Lhasa Apso, tutti i segreti del cane proveniente dal Tibet
Per il suo folto pelo è chiamato con un nome che significa 'capra di Lhasa'
Direttamente dalle montagne tibetane, dove per secoli ha vissuto insieme ai monaci, ecco il Lhasa Apso, uno dei più carini cani da compagnia, poco conosciuto ma sempre più diffuso anche in Europa. Per via del suo aspetto delizioso e la sua tranquillità, sta conquistando l’amore di un pubblico sempre più vasto.
Sommario
Rientra nella categoria dei cani del Tibet, come il Tibetan Spaniel, il Tibetan Terrier e lo Shih Tzu. Venerato come un animale sacro presso il Dalai Lama e tutti i suoi monaci, un tempo ne era vietata la vendita. Lo troviamo all’interno del Gruppo FCI 9 dei cani da compagnia e toy, assieme ad altre razze come il Pechinese, il Bulldog francese, il Carlino, il Chihuahua Toy, il Maltese ed il Barboncino.
Lhasa Apso: le origini
Si tratta delle razze di cani più antiche. Presumibilmente nato dall’incrocio tra il Tibetan Terrier e il Tibetan Spaniel, viveva all’interno dei monasteri della città di Lhasa, nella zona del Brahamaputra, in Tibet. Il suo nome difatti significa ‘capra di Lhasa’.
Ha sempre goduto di grande rispetto ed amore: i monaci lo impiegavano come cane da guardia , grazie al suo udito eccellente, ma gli attribuivano soprattutto un valore di portafortuna, tanto che ne era vietato il commercio.
I primi esemplari arrivarono probabilmente in Inghilterra intorno al 1900, riportati da un colonnello a cui erano stati offerti un maschio e due femmine. Fu solo negli anni ’50 che il primo Lhasa Apso arrivò in Italia.
Lhasa apso: l’aspetto fisico
Il Lhasa apso è un cane di piccola taglia, dal peso compreso tra 5 e 8 kg e 25-28 cm di altezza al garrese. Il corpo è armonioso e proporzionato nel suo insieme, muscoloso e ben definito. La coda ha un’attaccatura alta.
Il tartufo è sempre nero, così come gli occhi.
- Naso e muso. Ha il tartufo sempre nero e termina con un muso piuttosto corto, non quadrato. Rappresenta circa 1/3 della lunghezza totale della testa, dal naso all’occipite.
- Occhi. Sono scuri, ovali e di media grandezza. Non devono essere né prominenti né infossati. Il bianco dell’occhio non dovrebbe essere visibile, né alla base né nella parte superiore dell’occhio.
- Orecchie. Sono pendule, con frange abbondanti. Sono per lo più nascoste dalla massa del pelo.
- Pelo. ILungo, abbondante, dritto e duro. I colori ammessi sono il dorato, il sabbia, il miele, il grigio scuro, l’ardesia, il fumo e il nero. Non deve essere lanoso, bianco, marrone o colorato.
- Coda. È alta, portata ben sopra la schiena. Spesso ha una piega sulla punta e ben coperta dal pelo.
Il pelo del Lhasa Apso
Questo cane tibetano può avere sia a pelo corto che lungo, ma sempre fine e folto e provvisto di sottopelo. Proprio grazie al pelo, liscio e duro, riesce a vivere anche all’esterno, sopportando bene le basse temperature.
Ed è proprio il pelo ad essere il punto debole della sua toletta. Va infatti spazzolato accuratamente, per districarne i nodi. Si consiglia di spruzzare un olio districante, anche dopo il bagno. Un buon shampoo nutriente manterrà il mantello del vostro Lhasa Apso in ottimo stato e un elastico a trattenere i ciuffi sulla testa dà il tocco finale.
Il Lhasa Apso a pelo corto
Quello che maggiormente colpisce è il suo pelo folto: ha un doppio mantello caratterizzato da un pelo molto lungo e altrettanto pesante.
Ricopre ogni parte del corpo, anche le zampe, e sul volto si trasforma in una tipica frangia che cade sugli occhi e poi forma dei baffi.
Il Lhasa Apso nero
Il mantello ammette tutti i colori singoli, compreso il nero ed il grigio fumo, ma sono ammessi e più diffusi anche il miele, il crema e l’oro e il bicolore.
Lhasa Apso: carattere e indole
Nonostante non sia nato come cane da guardia, la sua forte diffidenza lo aiuta a fiutare il pericolo e la presenza di malintenzionati. Non si può dire che sia un cane silenzioso e pacato: ama molto giocare, correre e divertirsi, ma ha sempre l’indole indipendente e da ‘capetto’.
In generale, i tratti salienti del suo carattere sono:
- Abbaia quando serve. Quando dorme russa e anche in maniera molto rumorosa, e se c’è da abbaiare non si tira indietro.
