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I più incredibili meccanismi di difesa del mondo animale: alcune tecniche difensive davvero singolari

meccanismi di difesa e le strategie che alcuni animali sono in grado di mettere in atto per fuggire da pericoli e predatori, possono essere davvero ingegnosi.

I più incredibili meccanismi di difesa del mondo animale: alcune tecniche difensive davvero singolari

Alcune specie hanno affinato delle tecniche davvero incredibili che sfruttano particolari capacità o caratteristiche dell’animale.

C’è chi allontana i predatori emanando sgradevolissimi odori; chi usa il mimetismo per confondere l’avversario; chi, invece, punta tutto sulle “armi” che Madre Natura gli ha dato e si difende a suon di cornate. Alcuni animali, come l’opossum, per scampare ai pericoli arrivano a fingersi morti.

E poi ci sono le formiche malesi che usano il loro veleno e lo spirito di gruppo per fare “squadra” contro il nemico. Le chiamano anche “formiche kamikaze” perché sono disposte a farsi esplodere pur di difendere la colonia. Ecco alcuni dei meccanismi di difesa più incredibili messi in atto dagli animali che forse non conoscete ancora…

Come si difendono gli animali

Il Regno Animale è caratterizzato da una continua lotta per la sopravvivenza. Gli animali sanno istintivamente cosa fare per sopravvivere, riprodursi e garantire alla loro prole cibo a sufficienza. Allo stesso modo, sanno costruire tane e nidi in cui rifugiarsi  e sviluppano un grande fiuto nei confronti dei nemici e in generale di tutto ciò che può rappresentare un pericolo.

Per questo motivo, ogni specie animale ha sviluppato una particolare capacità difensiva, una sorta di tattica più o meno raffinata e specifica che viene adoperata in presenza di un predatore o quando la situazione lo richiede. In questo modo, il delicato equilibrio dell’ecosistema può dirsi salvo giorno dopo giorno.

E non c’è cattiveria o preterintenzionalità nell’essere prede e predatori e nel mettere in atto dei meccanismi di difesa per cercare di “salvare la pelle”. L’unico animale che aggredisce i suoi simili per meschinità, cattiveria o futili motivi, manco a dirlo, è l’uomo.

meccanismi difesa animali

Di meccanismi di difesa che un animale può adoperare per fuggire ai pericoli c’è solo l’imbarazzo della scelta. Chi come la gazzella, il coniglio e la lepre può contare su agilità e velocità sfrutta queste doti per seminare i nemici e per far perdere le sue tracce improvvisa una corsa a “zig-zag”.

Il pangolino, l’armadillo e le testuggini come le tartarughe usano la loro impenetrabile corazza per rendersi immuni da qualsiasi attacco esterno. L’istrice brandisce, invece, i suoi lunghi e affilati aculei contro il nemico, esattamente come il riccio. Non sempre, però, queste strategie funzionano. La legge della Natura, del resto, è inesorabile e spietata, ma alcune di queste tecniche difensive meritano sicuramente una menzione speciale.

Anguilla

L’anguilla è dotata di una capacità più unica che rara: è in grado di emettere piccole scariche elettriche, di intensità variabile a seconda della situazione. Quando si sente relativamente tranquilla e non ha nemici intorno, le scariche sono intermittenti e deboli. E’ un modo di comunicare ai potenziali nemici di rimanere alla larga. Se il predatore non accetta il consiglio, le scariche elettriche diventano violente e possono addirittura uccidere il malcapitato.

Opossum

Come accennato, l’opossum è un attore nato. La sua tecnica difensiva è un capolavoro di drammaturgia pura perché per salvarsi la vita arriva a fingersi morto. Bene inteso che se la situazione lo richiede può difendersi anche con le unghie e con i denti, o al più con la fuga, ma se capisce di non aver più speranze si getta a terra e mette in mostra tutta la sua grande abilità dissimulativa.

Struzzo

Molti pensano che di fronte al pericolo lo struzzo nasconda la testa sotto terra nel vano tentativo di nascondersi piuttosto che affrontare il pericolo a viso aperto. In realtà, quando ha paura questo bizzarro pennuto appoggia il capo al suolo fingendo di essere un cespuglio o una roccia per confondere i suoi nemici. E se il trucchetto non riesce, fa scattare le sue zampe e corre via veloce come il vento.

Del resto, raggiunge facilmente velocità di 50-70 km orari e riesce a mantenerle anche per 20 minuti di fila. Ma se tutto ciò non fosse ancora sufficiente, con le sue lunghe e muscolosissime cosce può sferrare calci  frontali capaci di mettere chiunque “KO”.

Seppia

Un tuffo in acqua per osservare da vicino alcuni dei più incredibili meccanismi difensivi delle creature marine. Una delle protagoniste di questo regno sommerso è sicuramente la seppia che assieme al polpo è in grado di spruzzare inchiostro nero come la pece per “accecare” i suoi nemici. E dopo aver rilasciato il suo fiotto scurissimo, scappa via in men che non si dica.

Studi scientifici hanno dimostrato che la seppia utilizza l’inchiostro per “disegnare” in acqua una sagoma molto simile al suo corpo per confondere ancora di più l’inseguitore. All’occorrenza, il nero della seppia che tanto apprezziamo in cucina diventa un’arma di difesa eccellente anche per proteggere le uova. Non male per una creatura così piccola e apparentemente indifesa!

