Le sigarette elettroniche sono pericolose? Analisi di rischi e studi scientifici
Cosa sapere sui vari tipi, sui rischi e pericoli per la salute di questi apparecchi e le basi scientifiche
Se gli ultimi anni sono diventate sempre più popolari, soprattutto tra coloro che cercano un’alternativa al fumo tradizionale, questo non vuol dire che siano una soluzione meno dannosa rispetto alle sigarette classiche. Eppure la pubblicità e le varie attività di promozione sono riuscite ad imporle all’attenzione di fumatori, ex-fumatori e persino di molti giovani che prima non fumavano. Sempre più popolari, sono al centro di domande sulla loro sicurezza e sui potenziali rischi per la salute.
Questo articolo esplora in dettaglio cosa son, come funzionano, ma soprattutto se le sigarette elettroniche sono pericolose, nonostante le apparenze.
Sommario
- Cosa sono le sigarette elettroniche?
- Come funzionano le sigarette elettroniche?
- I principali tipi di sigarette elettroniche
- Perché le sigarette elettroniche sono pericolose?
- Gli effetti sulla salute: cosa dicono gli studi scientifici?
- Le sigarette elettroniche sono un’alternativa davvero sicura?
- Fonti e studi scientifici
- Altro sul fumo
Cosa sono le sigarette elettroniche?
Conosciute anche come e-cig o dispositivi per il vaping, sono strumenti elettronici progettati per simulare l’esperienza del fumo senza la combustione del tabacco.
Al loro interno, un liquido – solitamente composto da nicotina, glicole propilenico, glicerolo e aromi – viene riscaldato per produrre un vapore che viene inalato poi inalato.
Questi dispositivi si sono diffusi a partire dai primi anni 2000, inizialmente come alternativa alle sigarette tradizionali. Sono disponibili in diverse forme e dimensioni, dai modelli più semplici che ricordano la sigaretta fino a dispositivi più avanzati e personalizzabili. Secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, in Italia sono circa 1,2 milioni di persone ad utilizzare regolarmente o occasionalmente le ‘svapo’, con un aumento significativo tra i giovani.
Nonostante il marketing le presenti spesso come un’opzione più sicura rispetto al fumo tradizionale, hanno sollevato dubbi su possibili rischi per la salute, soprattutto a causa della presenza di nicotina e di altre sostanze chimiche nei liquidi.
Come funzionano le sigarette elettroniche?
Le sigarette elettroniche funzionano riscaldando un liquido che, una volta trasformato in vapore, viene inalato dall’utilizzatore. Il dispositivo è composto da 3 elementi principali:
- cartuccia o serbatoio che contiene il liquido
- atomizzatore che riscalda il liquido
- batteria che alimenta il sistema
Il liquido, noto come e-liquid o juice, è costituito da una miscela di glicole propilenico, glicerolo, aromi e, nella maggior parte dei casi, nicotina. Quando l’atomizzatore riscalda il liquido, questo si trasforma in un aerosol – spesso erroneamente chiamato ‘vapore’ – che viene inalato. A differenza delle sigarette tradizionali, non avviene combustione, e ciò elimina il rilascio di catrame e monossido di carbonio, due delle sostanze più nocive del fumo convenzionale.
Tuttavia, il processo di riscaldamento può generare altre sostanze chimiche pericolose, come formaldeide e acetaldeide, soprattutto quando il dispositivo viene utilizzato a temperature elevate.
Inoltre, alcuni modelli consentono di regolare la potenza, il che può aumentare la quantità di sostanze nocive inalate. Questo meccanismo, apparentemente semplice, pone interrogativi sulla sicurezza del prodotto, specialmente per chi lo utilizza in modo continuativo.
I principali tipi di sigarette elettroniche
Le e-cig si presentano in diverse varianti, pensate per soddisfare le esigenze degli utenti e il loro stile di utilizzo. I principali tipi di sigarette elettroniche includono:
- Sigarette elettroniche ricaricabili: le più diffuse, prevedono l’uso di un serbatoio ricaricabile per il liquido. Dotate di batterie ricaricabili, consentono una maggiore personalizzazione, come la scelta degli aromi e la regolazione della potenza. Sono spesso preferiti dagli utenti esperti.
