Piante e fiori

I fiori eleganti della Lewisia Cotyledon

Originaria della California, è una pianta resistente facile da coltivare in vaso

La Lewisia cotyledon rientra nella categoria di piante grasse che produce bei fiori eleganti e decorativi. Il genere Lewisia vanta una ventina di specie e la cotyledon è la più diffusa. Analogamente ad altre succulente molto comuni, come la Gasteria e la Mammillaria, non necessita di troppe cure, è resistente e richiede poca acqua.

I fiori eleganti della Lewisia Cotyledon

Si tiene bene in vaso, facendo attenzione affinché la terra sia sempre asciutta, ben drenata e mai troppo umida. Originaria della California, fa parte della categoria di piante grasse fiorite e per questo è utilizzata come pianta ornamentale da tenere sul balcone, perchè in tarda primavera si ricopre di fiori color pastello. In inverno perde le foglie ed entra in stato di riposo vegetativo, per poi tornare più verde e rigogliosa in primavera. Ecco i consigli per coltivarla.

Lewisia cotyledon: descrizione della pianta

Appartenente alla famiglia delle Portulacaceae, di origine californiana, è la specie coltivata a scopo unicamente ornamentale e vanta diverse specie, alcune più rare e presenti solo negli giardini botanici.

Si tratta di una pianta di piccole dimensioni, con un apparato radicale poco esteso, che vive bene anche in vaso. Produce dei fiori rosa dall’aspetto elegante, ma anche giallo e arancio, simili a margherite dai grossi petali. L’ibrido di L. cotyledon ‘White Splendor’ produce fiori bianchi.

Le sue radici carnose tendono a ramificarsi per attecchire alle rocce e ai muretti. I frutti sono capsule che contengono numerosi piccoli semi.

Origini della Lewisia

Il nome della pianta trae origini dal ricercatore ed esploratore Meriwether Lewis che agli inizi dell’Ottocento la trovò, dopo aver attraversato l’America da ovest a est, e la catalogò come nuova specie botanica.

Presso gli indiani d’America era invece nota con il nome di Siskiyou.

Tutte le specie di Lewisia

Include una ventina di specie di piante perenni tipiche della zona della California, alcune anche del Messico, dove vivono sulle pareti rocciose esposte a nord. Eccone alcune:

  • L. brachycalyx: è un cactus nano originaria della California, Arizona, Utah, e della bassa California. Si trova nei prati. Ha foglie verdi e carnose, lunghe fino a 8 cm. I suoi fiori sono bianchi o rosati
  • L. columbiana: ha origini in Canada e nell’Oregon, vive in ambienti rocciosi di montagna. Le foglie raccolte in rosette sono compatte color verde scuro e lunghe fino a 10 cm. I fiori di colore rosa magenta.
  • L. cotyledon: la più diffusa, è una pianta nana nativa degli ambienti rocciosi subalpini dell’Oregon e della California settentrionale. Ha foglie carnose, lunghe fino a 14 cm. I suoi fiori sono rosa, ma anche bianchi, gialli, crema, albicocca.
  • L. longipetala: è una specie rara caratteristica della Sierra Nevada che vive in habitat subalpini rocciosi, dove si conservano chiazze di neve tutto l’anno. Dotata di radici e foglie carnose, lunghe da 3 a 6 cm, ha fiori con petali bianco puro o rosati.
  • L. rediviva: diffusa in Nord America occidentale, dove vive in prati, boscaglie aperte e radure di bassa e media montagna, a differenza delle altre varietà, è caduca. I fiori sono solitari di colore bianco, rosa o lavanda. Le sue radici, amarissime, venivano consumate dai nativi del posto, previa cottura.

Lewisia Cotyledon

Come si coltiva la Lewisia cotyledon

Questa pianta grassa in quanto tale non necessita di una grande pratica di giardinaggio, è resistente e rustica.

Si acquista di norma la piantina dal vivaio già sistemata a dimora e poi si seguono alcuni semplici consigli affinché cresca bene e faccia tanti fiori. In condizioni ottimali, una pianta arriva a produrre anche più di 50 fiorellini.

