Scopriamo le differenze tra piante arboree e arbustive
Conoscete le differenze tra piante arboree e arbustive? Ecco allora un utile approfondimento per capirne qualcosa in più e imparare a distinguere tra alberi e arbusti.
Piante arboree e arbustive fanno capo a due diverse categorie, con specifiche caratteristiche legate alla specie. Con questa guida potrete così appassionarvi ancora di più al giardinaggio, operando con consapevolezza nella realizzazione dei vostri giardini.
Sommario
Piante arboree
Le piante arboree altro non sono che quelle che chiamiamo comunemente alberi. Si tratta quindi di piante caratterizzate da un fusto legnoso (tronco) che si sviluppa in altezza, raggiungendo misure diverse in base alla specie di appartenenza.
Dal tronco partono poi i rami, i quali, insieme alle foglie, vanno a costituire la chioma. Un’ulteriore distinzione importante riguarda la tipologia, ovvero la differenza tra Aghifoglie e Latifoglie.
Aghifoglie o Conifere
Le piante Aghifoglie sono dette anche conifere e si caratterizzano per la presenza di foglie ad aghi. Sono specie sempreverdi, quindi con una chioma ben folta e persistente anche durante la stagione fredda. Non a caso tollerano bene il freddo e vivono nelle zone di montagna.
Assumono la caratteristica forma conica data dalla presenza di rami che diventano via via più corti salendo verso l’alto. Inoltre producono la resina, una sostanza che li protegge dall’attacco di malattie. Generalmente non superano i 20 metri di altezza.
Ne sono un esempio:
- le varie specie di pini
- gli abeti
- i cipressi
- il larice.
Latifoglie
Al contrario le Latifoglie si presentano con foglie ben sviluppate, più o meno larghe e con margini differenti. Sono caducifoglie, il che vuol dire che con l’arrivo dell’autunno vanno incontro alla caduta delle foglie. Tuttavia esistono anche specie sempreverdi, quali il leccio, il tasso, l’agrifoglio e la sughera.
Il tronco può dividersi anche in più parti ed espandersi così in larghezza. Tuttavia questo non significa che si tratti di alberi piccolini, anzi arrivano a raggiungere anche i 30 metri di altezza. Li troviamo per lo più nelle zone a clima temperato.
Tra le latifoglie spoglianti possiamo ricordare:
Piante arbustive
Le piante arbustive (o frutice) a volte vengono erroneamente chiamate piante senza tronco. Questo non è corretto in quanto all’interno della specie sono presenti anche arbusti con fusto, seppur limitato in altezza. Generalmente non si arriva a superare i 5 metri.
Si tratta di una categoria molto ampia, che racchiude al suo interno diverse specie. Spesso per comodità gli arbusti vengono differenziati sulla base del loro uso, ma generalmente vengono utilizzati quasi tutti come arbusti da giardino. Proviamo a fare qualche distinzione.
Piante aromatiche
Non tutti lo sanno ma possiamo definire anche le piante aromatiche come veri e propri arbusti a portamento cespuglioso. Vengono usate anche per definire delle bordure, oltre ad apprezzarne il profumo e l’utilizzo in cucina. Qualche esempio? Il timo, la lavanda, il ginepro, l’iperico e il rosmarino.
Arbusti rampicanti
Poi abbiamo gli arbusti rampicanti, molto apprezzati da chi desidera decorare degli spazi o vuole utilizzare i colori vivaci di foglie e fiori per creare dei divisori. Li ritroviamo così su balconi e terrazzi, travi e verande. Uno dei più noti è sicuramente il glicine, ma anche la vite rossa.
Arbusti sempreverdi o a foglia caduca
Infine non si può non distinguere tra arbusti sempreverdi e caducifogli. Sotto la categoria dei sempreverdi possiamo inserire il mirto e l’oleastro, mentre tra gli arbusti a foglia caduca troviamo il biancospino e il pruno.
Arbusti fioriti
Un’altra categoria molto apprezzata è quella degli arbusti da fiore, capaci di apportare note di colori vivaci nei nostri giardini. Ci si può dilettare nell’accostare i vari arbusti in base alle tonalità, creando bei contrasti. Dalla classiche rose alla peonia, dai rododendri alle ortensie, non resta che l’imbarazzo della scelta.
Differenze tra piante arboree e arbustive
Una volta individuate le caratteristiche peculiari delle due categorie, si possono facilmente evidenziare le differenze.
Tronco e rami
Nelle piante arbustive il tronco può essere del tutto assente e quindi lo sviluppo avviene in larghezza. In altri casi è presente, ma i rami partono da sezioni più basse, molto vicine al suolo. Al contrario, nelle piante arboree il tronco è privo di rami nella sua sezione iniziale.
Dimensioni
Molto evidente è anche la differenza in termini di dimensioni e di sviluppo. Gli alberi si espandono in altezza, creando boschi e pinete, mentre gli arbusti sono bassi e ricoprono tutto il suolo, sviluppandosi in larghezza e creando vere e proprie macchie.
Sicuramente, nel momento in cui ci si appresta a scegliere un albero o un arbusto da inserire nel giardino, bisogna sempre analizzarne le caratteristiche e le esigenze.
Tipologia di terreno, clima e ritmi di crescita saranno differenti tra una specie e l’altra e per coltivare con amore non possiamo non tenerne conto.
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Ultimo aggiornamento il 24 Marzo 2024 da Rossella Vignoli
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