticipata e, per il momento, il sistema continua, anche se è oggetto di dibattito.
Qual è l’impatto dell’ora legale sulla salute
Diversi studi hanno evidenziato come il passaggio all’ora legale possa causare disturbi del sonno, difficoltà di concentrazione ed un generale senso di malessere legato a problemi di adattamento simili al jet lag.
In effetti, i naturali bioritmi sono alterati da questo cambio orario e di ore di luce e devono tornare ad assestarsi.
Questo passaggio di u ‘ora influisce sull’organismo attraverso l’orologio biologico, noto come ritmo circadiano, che regola il ciclo sonno-veglia in base all’alternanza naturale di luce e buio. Questo orologio interno si trova nell’ipotalamo e si sincronizza quotidianamente con l’ambiente grazie alla luce solare, in particolare all’alba e al tramonto.
Ed è proprio il sistema dei fusi orari, introdotto da poco più di un secolo, ad aver creato discrepanze tra il tempo solare (basato sulla posizione del Sole) e l’ora civile (stabilita per convenzione). Ad esempio, in un fuso orario come quello dell’Europa Centrale, il sole sorge molto prima a Belgrado rispetto a Madrid, causando una disallineamento tra il nostro orologio biologico e l’ora ufficiale.
Con l’introduzione dell’ora legale, il problema si accentua: spostare artificialmente le lancette in avanti equivale a vivere in un fuso orario più a est, senza però cambiare realmente la nostra posizione geografica. Di conseguenza, il nostro corpo sperimenta un effetto simile al jet lag, che persiste per tutto il periodo in cui l’ora legale è in vigore.
Gli effetti sulla salute comprendono dunque:
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- Deprivazione di sonno: tendenza ad addormentarsi seguendo il proprio orologio biologico, ma essere costretti a svegliarsi prima per rispettare gli impegni lavorativi o scolastici, riducendo così le ore di riposo
- Aumento degli incidenti: nei giorni successivi al cambio d’ora si registra un incremento degli incidenti stradali e sul lavoro
- Difficoltà di concentrazione e stress: il corpo fatica ad adattarsi, causando un generale senso di disagio
- Impatti sulla salute cardiovascolare: alcuni studi mostrano un leggero aumento del rischio di infarto nei giorni immediatamente successivi al passaggio all’ora legale, soprattutto in persone vulnerabili
- Maggior afflusso al Pronto Soccorso: durante tutto il periodo dell’ora legale, si registra un aumento di visite per disturbi non gravi, probabilmente legati agli effetti sulla qualità del sonno e sul benessere generale
Questi fattori suggeriscono che i costi sanitari e sociali dell’ora legale dovrebbero essere attentamente valutati.
Differenze nel mondo dell’ora legale
Alcuni Paesi, come l’India e la Cina, non adottano il cambio d’ora. In Russia, l’ora legale è stata abolita nel 2014 dopo lamentele sui problemi legati alla salute. Negli Stati Uniti, l’Arizona (eccetto la riserva Navajo) e le Hawaii non usano l’ora legale.
Altre curiosità sull’ora legale
Durante la Seconda Guerra Mondiale, molti Paesi adottarono l’ora legale per massimizzare la produzione industriale. In Italia, venne introdotta per la prima volta nel 1916 e poi reintrodotta definitivamente nel 1966.
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Ultimo aggiornamento il 26 Marzo 2025 da Rossella Vignoli
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