Malattia di Lyme, sintomi e cure
La malattia di Lyme è provocata dalla puntura di zecca di tipo Ixodes, che morde principalmente i nostri amici animali, ma anche l’uomo. È degenerativa, infida e può colpire anche agli esseri umani.
Sommario
Malattia di Lyme: cos’è
Si tratta di un’infezione sistemica provocata da un batterio, il Borrelia burgdorferi. E diffatti è anche chiamata borreliosi.
Può essere trasmesso agli animali da compagnia tramite le ‘zecche del bosco’, che prediligono ambienti umidi e verdi.
Per questa ragione, questa malattia è particolarmente diffusa nel Nord America, nell’area del Midwest e delle coste, così come in Germania e Svizzera, tanto che le mamme mettono sempre in guardia i figli consigliando di andare in campagna con calzettoni e pantaloni lunghi. In Italia invece, le zone predilette sono Liguria e Trentino Alto Adige.
Malattia di Lyme: sintomi
Uno dei primi sintomi legati a questa malattia è l’eritema che colpisce la pelle. Può infatti apparire un segno ‘a bersaglio’ costituito da un cerchio con attorno un alone.
Oltre ai evidenti segni di un morso, che però non prude, non fa male e non pizzica, si possono iniziare ad avere problemi alle giunture, stanchezza e febbre alta.
I sintomi in realtà sono diversi da persona a persona, ma in linea di massima riguardano mal di testa, dolori muscolari, fino ai casi più gravi determinati da formicolio al cuore, artrosi e paralisi facciale. Stesso discorso per i nostri amici animali, per cui le ripercussioni più gravi interessano anche fegato e reni.
L’eritema cronico migrante (ECM) è un’eruzione cutanea ‘a bersaglio’ che appare – non sempre – anche dopo 30 giorni nella zona in cui si è stati morsi dalla zecca.
Pur somigliando ad un’influenza, è una patologia degenerativa che può arrivare a colpire il sistema nervoso centrale e cardiaco, se non diagnosticata in tempo. Per farlo, è necessario sottoporsi ad alcuni test del sangue molto specifici, che non tutti gli ospedali hanno a disposizione.
La borriellosi non si trasmette da individuo a individuo, ma vi sono rari casi di donne in gravidanza in cui l’infezione ha colpito anche il feto.
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Malattia di Lyme: le cure
Sia per gli animali che per gli umani, è presente una terapia antibiotica, efficace soprattutto se somministrata nelle prime settimane dalla puntura della zecca infetta, con un protocollo che si sviluppa in diversi cicli di 3-4 settimane.
Il 20% degli infetti arriva a sviluppare l’artrosi, ma se la malattia viene scoperta in tempo, si può arrivare a raggiungere un buon esito generale con la totale scomparsa dei sintomi. Attenzione però, perché una volta guariti, ci si può ammalare di nuovo, poiché il vaccino esiste solo negli Stati Uniti.
Malattia di Lyme: prevenzione
La malattia è infida poiché silente. Spesso infatti, l’erythema migrens non appare e i sintomi successivi possono presentarsi anche anni dopo essere stati morsi. Il test medico inoltre, può essere soggetto a falsi negativi. Il corpo infatti impiega dai 5 ai 30 giorni per sviluppare gli anticorpi contro la malattia.
Inoltre, attecchisce molto più facilmente se la persona o l’animale è già debilitato. Quindi è fondamentale proteggere cani e gatti anche da altre malattie come la leishmaniosi e la filariosi.
È importante prestare attenzione quando si decide di frequentare gli spazi aperti. Cercate di evitare il contatto con l’erba alta, i rami bassi, i cespugli e la terra umida, specialmente tra maggio e luglio. Indossate scarpe e stivali chiusi e magliette a maniche lunghe.
Infilate i pantaloni nelle scarpe e non sedetevi per terra. Preferite capi dai colori chiari, così potrete notare l’eventuale presenza di zecche. Se avete i capelli lunghi, legateli o raccoglieteli sotto a un cappello per una maggior protezione.
Una volta tornati a casa, lavate i vestiti e se necessario, i capelli. Questi parassiti amano le zone umide e nascoste, perciò controllate soprattutto:
- dietro le orecchie
- sotto le ascelle
- l’inguine
- dietro le ginocchia
- la parte posteriore del collo
Ecco perché è importante prestare particolare attenzione alla prevenzione. Oltre a proteggere i propri animali domestici da questi parassiti grazie a repellenti specifici, è possibile effettuare un test veterinario, una volta l’anno.
Chi ha un giardino, può falciare e disinfestare il prato, togliere le foglie secche ed evitare di tenere l’erba alta. Ricordate inoltre di separare le cataste di legna da ardere dal terreno.
Ed infine, se i vostri amici mostrassero i segni della presenza di questo artropode, ricordate che ci sono diversi rimedi naturali contro le zecche.
Ultimo aggiornamento il 12 Marzo 2024 da Rossella Vignoli
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