Manipolazione fasciale: un metodo fisioterapico e riabilitativo innovativo
La manipolazione fasciale è un metodo fisioterapico e riabilitativo innovativo per trattare sintomi dolorosi a carico dell’apparato locomotore legati a vari fattori, tra cui i traumi esterni.
Sommario
La manipolazione fasciale è una tecnica manuale adoperata in caso di tensioni psicofisiche che possono produrre sensazioni dolorose.
Costituisce un metodo riabilitativo innovativo per il trattamento di disfunzioni e sintomatologie dolorose a carico dell’apparato locomotore.
È stato elaborato e proposto da Luigi Stecco. Per primo questo fisioterapista ha messo in rilievo l’importanza della fascia nel trattare le affezioni muscolo-scheletriche.
Questa manipolazione può essere effettuata da fisioterapisti, medici chirurghi o osteopati.
In tutti i casi è necessario aver conseguito una specifica formazione e ottenuto l’abilitazione all’utilizzo di questa particolare tecnica. Prima di procedere con la manipolazione si esegue l’anamnesi del paziente.
Si effettuano, inoltre, delle opportune valutazioni motorie e delle apposite palpazioni. In tal modo si cercano di identificare i centri di coordinazione coinvolti nel disturbo. Si verifica, inoltre, la presenza di eventuali densificazioni e addensamenti.
Manipolazione fasciale cos’è
Questa tecnica manuale è praticata per risolvere percezioni dolorose dovute a tendiniti, distorsioni o mal di schiena. Si realizza attraverso manipolazioni e massaggi tramite polpastrelli, nocche o gomiti in base all’ampiezza della zona da trattare. Può anche prevedere di immobilizzare degli specifici punti del corpo. Con questa tecnica in particolare modo si agisce sulla fascia corporis.
Si tratta della membrana di tessuto connettivo presente sotto la pelle e che ricopre muscoli e organi. Questa membrana è parzialmente elastica ed in grado di assorbire stress sia fisici che psicologici. Collegando tra loro le strutture muscolari, essa permette di trasmettere la forza tra un segmento corporeo e l’altro.
Per via di traumi, farmaci assunti, cattive abitudini alimentari oppure a causa di fattori come freddo e vento, questa fascia può riportare delle difficoltà di movimento.
Manipolazione fasciale: funziona?
Durante questo tipo di manipolazione il fisioterapista si concentra sui centri di coordinazione. Ognuno di questi punti è associato ad un centro di percezione a livello articolare che viene ad essere interessato dalla sensazione dolorosa.
Questa tecnica si rivela utile per riuscire a risolvere problemi di natura osteo-mio-articolare. È il caso, quindi, di lombalgie, cervicalgie, alterazioni della postura o epicondiliti.
Rappresenta un trattamento specifico anche per tunnel carpale, acufeni, alluce valgo, cisti articolari e colpo di frusta. Può rivelarsi utile, inoltre, in caso di difficoltà e disturbi viscerali. È possibile applicarla sia ad adulti che a bambini.
È molto consigliata, inoltre, per gli sportivi facilmente sottoposti a traumi fisici durante le prestazioni agonistiche o nel corso degli allenamenti. Con l’adozione di questa tecnica si punta a conoscere le cause del problema così da favorire la scomparsa della relativa manifestazione sintomatologica.
I benefici della manipolazione fasciale
I benefici di questa particolare tecnica di manipolazione manuale si riscontrano in termini di sollievo da sensazioni dolorose. Oltre alla scomparsa del dolore, viene ripristinato anche il normale movimento e la funzionalità articolare e muscolare della zona colpita.
In tal modo vengono rese di nuovo morbide e malleabili le parti del corpo prima soggette ad una tensione muscolare.
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La manipolazione fasciale è dolorosa?
Prima di procedere con la seduta di manipolazione è buona norma avvisare il paziente dell’inizio delle manovre. Il paziente potrebbe infatti avvertire dolore. La zona sottoposta alla manipolazione può rimanere dolente anche per diverse ore dopo la seduta.
In ogni caso occorre attendere un periodo di circa una settimana per valutare gli effetti della pratica. Si dovrebbe assistere ad una scomparsa della sensazione dolorosa, dovuta alla pratica e al problema pregresso, e ad un miglioramento della funzionalità.
Posto che ci sia stato un ragionamento diagnostico corretto da parte del fisioterapista, il paziente potrà fin da subito constatare dei progressi rispetto alla condizione di partenza.
Manipolazione fasciale controindicazioni
Non ci sono controindicazioni specifiche all’applicazione di questa tecnica. Tuttavia, prima di effettuare la manipolazione sul paziente vi sono delle fasi preliminari di valutazione. In particolare, si devono raccogliere accuratamente i dati anamnestici per ricostruire la storia clinica, recente e remota del paziente.
Nello specifico, è importante avere informazioni relative a fratture, traumi, dolori pregressi e incidenti subiti dal paziente. L’ipotesi formulata viene poi sottoposta ad una valutazione clinica attraverso l’individuazione di possibili limitazioni nell’escursione articolare. Si verifica anche se insorgono alcuni sintomi dolorosi durante l’esame effettuato.
A distanza di poco tempo dalle sedute si dovrebbe osservare un miglioramento rispetto alla situazione sintomatologica di partenza.
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Ultimo aggiornamento il 11 Aprile 2018 da Rossella Vignoli
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