Ricette naturali

Ecco come preparare la marmellata di mele cotogne e come impiegarla in altre ricette dolci e salate

La marmellata di mele cotogne è una delle conserve più versatili, buone e salutari che si possa preparare in casa. Farla è davvero semplice, perché questi frutti sono ricchissimi di pectina, un addensante naturale che durante la cottura della frutta dona cremosità e densità a marmellata e confettura.

Ecco come preparare la marmellata di mele cotogne e come impiegarla in altre ricette dolci e salate

La mela cotogna, infatti, non occorrerà bollire le mele o aggiungere altri ingredienti se non zucchero e succo di limone per non alterarne il colore. Vi basterà cuocerle direttamente in pentola a fuoco molto basso per ottenere una marmellata davvero perfetta.

La ricetta tradizionale, infatti, non prevede altre aggiunte, ma ciò non toglie che possiate sbizzarrirvi in versioni più elaborate o sfiziose. Si può aggiungere una stecca di cannella per rendere la marmellata ancora più profumata.

Chi lo preferisce, può provare l’abbinata con altri frutti, come uva kiwi e perfino osare con qualche goccia di essenza di senape per ottenere la famosa mostarda mantovana di mele cotogne.

Cotognata: ricetta

Come non citare la più famosa cotognata, la perfetta via di mezzo tra confettura e gelatina. Si prepara con:

  • 700 gr di zucchero
  • 1 kg di mele cotogne pulite e sbucciate
  • 1 limone

Preparazione. Fate bollire per almeno 40 minuti a fiamma bassa le mele pulite e sbucciate con lo zucchero ed il limone tagliato a spicchi con la scorza. Filtrate con una garza. Trasferite il tutto in uno stampo e lasciate raffreddare in frigorifero. Potete consumarla a cubetti proprio come una gelatina.

marmellata di mele cotogne
La mela cotogna è un frutto autunnale delizioso da trasformare in marmellate, confetture, mostarde e gelatine

Marmellata di mele cotogne: come farla (ricetta tradizionale)

Perfetta sul pane, a colazione o a merenda, la marmellata di mele cotogne è una golosità naturale, che non dovrebbe mai mancare nelle nostre dispense.

Questo frutto, così aspro e difficile da addentare da crudo, regala grandi soddisfazioni in cottura e si presta a tantissime preparazioni. Inoltre, come avremo modo di vedere, presenta molteplici proprietà benefiche, ancora più nobili della mela comune o della mela annurca.

La ricetta tradizionale che vi proponiamo non differisce molto da una classica marmellata, ed è anche la base della cotognata che, come detto, deve essere trasferita in stampini da freezer e lasciata raffreddare perché diventi simile alla gelatina. Vediamo, dunque, ingredienti e istruzioni per la preparazione di questa delizia di frutta.

La quantità di zucchero è davvero limitata e non occorre aggiungere addensanti industriali o pectina perché è già presente in grande quantità nella buccia della mela. A vostra discrezione, potrete aumentare la dose di zucchero per ottenere una marmellata più dolce.

Per realizzare una quantità di marmellata di mele cotogne pari a porzioni  vi occorrerà:

  • 1 kg di mele cotogne mature e biologiche
  • 300-500 gr di zucchero semolato o di canna
  • il succo di 1 limone
  • 200 ml di acqua

Preparazione: 

Questi frutti presentano generalmente una sottilissima peluria che avvolge sia la buccia che le altre parti della pianta.

  • L’ideale, quindi, è lavarli  accuratamente un giorno prima sotto l’acqua fredda le mele e conservarle in un luogo fresco, asciutto e buio.
  • Successivamente, tagliate le mele a pezzetti senza sbucciarle ma eliminando solo i semi e il picciolo. Trasferitele in una ciotola abbastanza capiente e unitele allo zucchero e al succo di limone. Mescolate con cura e coprite con un po’ di pellicola lasciando macerare per una notte.
  • La mattina successiva, noterete la presenza di uno sciroppo giallognolo nella ciotola. Trasferitelo assieme al resto in una pentola alta e capiente e mettete a cuocere a fuoco dolce per circa 35 minuti. Ricordate di mescolare di tanto in tanto con un mestolo di legno stando bene attenti che la frutta non aderisca al fondo della pentola.
  • Una volta cotta la frutta, la vostra marmellata sarà pronta. La consistenza che otterrete dipenderà da come avrete spezzettato le mele. Chi lo preferisce potrà ottenere una marmellata di mele cotogne più solida, con pezzi di frutta leggermente più duri.
  • Al contrario, per una consistenza ancora più cremosa, si potrà frullare per qualche secondo la marmellata fredda nel mixer trasferirla in vasetti di vetro precedentemente sterilizzati e a chiusura ermetica.

Lasciati al buio in un luogo asciutto, si conserva si conservano perfettamente per circa 3 mesi. E se non sapete come sterilizzare alla perfezione i vasetti per le vostre conserve fatte in casa, non perdetevi la nostra guida!

marmellata di mele cotogne
I formaggi sapidi e stagionati si sposano perfettamente con la dolcezza naturale della marmellata di mele cotogne

Marmellata di mele cotogne: come usarla

Questa golosa ricetta è anche la base per dar vita a tantissime preparazioni. La classica cotognata è una versione più solida e gelatinosa della marmellata.

Per farla, anziché riporla nei vasetti di vetro, dovrete semplicemente trasferire la confettura in stampini da freezer e riporli per un paio di giorni in frigo. In alternativa potete utilizzare degli stampini in silicone oliati, ma vanno benissimo anche gli stampi per fare i cubetti di ghiaccio. Una volta prelevata dagli stampini, la cotognata è pronta per essere gustata.