- Sigarette elettroniche usa e getta: le più semplici da usare, non richiedono ricariche né manutenzione. Una volta esaurito il liquido o la batteria, si buttano. Sono particolarmente usate dai giovani per la loro accessibilità e la vasta gamma di aromi disponibili. Tuttavia, il loro uso solleva preoccupazioni ambientali a causa della difficoltà di smaltimento.
- Sistemi a pod o “pod-mod”: utilizzano cartucce pre-riempite chiamate pod. Sono compatte e facili da trasportare, ideali per chi cerca un’esperienza di svapo discreta. Spesso contengono sali di nicotina, che rendono l’assorbimento della sostanza più rapido rispetto alle sigarette elettroniche tradizionali
- Sistemi a tabacco riscaldato (heat-not-burn): a metà strada tra le sigarette elettroniche e tradizionali, riscaldano il tabacco senza bruciarlo. Anche se riducono la quantità di catrame prodotto, continuano a rilasciare sostanze nocive e nicotina.
Ogni tipo di sigaretta elettronica presenta caratteristiche uniche, ma anche rischi specifici. Ad esempio, i dispositivi usa e getta e quelli con aromi dolci o fruttati sono particolarmente attraenti per gli adolescenti, rendendoli più vulnerabili alla dipendenza da nicotina.
Inoltre, i sistemi più avanzati possono generare temperature elevate, aumentando il rischio di inalazione di sostanze tossiche.
Perché le sigarette elettroniche sono pericolose?
Nonostante siano spesso considerate un’alternativa più sicura rispetto alle sigarette tradizionali, queste sigarette non sono prive di pericoli.
Il vapore prodotto durante l’utilizzo contiene numerose sostanze chimiche potenzialmente dannose, che possono rappresentare un rischio per la salute.
Tra le sostanze identificate nel vapore delle sigarette elettroniche vi sono formaldeide, acetaldeide, benzene e metalli pesanti come nichel, stagno e piombo. Questi composti possono formarsi durante il processo di riscaldamento del liquido, specialmente a temperature elevate, aumentando il rischio di irritazioni polmonari e danni a lungo termine.
Un altro elemento preoccupante è rappresentato dagli aromi chimici utilizzati nei liquidi. Alcuni di questi contengono diacetile, una sostanza collegata alla bronchiolite obliterante, una patologia polmonare grave nota anche come ‘polmone da popcorn’. Sebbene molti produttori l’abbiano eliminato dai loro prodotti, il rischio rimane per altri composti aromatici poco studiati.
Inoltre, la presenza di nicotina in molti liquidi utilizzati per le svapo rappresenta un pericolo concreto. La nicotina, non solo crea dipendenza, ma influisce negativamente sul sistema cardiovascolare e sullo sviluppo cerebrale, in particolare nei giovani.
Anche le sigarette elettroniche prive di nicotina non sono completamente sicure: l’inalazione di aerosol può comunque causare infiammazioni e stress ossidativo alle vie respiratorie.
Infine, i dispositivi stessi possono rappresentare un rischio. Sono stati riportati episodi di esplosioni delle batterie al litio, che hanno provocato gravi lesioni agli utenti. Questo problema, sebbene raro, evidenzia la necessità di regolamentazioni più severe per garantire la sicurezza dei prodotti.
Gli effetti sulla salute: cosa dicono gli studi scientifici?
Queste sigarette elettroniche sono spesso pubblicizzate come una scelta meno dannosa rispetto al fumo tradizionale, ma numerosi studi scientifici mettono in evidenza i rischi associati al loro utilizzo. Sebbene la mancanza di combustione riduca l’esposizione a sostanze come catrame e monossido di carbonio, il vapore prodotto contiene comunque composti chimici potenzialmente dannosi per la salute.
Un’indagine pubblicata sull’International Journal of Environmental Research and Public Health (Tzortzi et al., 2020) ha evidenziato che l’inalazione di aerosol delle sigarette elettroniche può causare infiammazioni delle vie respiratorie, aumentare il rischio di bronchiti e aggravare condizioni preesistenti come l’asma.
