Bioedilizia

Legno: il materiale da costruzione tecnologicamente più avanzato

Forse l’architetto Michael Green ha trovato l’ispirazione nel suo cognome, quando  ha deciso di realizzare un grattacielo eco sostenibile di trenta piani nel centro di Vancouver. La particolarità dell’edificio è quella di avere una struttura interamente di legno, che, stando a quanto afferma Green, “è il materiale più tecnologicamente avanzato con cui si possa costruire“.

Legno: il materiale da costruzione tecnologicamente più avanzato

Secondo Green gli architetti sono ancora fermi a materiali ormai superati, come il cemento e l’acciaio: materiali artificiali che non sono neanche lontanamente “buoni” come quelli che Madre Natura ha fatto. Green, infatti, si domanda perché l’inserimento di pannelli solari sul tetto di un edificio di cemento o acciaio è considerato ecologico, quando l’edificio è realizzato con materiali che non lo sono. “La terra cresce il nostro cibo, la terra può crescere le nostre case” afferma Green, sostenendo che si tratta di un cambiamento etico attraverso il quale dobbiamo passare.

Sempre secondo Green, la cultura del calcestruzzo ha raggiunto il picco con Le Corbusier nel 1929 e quella dell’acciaio con Mies Van Der Rohe nel 1950, ma ora è arrivato il momento del legno.

Il legno inizia infatti ad affermarsi fra i principali materiali dell’architettura contemporanea (gradualmente sempre più attenta all’ambiente e alla ricerca di soluzioni eco sostenibili). Approvato in Italia dalle Norme Tecniche per le Costruzioni  soltanto nel 2008, il legno ha le caratteristiche per rientrare fra i materiali più utilizzati nelle costruzioni del futuro, come ad esempio la riciclabilità, l’antisismicità e una bassa dispersione termica.

E’ importante però sottolineare che, per seguire le regole dell’eco sostenibilità, tutto il legno deve provenire da foreste gestite nel pieno rispetto di criteri etici ed ambientali, attraverso processi di disboscamento regolati.

Il cemento è però ancora al top fra i materiali, pur essendo decisamente poco ecologico: per ogni dieci chili di cemento si producono infatti da sei a nove chili di anidride carbonica. Se siamo di fronte ad un cambiamento, di certo ci vorrà un po’ di tempo per vederlo maturare appieno.

Ultimo aggiornamento il 23 Novembre 2017 da Rossella Vignoli

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Simona Treré

Classe 1984, si è laureata a Bologna in Scienze della Comunicazione (con una tesi su Green Marketing e Green Communication) e ha conseguito il master in Comunicazione Ambientale a Roma. Dal 2009 lavora nel settore della sostenibilità ambientale seguendo la comunicazione e la progettazione ambientale per aziende del territorio. Grazie ai suoi studi e al suo lavoro si è potuta dedicare a una delle passioni: l’ecologia e il rispetto per la natura (nei suoi vari, complicati e meravigliosi aspetti). Per divertimento ha sfilato come modella di abiti green e per hobby si è avvicinata all’affascinante mondo dei “rifiuti-non rifiuti” attraverso il riciclo creativo, creando e vendendo oggetti realizzati con materiale di recupero.

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