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Guida al cedro: proprietà, utilizzi in cucina e tradizioni

Scoprite tutto su questo agrume profumato impiegato soprattutto in canditi e sciroppi

Scoprite tutto sul cedro, un agrume che arriva dall’Asia, dal profumo intenso e dalla buccia spessa, usato in cucina, ma anche nella cosmesi, grazie ad alcune sue proprietà non sempre note.

Guida al cedro: proprietà, utilizzi in cucina e tradizioni

Cos’è il cedro

La Citrus medica è uno degli agrumi meno conosciuti, rispetto ai ben più comuni come il limone, le arance e le clementine e perfino del pompelmo e del bergamotto. In realtà, assieme al pomelo ed al mandarino costituiscono le tre varietà originarie da cui poi sono discesi per ibridazione naturale o creata dall’uomo, tutti gli agrumi. Diffuso nel Mediterraneo da Alessandro Magno, cresce su piccoli arbusti spinosi e cespugli soprattutto in Asia (in particolare in Cina, Giappone, Buthan e India).

Trovò il suo habitat favorevole in particolare nel litorale tirrenico calabrese, dove oggi il 90% dei frutti viene coltivato.

Caratteristiche del cedro

  • forma: ovale, di grandezza doppia rispetto al limone
  • scorza: giallo acceso,  di aspetto rugoso e globoso
  • albedo: parte bianca interna tra buccia e polpa, molto spessa, costituisce quasi il 70% del frutto.
  • polpa: proprio a causa di questa strana conformazione, contiene poca polpa al suo interno e poco succo e semi, che possono essere del tutto assenti. Ha una polpa tenera e succosa.

I monaci buddisti lo hanno considerato per lungo tempo simbolo di ricchezza, felicità  e longevità, e lo impiegavano nelle cerimonie.

Cedro

Da questo agrume è molto profumato perché ricchissimo di oli essenziali, presenti soprattutto nella buccia, e per pressatura a freddo si ricava un olio di cedro dall’aroma molto intenso e potere digestivo, rilassante e anticaduta dei capelli.

Quali varietà di cedro esistono

La pianta omonima (Citrus medica) della famiglia delle Rutacee, produce diverse varietà, alcune tipiche del Mediterraneo, altre dell’Asia:

  • Cedrina (Citrus medica citrea gibocarpa): la varietà usata esclusivamente per l’estrazione dell’olio essenziale, perché rimane limpido.
  • Cedro degli ebrei (Citrus medica var. ethrog): varietà coltivata in Calabria, sulla ‘Riviera dei cedri’, è uno dei simboli della festa religiosa del sukkòt, insieme al mirto ad un ramo di palma e al salice, con le erbe legate con canapa. I rabbini di tutto il mondo vengono a scegliere i frutti perfetti da usare per la tradizionale festa ebraica.
  • Vozza vozza, (Citrus medica var. Vozza vozza): tipico della Sicilia, detto anche cedro a riccio, bitorzoluto e rugoso, particolarmente adatto per il consumo da crudo
  • Mano di Budda (Citrus medica var. sarcodactylus): una varietà orientale con protuberanze dovute ad una malformazione genetica che fa sviluppare gli spicchi separatamente, come se fossero delle dita di una mano.
cedro mano di buddha
Mano di Buddha, un cedro particolare

Qual è l’albero del cedro

La pianta che produce il frutto è chiamata nello stesso modo, ma non dci si deve confondere.  Dal tronco si ricava un legno profumato e pregiato usato in palline come anti-tarme, ma da cui si estrae l’olio essenziale di legno di cedro, molto ricercato per il suo effetto repellente contro tarme e altri insetti.

L’albero del cedro: una varietà di pino

Non bisogna confondere l’albero che produce il frutto, chiamato anch’esso cedro, con l’omonima conifera, un maestoso sempreverde della famiglia delle Pinacee che può arrivare a 35-40 m di altezza.

Diffusa sulle montagne dell’area mediterranea e nella zona himalaiana ha tre varietà più conosciute:

  • il cedro atlantico (Cedrus atlantica), dalla tipica forma piramidale, diffuso sulla catena dell’Atlante, nel Marocco e della Tunisia
  • il cedro del Libano (Cedrus libani), presente nell’area mediterranea e in particolare nelle montagne del Libano e sui monti Tauri della Turchia
  • il cedro dell’Himalaya diffuso sull’Himalaya, in Pakistan, Kashmir, India nord-occidentale e in Nepal. Ha particolari rami ricadenti.

Cedro del libano

Il più conosciuto però è forse il cedro del Libano (Cedrus libani), originario dell’Asia Minore, cresce soprattutto nelle montagne del Libano e in Turchia.

