Lucertola: tutto quello che c’è da sapere su questo simpatico rettile
La lucertola è un’assoluta protagonista della fauna campestre italiana. La vediamo ovunque, anche in città e, malgrado possa sembrare una scelta insolita, sempre più persone scelgono di allevarne una in casa come animale da compagnia. Scopriamo tutto quello che c’è da sapere su questo simpaticissimo rettile e vediamo come prendersi cura di una lucertola domestica.
Sommario
Lucertola comune italiana
La lucertola italiana è diffusa in tutto lo stivale, da nord a sud della penisola. Alcune delle specie di lucertola più rappresentate nel nostro Paese sono la lucertola campestre e la lucertola muraiola che predilige ambienti soleggiati piuttosto aridi, muretti a secco, radure boschive e campagne assolate.
Quando la lucertola perde la coda?
Vediamo subito la caratteristica di questo animale che maggiormente incuriosisce l’uomo da secoli. Per difendersi dai suoi predatori, infatti, la lucertola mette in atto un meccanismo difensivo inconfondibile.
Con delle potenti contrazioni muscolari riesce a provocare il distacco della coda per fuggire alle grinfie del suo assalitore. Questa particolare capacità è detta anche ‘strategia dell’autonomia’. Col tempo, la coda ricresce fino ad acquisire il suo aspetto iniziale.
Alcune specie riescono ad innescare un altro meccanismo difensivo che è quello della ‘falsa morte’. Simulando una morte apparente, di fatti, il predatore viene ingannato e molto spesso rinuncia alla sua preda.
Solitamente, la lucertola comune italiana raggiunge una lunghezza di circa 20-25 cm compresa la coda. Ha una pelle verdastra con macchie brune o giallognole sulla livrea e sul dorso. Il ventre, invece, è più chiaro, quasi biancastro. La lucertola muraiola ha striature gialle o verde scuro anche sulla pancia e lungo il profilo della gola.
Dove vive la lucertola
La vediamo sopratutto in anfratti di rocce, case diroccate e muretti esposti al sole dove viene predata da mammiferi di dimensioni più grandi, uccelli rapaci e serpenti. I suoi nemici più temibili sono proprio i gatti domestici, alcune specie di mustelidi e i cani.
La lucertola muraiola, in particolare, predilige gli ambienti aridi. Si crogiola al sole per aumentare la temperatura corporea e la si vede molto frequentemente nei pressi di pietraie e frutteti, ma è molto presente anche in città.
Cosa mangia la lucertola
La lucertola comune si nutre principalmente di insetti, larve e bruchi. La sua alimentazione è basata sulla predazione di mosche, zanzare, falene, farfalle, scarafaggi, grilli e piccoli invertebrati come ragni e porcellini di terra.
Riproduzione e accoppiamento
Una lucertola comune raggiunge solitamente la maturità sessuale tra il primo e il secondo anno di vita. Nel periodo degli amori, da febbraio a maggio, avvengono gli accoppiamenti. I maschi competono per la conquista delle femmine e durante l’accoppiamento i loro morsi possono rimanere ben impressi sul dorso e sui fianchi delle loro compagne.
La deposizione delle uova avviene nell’arco di 4-6 settimane dopo la fecondazione. Le uova sono in genere 2-10 e vengono deposte in buchi, anfratti e pertugi scavati nel terreno. Il periodo di incubazione va da 2 a 3 mesi. Alla nascita le piccole lucertole sono lunghe appena 2,5 cm ma già perfettamente autonome e indipendenti.
Letargo
Quando arriva il periodo invernale, la lucertola attua una sorta di letargo che è meglio definibile come ‘latenza invernale‘. Si nasconde, cioè in luoghi riparati come una crepa in un muro o un buco per terra, ma può svegliarsi anche in pieno inverno per uscire nelle ore più calde della giornata.
Specie
Le lucertole fanno parte della grande famiglia dei rettili, e in particolare del sottordine dei sauri. I rettili, in effetti, si suddividono in 4 ordini:
- Cheloni (tartarughe)
- Loricati (coccodrilli e alligatori)
- Sauri (lucertole)
- Ofidi (serpenti)
Le lucertole sono diffuse in tutto il mondo, fatta eccezione per il Nord America e per alcune regioni settentrionali dell’Asia. Fanno parte della stessa famiglia di Gechi, iguane e camaleonti e altri rettili erbivori, insettivori o carnivori.
Come prendersi cura di una lucertola in casa
Essendo un formidabile predatore di insetti, prendersi cura di una lucertola in casa potrebbe avere i suoi vantaggi. Come per altri rettili, infatti, la lingua di questo animale è fatta apposta per catturare questi animaletti, il che la rende un naturale alleato domestico per la lotta biologica. Questa è anche la ragione per cui la lucertola è importante per mantenere l’equilibrio biologico esistente in natura.
Logicamente, prendersi cura di una lucertola non regalerà le stesse soddisfazioni dell’accudire un gatto o un cane. La lucertola non è sicuramente avvezza a carezze e smancerie e potendo scegliere preferisce di gran lunga starsene per conto suo.
Gli amanti degli animali esotici, tuttavia, potrebbero essere molto attirati da questa piccola amica a 4 zampe perché è indipendente, intelligente, occupa pochissimo spazio e non è per nulla aggressiva. Alcune lucertole, inoltre, hanno la capacità di mutare il colore della pelle e questa particolarità può rivelarsi interessante per chi è incuriosito da questo animaletto.
Ricordate, però, che si tratta pur sempre di un animale esotico originario di zone del globo aride e desertiche. Dunque, se abitate in regioni climaticamente meno temperate dovrete allestire un giusto habitat per accogliere la vostra amica. Alcuni degli accorgimenti necessari potrebbero rivelarsi anche molto costosi.
Ultimo aggiornamento il 3 Novembre 2018 da Rossella Vignoli
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Salve! Le lucertole mi hanno sempre incuriosito, sin da bambina: sono graziose, vispe, destano la mia simpatìa. Le vedo correre sul muretto di fronte alla porta di casa, oppure immobili a godersi il sole, e alle volte si sporgono per guardare meglio. È vramente difficile catturarne una. Un paio di volte, tempo fa, ho potuto salvarne una perchè sentivo del rumore dentro un vaso da fiori vuoto: era caduta lì, a quanto pare, e le pareti liscie non le permettevano di risalire. La presi con una mano, poi con tutte e due perchè non scappasse, e sentivo il suo cuoricino battere all’impazzata – per la paura, penso. La deposi subito sul muretto in alto.
Lei rimase ferma lì per un po’, sporgendosi verso di me come per ringraziarmi, e poi lentamente, rivolgendomi spesso lo sguardo come per riconoscenza, si diresse a “casa sua,” nella sua tana.