Inoltre, uno studio dell’American Heart Association (Circulation, 2022) ha sottolineato che l’uso regolare di sigarette elettroniche può contribuire a un aumento della pressione arteriosa e della rigidità arteriosa, fattori di rischio per malattie cardiovascolari.
Gli effetti a lungo termine dell’uso di sigarette elettroniche rimangono in gran parte sconosciuti, poiché si tratta di dispositivi relativamente nuovi. Tuttavia, alcune ricerche preliminari hanno collegato l’uso prolungato a un aumento dello stress ossidativo e a danni ai tessuti polmonari, con conseguenze che potrebbero manifestarsi negli anni successivi.
Un altro aspetto cruciale è l’impatto della nicotina, soprattutto sui giovani. La nicotina interferisce con lo sviluppo cerebrale e può aumentare il rischio di dipendenza, rendendo più probabile che gli adolescenti passino successivamente al consumo di sigarette tradizionali.
Inoltre, l’Istituto Superiore di Sanità in Italia ha messo in guardia contro l’uso inappropriato delle sigarette elettroniche, sottolineando come la percezione di sicurezza possa portare a un abuso del prodotto. Gli studi suggeriscono che le sigarette elettroniche non devono essere considerate innocue, ma piuttosto come un’alternativa che presenta rischi significativi per la salute, specialmente per chi non è già un fumatore.
Le sigarette elettroniche sono un’alternativa davvero sicura?
Hanno sollevato molte speranze per la riduzione dei danni legati al fumo tradizionale, ma i rischi per la salute non possono essere ignorati.
Sebbene possano rappresentare un’alternativa potenzialmente meno dannosa per chi cerca di smettere di fumare, non sono prive di effetti collaterali.
Il vapore inalato contiene sostanze chimiche che possono causare danni ai polmoni, al cuore e ad altri organi, mentre la presenza di nicotina aumenta il rischio di dipendenza, soprattutto tra i giovani.
Inoltre, la mancanza di regolamentazioni uniformi a livello globale rende difficile valutare la qualità e la sicurezza dei liquidi e dei dispositivi disponibili sul mercato. Ciò evidenzia la necessità di una maggiore sorveglianza e di campagne di informazione per sensibilizzare i consumatori sui potenziali pericoli.
Per chi è già un fumatore, le e-cig possono rappresentare un’opzione intermedia per ridurre gradualmente il consumo di nicotina, ma è essenziale farlo sotto la supervisione di professionisti della salute.
Tuttavia, per chi non ha mai fumato, iniziare a utilizzare le sigarette elettroniche espone inutilmente a rischi per la salute e alla possibilità di sviluppare una dipendenza.
In definitiva, le sigarette elettroniche non sono una soluzione priva di rischi e non dovrebbero essere considerate uno strumento innocuo. La scelta migliore per la salute rimane evitare del tutto il consumo di nicotina e sostanze inalabili.
La ricerca futura sarà fondamentale per comprendere appieno gli effetti a lungo termine di questi dispositivi e per regolamentarne l’uso in modo più efficace.
Fonti e studi scientifici
Ecco alcune fonti scientifiche usate per la scrittura di questo articolo:
- Studio Tzortzi et al., 2020 (Int. J. Environ. Res. Public Health)
- WHO – ENDS Report
- American Heart Association, Circulation, 2022
- Center for Disease Control and Prevention, Vaping and Lung Injury, 2020
- The New England Journal of Medicine, Pulmonary Illness in Illinois, 2019
- BMJ – Impact of vaping on respiratory health, 2021
- JAMA, Association of Electronic Cigarette Use with Incident Respiratory Condition Among US Adults in 2013-18
- ISS – Sigarette elettroniche
- LILT – Sigarette elettroniche, tutto quello da sapere
- Ministero della Salute – Sigarette Elettroniche: rischi e benefici
Alcuni studi scientifici rilevanti:
- New England Journal of Medicine, EVALI Study (E-cigarette or Vaping Associated Lung Injury), 2019
- Journal of the American College of Cardiology, E-cigarettes and Cardiovascular Risk
- BMJ Tobacco Control, Effects of Flavored E-cigarettes on Respiratory Health
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Ultimo aggiornamento il 21 Gennaio 2025 da Rossella Vignoli
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