Cedro

Coltivazione del cedro

La coltivazione di queste piante è concentrata in particolare in Grecia, Etiopia e soprattutto in Israele. Particolare rilievo ha la regione costiera della Calabria e della Sicilia, dove ha trovato un microclima ideale rispetto ad altre aree mediterranee, che rende queste due aree le maggiori produttrici dell’agrume.

Pare incredibile, ma è stato impossibile replicare la coltivazione in altre zone italiane e francesi, e del bacino del Mediterraneo.

Questo agrume necessita di una notevole quantità di acqua. Soffre molto il freddo e deve essere protetto dal rigore invernale mediante coperture.

Dove piantare il cedro

Si pianta nel periodo che va da aprile a settembre, meglio se in una zona ben soleggiata e assicurandosi sempre che il terreno sia ben drenato.

Quale concime usare per il cedro

All’inizio della primavera, somministrare del letame maturo. In estate, poi, procedere con del concime liquido specifico per agrumi.

Quanta acqua dare al cedro

Si tratta di una pianta che mal sopporta i lunghi periodi di siccità. Va quindi annaffiato regolarmente, intensificando quantità e frequenza soprattutto in estate.

Ad ogni modo, prima di procedere con nuove annaffiature, controllare sempre che il terreno sia bello asciutto.

Quante volte fiorisce l’albero di cedro

La pianta ha due fioriture annuali, la prima primaverile (marzo-aprile), l’altra estiva (luglio-agosto). I fiori sono grandi, viola e con la parte interna bianca.

Quando va potato l’albero del cedro

Tra fine autunno e inizio inverno la pianta va potata. I mesi ideali sono quindi novembre e dicembre.

Perché il cedro ha foglie gialle

La prima causa dell’ingiallimento fogliare è la clorosi. Significa che stiamo utilizzando acqua calcarea per le irrigazioni.

  • Cedro siciliano. In Sicilia è diffusa la varietà Vozza Vozza, destinata soprattutto al consumo del frutto crudo, con buccia globosa, di grande pezzatura (700-800 gr ma  può arrivare fino a 3 kg), caratterizzato da un gusto meno amaro. È coltivato unicamente nella provincia di Palermo, ed è conosciuto anche come ‘cedro di Trabia’ proprio perché diffuso in questa zona. La raccolta si concentra tra dicembre e febbraio per il suo consumo crudo,  mentre per farne dei canditi è preferibile raccoglierlo acerbo, in ottobre.
  • Cedro calabrese. La costa tirrenica, tra i comuni di Tortora e Diamante, attorno a Cosenza, è chiamata anche ‘riviera dei cedri’ proprio perché qui si sviluppa la coltivazione della varietà ‘liscia di Diamante’ (Citrus medica cv. Diamante), un prezioso frutto caratterizzato dalla buccia piuttosto liscia. Molto profumato, dalla sua scorza l’industria locale produce canditi e marmellate, liquori e sciroppi digestivi e destinati alla pasticceria. Ed è proprio qui che i rabbini di diverse comunità ebraiche europee e di Israele vengono a scegliere i cedri dalla forma perfetta che saranno utilizzati nella tradizionale festa di Sukkòt, a metà ottobre.

Che gusto ha il cedro

Ha un sapore piuttosto acido e al tempo stesso amarognolo. Per questo motivo non viene quasi mai consumato fresco al naturale, ma piuttosto usato per la preparazione di bevande analcoliche (la cedrata) e frutta candita.

Valori nutrizionali del cedro

100 gr di frutto fresco apporta 11 calorie così ripartite:

  • 49,4 gr di carboidrati
  • 17 gr di acqua
  • 3,3 gr di fibre
  • 0,2 gr di grassi
  • 55 mg di calcio
  • 27 mg di sodio
  • 2 mg di vitamina C

Molto buono è anche l’apporto di flavonoidi.

Che differenza c’è tra limone e cedro

Bisogna osservare bene i due frutti giallo-oro per distinguerli:

  • Dimensioni: Il limone è più piccolo
  • Scorza: quella del limone è liscia mentre quella del cedro presenta grinze ed è butterata
  • Albedo: la parte bianca del limone è molto sottile mentre quella del cedro è spessa, costituisce quasi il 70% del frutto, e può raggiungere i 2 cm
  • Polpa: quella del limone occupa la maggior parte del frutto, nel cedro è poca, circa il 20-30%
  • Sapore: il limone è acido e aspro, mentre il cedro oltre ad essere aspro ha anche note amarognole

Utilizzi del cedro in cucina e in profumeria

Ha un profumo vagamente agrumato intenso e gradevole, tanto che la fragranza che si ricava dalla sua buccia in Oriente viene utilizzata per deodorare cassetti e biancheria intima.