- Intelligente. Spicca per la sua intelligenza e la capacità di intuire subito i comandi.
- Personalità forte, sicura e coraggiosa. Ma tende a pensare di essere più grande di quello che è, retaggio di secoli di opera prestata come cane da guardia. Si tratta quindi di un altro grande cane nel corpo di un piccolo cane, un po’ come capita con il Jack Russell e altri cani di taglia medio-piccola, ma di grossa personalità. Dunque ha bisogno di una solida educazione.
- Tollera bene le lunghe assenze, anche se noi raccomandiamo sempre di non esagerare: quando scegliamo di adottare un cane o di acquistare un cucciolo, ricordiamo che è nostro compito prendercene cura. Tollera bene di essere trasportato in uno zaino per cani, meglio se con oblò.
- Carattere cane calmo, giocoso con il padrone, riservato con gli estranei. Non disdegna il momento delle coccole, né gironzolare per i prati insieme al suo padrone.
- Ama passeggiare e vi sorprenderà con la sua robustezza.
- Non ama particolarmente i bambini, specie se piccoli e molto chiassosi. Tende infatti ad essere piuttosto intollerante nei confronti degli scherzi e dei piccoli dispetti tipici dei bambini. Anzi, è un cane più adatto a contesti con bambini più grandi che capiscono come gestirlo correttamente.
- Sociale con altri cani e animali. Generalmente va d’accordo con gli altri cani, ma gli piace atteggiarsi a capobranco, quindi è spesso il leader, anche con altri cani molto più grandi nei paraggi. Non ha paura di partecipare alle attività normalmente prerogativa ai cani di grossa taglia. Può andare d’accordo anche con altri animali domestici, a condizione che vengano introdotti e addestrati in modo adeguato.
Lhasa Apso: cure e necessità
Tra le patologie più ricorrenti, questa razza tende a soffrire di displasia dell’anca, problemi renali ereditari, fratture e problemi del metabolismo osseo.
Occhi e orecchie vanno regolarmente controllati, perché potrebbero essere soggetti ad infezioni.
Il pelo necessita di molte cure, sin dai primi giorni di vita del cucciolo, soprattutto se decidete di allevarlo in giardino.
Anche la cura dei denti è molto importante per questa razza di cani. Bisogna ricordarsi di spazzolare regolarmente i denti del nostro Lhasa apso e fare controllare periodicamente dal proprio veterinario denti e gengive.
L’alimentazione del Lhasa Apso
In generale l’alimentazione del cane va dosata con regolarità. Data la piccola taglia, è importante controllarla fin dallo svezzamento per evitare che ingrassi.
La dieta oggi prevede l’uso di crocchette o cibo in scatola, perfettamente bilanciate e adattate all’età, al peso e al livello di attività del cane. Si consigliano 4 pasti al giorno, per poi passare a 1 o 2, con almeno 120 gr di crocchette in totale.
Non dimenticate mai di cambiargli l’acqua ogni giorno.
E chiedete sempre consiglio al veterinario o a un professionista competente.
Quanto vive un Lhasa Apso
Essendo un cane di piccola taglia, se curato adeguatamente, può arrivare ad avere una speranza di vita da 14 a 18 anni.
I cuccioli di Lhasa Apso
Questo cucciolo è molto leale e attaccato alla sua famiglia fin da piccolo, ma ha bisogno di un padrone che sappia coccolarlo.
Non deve mai accondiscendere a tutti i suoi capricci, un comportamento che ha fin da cucciolo. Dotato di grande sensibilità, intelligente e intuitivo, ha bisogno di una mano ferma.
Se avete dei bambini è molto importante che fin da piccolo sia educato a socializzare con loro, o degli altri animali domestici.
Quanto costa un Lhasa Apso
Il prezzo medio di un cucciolo di questa razza parte da 800 euro per il maschio e può arrivare fino a 1.500 euro.
È un cane che poi richiede spese ulteriori, soprattutto per la toelettatura e la pulizia del lungo mantello, per cui calcolate un budget mensile di almeno 50 euro.
Allevamenti di Lhasa Apso
Questi piccoli cani sono inclini alla displasia dell’anca, alla lussazione della rotula e alle malattie degli occhi, tipiche della razza.
Se siete interessati ad acquistarne uno, cercate un allevatore membro dell’Enci, titolare di un affisso. Gli allevatori seri propongono animali senza le malattie tipiche e danno tutti i documenti necessari, compreso il contratto di vendita e attendono 3 mesi perchè il cucciolo sia svezzato e sverminato prima di affidarlo al nuovo padrone.
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Ultimo aggiornamento il 24 Aprile 2022 da Rossella Vignoli
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