Essendo un’addensante naturale, questa marmellata può diventare l’ingrediente perfetto per dare più solidità e consistenza agli impasti di dolci senza burro.

Oppure può essere la farcitura di crostate, dolci e torte dal sapore genuino e tradizionale. Uno dei dolci più golosi è la torta sbrisolona di mandorle e mele o il classico crumble di mele che può essere impreziosito proprio con l’aggiunta di questa confettura.

Non solo dolci, però. La marmellata di mele cotogne crea abbinamenti perfetti anche con pietanze salate come formaggi, carni bianche ed è perfetta per preparare bruschette agro-dolci. Provatela con caprini, pollo, tacchino o sul pane tostato e sentirete che bontà!

Marmellata di mele cotogne: proprietà

Prima di analizzare le virtù benefiche di questo frutto, soffermiamoci sui valori nutrizionali da cui queste proprietà dipendono. La marmellata di mele cotogne è ricca di fibre e povera di zuccheri, sopratutto se opterete per la ricetta con 300 grammi di zucchero.

Assicura un buon apporto di carboidrati (semplici), ha poche calorie (60 kcal per 50 gr) e non ha grassi o colesterolo. Vien da sé, che può essere consumata con moderazione anche da coloro che seguono una dieta o devono prestare attenzione ai livelli di colesterolo e zuccheri nel sangue.

Il merito è sopratutto della pectina, quella fibra alimentare solubile così concentrata nella buccia della mela cotogna che ha proprietà addensanti, stabilizzanti e gelatinizzanti. Grazie alle sue caratteristiche, la pectina aiuta a controllare i livelli di colesterolo e di glicemia ed è quindi un grande alleato nella prevenzione di molte patologie cardiovascolari. Inoltre, ha un effetto regolarizzante sull’intestino e ne facilità la motilità.

Oltre alla pectina, da segnalare anche l’alta presenza di acido malico contenuto nella polpa del frutto che ne fa un cibo antinfiammatorio naturale. Completa la lunga lista dei benefici connessi a questa marmellata, il notevole apporto in sali minerali (ferro, potassio e magnesio) e vitamine (A, B, C e PP).

Marmellata di mela cotogna e kiwi

Kiwi e mele cotogne rappresentano un’abbinata molto gradita al palato. Il mix perfetto che combina la dolcezza naturale della mela con l’acidità del kiwi. La consistenza che si ottiene è particolarmente morbida e delicata, cremosa al punto giusto per essere spalmata.

Per realizzarla utilizzate:

  • 1 kg di mele
  • 500 gr di kiwi
  • 300 gr di zucchero semolato o di canna,
  • succo di 1 limone 
  • 1 stecca di cannella (opzionale)

Preparazione:

  • Lavate le mele e tagliate le mele a pezzi, eliminando solo semi e picciolo.
  • Mettetele in una terrina con lo zucchero ed il succo di limone e la cannella.
  • Mescolate e fate macerare per una notte.
  • Cuocete a fiamma bassa per 35 minuti, mescolando ogni tanto.
marmellata di mele cotogne
Colte a maturazione completa, le mele cotogne sono perfette per diventare l’ingrediente segreto delle nostre ricette dolci

Marmellata di mela cotogna e uva

Se vi piace sperimentare nuove ricette in cucina, una delle varianti che potreste decidere di provare è la marmellata di mele cotogne con uva.

  • 1 kg di mele
  • 400 gr di zucchero
  • 600 gr di succo d’uva
  • il succo di 1 limone

Preparazione:

  • Lavate e tagliate le mele privandole del torsolo, ma non della buccia. Fatele riposare per una notte in frigo assieme allo zucchero, il succo d’uva e di limone.
  • Per preparare il succo, dovrete utilizzare un estrattore o passare i chicchi d’uva in uno schiacciapatate e filtrarlo con un colino a maglie fini.
  • Il giorno dopo, portate a ebollizione e lasciate cuocere per almeno 40 minuti finché diventa gelatinoso, mescolando perché non si attacchi.

E per chi non volesse preparare la sua marmellata, eccole già fatte:

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Marmellata di mele cotogne senza zucchero

Chi deve o vuole escludere quasi categoricamente lo zucchero dalla propria alimentazione, troverà nella mela cotogna un valido alleato e potrà utilizzare questo incredibile frutto per godersi tutto il piacere della marmellata fatta in casa.

Lo zucchero, infatti, può essere sostituito con la stevia, un dolcificante di origine naturale facilmente reperibile al supermercato o su internet. Ne bastano 50 gr ogni kg di frutta.

Le preparazioni a base di stevia, compresa la marmellata di mele cotogne, possono essere consumate anche dai diabetici perché, osservano gli esperti, la stevia non ha effetti significativi sui livelli di glicemia nel sangue. Se volete, potete comunque fare marmellata senza zucchero.

A proposito di conserve e marmellate fatte in casa:

Ultimo aggiornamento il 2 Aprile 2019 da Rossella Vignoli

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Erika Facciolla

Giornalista pubblicista e web editor free lance. Nata nel 1980, si trasferisce a Bologna dove si laurea in Scienze della Comunicazione. Dal 2005 è pubblicista e cura una serie di collaborazioni con redazioni locali, uffici stampa e agenzie editoriali. Nel 2011 approda alla redazione di tuttogreen.it per occuparsi di bellezza e cosmetica naturale, fonti rinnovabili e medicine dolci.

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