Questo frutto ha poca polpa e dal sapore acidulo, per cui è la buccia ad essere utilizzata per scopi culinari: può essere candita oppure utilizzata a scopo ornamentale nella decorazione dei piatti.

Cedro

Può essere impiegata anche per la preparazione di bevande alcoliche, come liquori, o come ingrediente per la preparazione di marmellate. La bevanda analcolica più conosciuta è la cedrata, diffusa in particolare negli anni ’70.

Come si mangia il cedro

Viene utilizzato in diverse ricette di pasticceria, soprattutto candito. Si presta ottimamente per preparare confetture, marmellate e creme.

Si usa per preparare una bevanda frizzante, rinfrescante e leggermente amara, piuttosto conosciuta negli anni ’50-’60, la cedrata.

Ma gli utilizzi non si fermano qui. Viene utilizzato, soprattutto in Sicilia, anche per servire gustose insalate. Vediamone un paio.

Ricetta dell’insalata di cedro e arancia rossa

Procuratevi i seguenti ingredienti:

  • 1 cedro
  • 1 arancia rossa
  • 1/2 cipollotto
  • 1 ciuffo di prezzemolo fresco

Preparazione. Sbucciatelo e tagliatelo in fettine sottili, che più sottili non si può. Tagliate anche la cipolla sottilissima e l’arancia a rondelle. Aggiungete un po’ di peperoncino e condite con olio, sale e prezzemolo.

Quali sono gli utilizzi del cedro

L’olio di cedro è un’essenza estratta dalla scorza del frutto mediante pressatura a freddo. Ed è usato per:

  • massaggi e trattamenti anticellulite, specialmente se unito all’olio di mandorle dolci, perché stimola il micro-circolo
  • stimolare la crescita di capelli, proprio per la sua riattivazione del microcircolo sanguigno, basta frizionare qualche goccia di olio sul cuoio capelluto e poi fare il solito shampoo. Aiuta anche contro la caduta dei capelli, perché stimola la crescita, ne bastano 2 gocce diluite in 2 cucchiai di alcol da massaggiare sul cuoio capelluto due volte al giorno.
  • aromaterapia, è utile per contrastare ansia e stress e potenziare l’autostima. Infine, è un ottimo repellente naturale contro le zanzare, con un’azione simile alla citronella.
  • antinfiammatorio, specialmente per i disturbi renali e quale ausilio per la cistite.
cedro
Altro bel primo piano di questo frutto a buccia spessa

Quali sono le proprietà del cedro

Si tratta di un frutto ipocalorico e del tutto privo di grassi ,per cui può essere consumato tranquillamente anche da chi segue una dieta per dimagrire. Nella medicina tradizionale cinese, inoltre, gli si attribuiscono proprietà toniche e stimolanti per il benessere dell’organismo.

Poiché privo quasi di polpa (la scorza rappresenta il 70% del suo peso), tutti i suoi benefici risiedono nella scorza, da cui si ricava un estratto da ingerire dalle proprietà digestive, grazie alla presenza di vitamina C, carminative (specialmente in gas di gas addominale) e stimolanti. Si tratta anche di un ottimo disinfettante a livello locale.

Come gli altri agrumi, è anche lassativo e diuretico, per cui berne una spremuta fresca aiuta a depurare l’organismo, e diluito in acqua calda è efficace in caso di costipazione.

Per la concentrazione elevata di composti bioattivi, è utile per combattere infezioni batteriche e fungine.

Questo frutto è ricco di diversi elementi nutritivi:

  • vitamine: come tutti gli agrumi, presenta elevate quantità di vitamina C e vitamina B1
  • flavonoidi: è ricco di esperidina un componente chimico presente soprattutto nella sua scorza
  • sali minerali: in particolare calciosodio
  • zuccheri: è piuttosto zuccherino, ma sono del tipo immediatamente assimilabile come saccarosio, glucosio e fruttosio

Nell’olio essenziale sono presenti invece la limonina e ed il citrale.

Cedro

Quanto costa il cedro al chilo

Di media, fresco dall’ortolano lo trovate da 3,99 a 4,50 euro per kg. Quello candito, che trovate anche al supermercato, nelle bancarelle dei mercati e dal verduraio, costa 4-5 euro l’etto, mentre la pianta di Citrus medica da 1,5 m di altezza in vaso può costare 20-40 euro a seconda del vivaista o del garden center da cui vi recate e se è pronta per la messa a dimora.

Quali sono le controindicazioni del cedro

Dal momento che alcuni agrumi possono interferire con alcuni farmaci, prima di consumarlo è bene consultare il proprio medico.

Attenzione poi alle anche preparazioni che richiedono grandi quantitativi di zucchero soprattutto se si è diabetici o se si hanno problemi di sovrappeso e/o glicemia alta.

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