Magnesio pidolato: che cos’è e a cosa serve
Il magnesio pidolato o pidolato di magnesio favorisce l’assorbimento del magnesio: si tratta dunque di un integratore. Agisce rapidamente, pertanto può essere utile in situazioni di emergenza e carenza, come appena dopo l’attività agonistica.
Sommario
Magnesio pidolato: cos’è e come agisce
Il magnesio pidolato è un sale organico che si sviluppa tramite il legame tra magnesio e acido pidolico e si chiama anche acido piroglutammico. Questa particolare composizione garantisce che il magnesio passi integralmente nello stomaco.
Favorisce oltretutto un più rapido ripristino del minerale, sia a livello extra-cellulare che intra-cellulare. Ciò significa che può essere utilizzato in caso di grave e accertata carenza di magnesio.
Il magnesio pidolato è dunque in grado di agire su stanchezza, irritabilità, affaticamento muscolare ed emicrania. Già dopo 60-90 minuti dall’assunzione.
Il magnesio pidolato è in sostanza un sale di magnesio, cioè una delle diverse forme in cui è possibile assumere facilmente questo minerale, e viene infatti venduto come integratore. Oltre a questa forma, è possibile trovare:
- magnesio diglicinato
- magnesio lattato
- magnesio aspartato
- magnesio pidolato
- magnesio carbonato
- ossido di magnesio
- magnesio solfato
- magnesio ortorato
- magnesio glicinato
- cloruro di magnesio
- magnesio succinato
- magnesio taurinato
Ciascuno di questi sali ha anche delle specifiche proprietà chimico-fisiche e una sua propria biodisponibilità.
Magnesio pidolato: a cosa serve?
È raro incorrere in una carenza di magnesio in quanto, pur non riuscendo ad assumere il sale minerale quotidianamente, secondo il proprio fabbisogno, i reni riescono comunque a conservarlo. Si possono comunque privilegiare cibi ricchi di magnesio nella propria dieta quotidiana.
Però, seguendo una dieta normocalorica, l’ipomagnesia resta difficile da individuare. Ci sono infatti diverse patologie che potrebbero provocare una carenza di magnesio, anche in coloro che hanno uno stile di vita sano. Ad esempio la dismenorrea primaria.
Il magnesio pidolato si rivela particolarmente efficace in veste di cura preventiva. Discorso simile per chi soffre di emicrania.
Alcuni studi hanno poi accertato come il magnesio pidolato sia utile anche in caso di deficit della memoria, dovuto al naturale processo d’invecchiamento.
Magnesio pidolato: posologia
Le dosi sono indicate sulla confezione, ma in generale, se si acquista il flacone con la polvere di magnesio pidolato, è necessario assumere il quantitativo di 1/2 cucchiaini da caffè, due volte al giorno. Da sciogliere in un bicchiere di acqua tiepida, per un massimo di 4 cucchiaini al giorno e sempre lontano dai pasti.
Ma è possibile anche trovare compresse, fiale e bustine mono-dose. Importante non eccedere le 2-3 bustine di granulato al giorno. Nei bambini, le quantità devono essere inferiori, dato che il fabbisogno, per i piccoli dai 4 agli 8 anni non supera i 130 mg/die (rispetto ai 320/420 di un individuo adulto).
L’acido piroglutammico è magnesio biodisponibile e, a differenza di altri tipi di sali di magnesio usati come integratori, non causa problemi gastrointestinali o renali agli individui sani.
Nonostante ciò, potrebbe essere utile accompagnarlo ad una dieta ad hoc, in particolare con alimenti che contengono vitamina B6.
Magnesio pidolato: le controindicazioni
In commercio sono presenti diversi farmaci e parafarmaci a base di magnesio pidolato. Vengono venduti senza l’obbligo di prescrizione medica, ecco perché prima di assumerli è sempre molto importante consultare prima il medico.
Pazienti affetti da diabete, nefropatie, dalla sindrome da malassorbimento glucosio-galattosio, di intolleranza al fruttosio o di alterazioni del metabolismo possono subire alterazioni dell’attività cardiorespiratoria o allergie.
Non vi sono controindicazioni per le donne in gravidanza. È stato stabilito infatti che il magnesio sia in grado di contrastare le contrazioni uterine, aiutando a prevenire aborto e parto pre-termine.
Non a caso, viene utilizzato per effettuare esami diagnostici come villocentesi ed amniocentesi. Il fabbisogno oscilla tra i 360 mg/die dello stato interessante ai 320 mg/die della fase di allattamento.
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Ultimo aggiornamento il 2 Ottobre 2023 da Rossella Vignoli
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