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  • Habitat. Il suo habitat naturale è rappresentato dal clima e dall’aria tipica della montagna della California, paese di origine. Preferisce dunque un clima fresco, ma soleggiato. Ama essere posizionata all’aperto, perfetta se tenuta in terrazzo, e in caso di caldo eccessivo entra in riposo vegetativo e tende a non fiorire.
  • Terreno. Tutte le specie prediligono un terreno roccioso. Se si sceglie di tenerla in vaso si consiglia di optare per un terreno composto da terriccio per piante da fiori, insieme a sassolini e argilla espansa che funga da drenante. La ghiaia può essere spolverata anche in superficie, in modo da ricreare l’habitat delle montagne rocciose. Il terreno migliore ha un pH che si aggira attorno a 6,8-7. Per queste piante è molto nocivo il ristagno idrico quindi in caso di abbondanti piogge si consiglia di non irrigare il terreno oppure tenere il vaso al riparo.

Lewisia Cotyledon

  • Esposizione e clima. Può essere coltivata sia al sud che al nord, perché è capace di adattarsi sia al clima mite delle aree costiere sia nelle zone collinari. Predilige posizione di mezz’ombra non sotto il sole diretto: tenete presente che l’eccessivo caldo o l’eccessiva pioggia non fanno bene alla pianta che potrebbe soffrire e non fiorire. Bisogna spostarla e ripararla in caso di troppo sole o forti temporali. Non teme eventuali gelate, perché durante l’inverno la pianta si trova in riposo vegetativo.

Lewisia Cotyledon

 

  • Annaffiatura. Una corretta irrigazione va eseguita durante i mesi di attività vegetativa cioè tra la primavera e l’autunno. In questo periodo si consiglia di annaffiarla con regolarità, ogni volta che il terriccio appare secco. In genere si tratta di una volta ogni due settimane In autunno e in inverno non è necessario annaffiarla, perché la pianta va a riposo vegetativo, anzi è bene controllare bene che la terra non sia troppo umida a causa dei temporali. Il riposo inizia con la caduta dei fiori.
  • Concimazione. Durante la sua fioritura, dalla tarda primavera a tutta l’estate, si consiglia di utilizzare un fertilizzante per piante da fiori. Si consiglia l’uso di un concime organico granulare a lenta cessione che contenga le sostanze chimiche fondamentali quali: fosforo, azoto e potassio. Si può dare il concime a inizio primavera e inizio estate. Appena cadono i fiori non è più necessario concimare il terreno perché la pianta entra in riposo vegetativo.
  • Moltiplicazione. Si riproduce per seme, in un terreno umido e soffice, e per talea, nel mese di giugno staccando dalla pianta i germogli laterali, con cesoie perfettamente disinfettate Molto spesso si acquista dal vivaista già messa a dimora, in vaso. Se si esegue la moltiplicazione per talea, prelevando un rametto da una pianta adulta all’inizio dell’estate, la pianta che si riprodurrà sarà perfettamente identica alla prima. Nel caso di semina possono formarsi tante varianti di una stessa specie.
  • Messa a dimora. Appena la piantina è abbastanza grande, è consigliabile di mettere a dimora la pianta in un vaso più grande. Ogni rinvaso successivo va effettuato in primavera.

Lewisia Cotyledon

Lewisia cotyledon: cosa teme

Questa pianta molto resistente alle differenti situazioni climatiche e si ammala solo per un eccesso di acqua in un terreno non drenato. Il marciume radicale può causare la morte di questa pianta. Ricordiamo che originariamente, sulle Montagne Rocciose, cresce spontanea sui terreni rocciosi.

Non teme l’attacco dei parassiti ma, durante i mesi primaverili, può venire attaccata da lumache o limacce che si nutrono delle sue succulente foglie.

Soffre invece nei casi di gelate improvvise, notturne, primaverili. Sarebbe il caso di tenerla a riparo nella stagione fredda e durante la fioritura, anche se non soffre le basse temperature, perché perde completamente le foglie ed i fiori ed entra in riposo vegetativo fino alla primavera.

Lewisia cotyledon nel linguaggio dei fiori

Ogni specie esprime il significato di forza e resistenza alle avversità, come spesso accade per le piante grasse.

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Ultimo aggiornamento il 18 Febbraio 2024 da Rossella Vignoli

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Giovanna Ferraresi

Giovanna Ferraresi  Siciliana di nascita e milanese di adozione, s'impegna con passione e voglia di imparare. Fino dal 2011 segue la sua attitudine, la scrittura. Lavora come web editor free lance per una casa editrice milanese specializzata in riviste tecniche di architettura e scrive di edilizia e architettura per 'Imprese Edili' e architetturaecosostenibile.it È appassionata di bioedilizia e architettura sostenibile. Anche oggi continua a tenersi aggiornata, non smettendo mai di ascoltare, guardare e imparare ed è esperta di bellezza naturale e autoproduzione cosmetica.

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