Notizie

In Italia il mare sempre più inquinato: 27 rifiuti ogni kmq

Il mare sempre più inquinato. Un’immensa discarica a cielo aperto di rifiuti plastici.
Questo è il triste risultato di un censimento che Goletta Verde – in collaborazione con l’Accademia del Leviatano – ha condotto nell’ambito di uno studio su 1.700 km di mare nostrum.

In Italia il mare sempre più inquinato: 27 rifiuti ogni kmq

Dopo 87 ore di osservazione diretta, infatti, i ricercatori di Legambiente sono riusciti a contare una media di 27 rifiuti galleggianti per kmq (un rifiuto ogni 10 minuti), il che vuol dire che il 90% della spazzatura che finisce in mare è plastica.

Il team di esperti che ha condotto la ricerca durante l’estate 2014 ed ha avvistato la maggior parte dei rifiuti galleggianti lungo i tratti costieri di Castellamare  di Stabia (150 rifiuti per kmq), Giulianova (100/kmq), Manfredonia e Termoli (30/kmq).

Vince la palma del mare più inquinato, dunque, l’Adriatico: con 27 oggetti plastici galleggianti ogni kmq,

Questo materiale in larga parte proviene dalle attività di pesca (20% del totale). Una media non molto incoraggiante che fa il paio con i 26 oggetti rinvenuti su ogni kmq di costa tirrenica. Molto meglio la situazione sullo Ionio dove i rifiuti sono soltanto – si fa per dire – 7 per ogni kmq.

Leggi anche:

I rifiuti avvistati e censiti da Goletta Verde sono oggetti di grandezza superiore ai 2,5 cm ma circa il 75% del totale è risultato inferiore ai 20 cm. Per quanto riguarda il Mar Adriatico, si tratta soprattutto di reti da pesca, polistirolo, pezzi di cassette utilizzate per il trasporto del pescato, buste, e frammenti plastici di varie tipologie e dimensioni. Diversa la composizione dei rifiuti nel Tirreno: qui, a farla da padrone, sono soprattutto le bottiglie e i flaconi di plastica che rappresentano il 34% del totale rifiuti, contro il 29% delle buste di plastica.

mare di plastica
In Italia il mare sempre più inquinato: 27 rifiuti ogni kmq

Che il Mediterraneo sai un mare di plastica non è una novità, ma il quadro delineato da Legambiente deve far riflettere sulle conseguenze negative per l’ecosistema marino e la sua fauna: l’ingestione di frammenti plastici, infatti, è una delle principali cause di morte delle tartarughe marine, senza considerare che i micro-frammenti ingeriti dai pesci entrano inevitabilmente anche nella nostra catena alimentare.

Immagine via shutterstock

Ultimo aggiornamento il 23 Aprile 2024 da Rossella Vignoli

Iscrivetevi alla newsletter di Tuttogreen.it per rimanere aggiornati sulle ultime novità.

Erika Facciolla

Giornalista pubblicista e web editor free lance. Nata nel 1980, si trasferisce a Bologna dove si laurea in Scienze della Comunicazione. Dal 2005 è pubblicista e cura una serie di collaborazioni con redazioni locali, uffici stampa e agenzie editoriali. Nel 2011 approda alla redazione di tuttogreen.it per occuparsi di bellezza e cosmetica naturale, fonti rinnovabili e medicine dolci.

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Sullo stesso argomento
Chiudi
Pulsante per tornare all'inizio
×