Meccanismi di difesa: animali che si difendono con … la puzza!

In natura, c’è anche chi usa odori o sapori sgradevoli per inorridire l’avversario. Un po’ come il mimetismo, insomma, la puzza è uno di quei meccanismi di difesa che alcuni animali utilizzano in caso di pericolo.

Prendiamo, ad esempio, la puzzola o moffetta: se si sente in pericolo o viene attaccata da un altro animale, secerne un liquido nauseabondo e tremendamente irritante che viene spruzzato direttamente negli occhi del predatore. Come se non bastasse, questo liquido ha un odore terribile.

Anche i rospi si difende in un modo simile. Avete presente tutte quelle piccole protuberanze che si ergono dal suo corpo rugoso? Servono a secernere un liquido velenoso, pessimo nel sapore e ancora più nell’odore.

Un altro animaletto che sfrutta il cattivo odore per difesa è il millepiedi. Forse non riuscirete mai a sentirlo, ma il puzzo che questo invertebrato riesce ad emettere quando si arrotola su se stesso per proteggersi dagli attacchi è davvero pestilenziale. Una particolare specie di millepiedi, inoltre, oltre alla puzza rilascia anche dell’acido cianidrico in una quantità sufficiente ad uccidere un grosso topo.

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Meccanismi di difesa: animali che si mimetizzano

Quando si parla di mimetismo, il primo nome che viene in mente è quello del camaleonte. Questo animale, infatti, è il re del travestimento e si difende cambiando colore rapidamente a seconda dell’oggetto o dello “sfondo” in cui si trova. Perfino degli animali astuti e temibili come i serpenti, che guarda caso sono anche ghiotti di camaleonti, a volte non riescono a distinguerli.

Il mimetismo, in realtà, è una strategia difensiva propria di molte altre specie animali e può riguardare non solo la capacità di mutare colore, ma anche di simulare perfettamente forme e comportamenti. Ecco 3 esempi straordinari.

Insetto stecco

Questo buffo insetto vive su arbusti e alberi. Durante il giorno si nasconde tra la vegetazione mentre come molti altri animali notturni, al calare delle tenebre esce allo scoperto per procacciarsi il cibo e accoppiarsi.

Se si sente minacciato, non solo è in grado di assumere le sembianze del ramo o della foglia in cui è appoggiato (sia colore che forma), ma può rimanere perfettamente immobile nella stessa posizione anche per ore, senza mai tradirsi. Se tira vento nessun problema: la sua tecnica sopraffina gli consente di spostarsi così lentamente e armoniosamente con il resto della vegetazione da sembrare lui stesso un rametto scosso dalla brezza.

Farfalla “foglia secca”

Purtroppo non si può incontrare dalle nostre parti perché vive prevalentemente in Cina e Taiwan, ma questa farfalla, stretta parente della falena, è l’esempio perfetto di mimetismo tridimensionale. Il suo nome scientifico è Uropyia meticulodina , appartiene alla famiglia delle Notodontidae e le sue ali assomigliano incredibilmente a delle foglie secche di colore marroncino o giallognolo. Grazie a questo espediente, riesce a camuffarsi talmente bene da sfuggire ai predatori che le danno la caccia. Un raro caso di mimetismo estremo!

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L’incredibile capacità di mimetismo della Farfalla “foglia secca”

Gufo

Si tratta di un grande protagonista della notte, un predatore temutissimo da molti animali e piccoli mammiferi che come tanti altri animali notturni vive prevalentemente quando gli altri dormono. Eppure anche questo rapace ha dovuto imparare a difendersi dai nemici sfruttando il mimetismo. Il suo meraviglioso piumaggio riesce ad adattarsi all’ambiente acquisendo le fattezze delle cortecce degli alberi su cui si appoggia.

Meccanismi di difesa: animali che si difendono con le corna

Alcuni animali usano corna e corni per difendersi. Un classico esempio è il toro, ma c’è anche il cervo, il camoscio, il rinoceronte e persino la ben più comune capra utilizza le sue protuberanze per combattere i nemici.

Le corna degli animali possono essere di osso pieno o di cheratina. Possono essere rivestite in cuoio, dritte, piegate, a spirale, rifinite sulla punta, mozze, con o senza ramificazioni. Le giraffe hanno corna più simili a piccole protuberanze e nelle femmine esse sono rivestite di pelo.

Nell’incredibile varietà di corna che Madre Natura ha creato per gli animali ce n’è di ogni tipo e fattezza. Oltre ad essere utilizzate come vere e proprie armi nei meccanismi di difesa, le corna rappresentano anche lo strumento con molti animali si contendono il territorio, il cibo o le femmine nella stagione degli amori.

Approfondimenti utili

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Ultimo aggiornamento il 27 Marzo 2024 da Rossella Vignoli

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Erika Facciolla

Giornalista pubblicista e web editor free lance. Nata nel 1980, si trasferisce a Bologna dove si laurea in Scienze della Comunicazione. Dal 2005 è pubblicista e cura una serie di collaborazioni con redazioni locali, uffici stampa e agenzie editoriali. Nel 2011 approda alla redazione di tuttogreen.it per occuparsi di bellezza e cosmetica naturale, fonti rinnovabili e medicine dolci.

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