Tutto sul Mesembriantemo, scopriamo insieme come curare questa pianta grassa
Esposizione, annaffiatura, concimazione e potatura
Il Mesembriantemo è una pianta grassa altamente scenografica e dall’elevato potere decorativo. È molto apprezzata per la sua ricca fioritura estiva. Inoltre, è anche facilissima da coltivare e curare, sia in vaso che in piena terra. Non richiede cure particolari né attenzioni eccessive.
Sommario
Che fiore è il Mesembriantemo
Si tratta di una delle piante grasse più scenografiche ma dalla facile coltivazione. È una succulenta perenne che forma cespuglietti compatti, con fusti tappezzanti e foglie aghiformi verde-grigio. Originaria del Sud Africa, appartiene alla famiglia delle Aizoacee. E non teme né il caldo né la siccità.
Grazie alla sua abbondante fioritura è molto colorata e di grande impatto, quindi perfetta per creare splendidi effetti decorativi, soprattutto nei giardini con piante mediterranee e aiuole rocciose.
Mesembriantemo, perenne
Si tratta di una succulente perenne. Vediamo nel dettaglio le sue caratteristiche.
- Forma e portamento: arbusto strisciante dal rapido sviluppo
- Radici: piuttosto robuste e fascicolate
- Steli: carnosi e di un verde chiaro argentato; in inverno diventano rosso aranciato
- Foglie: lunghe, strette e piuttosto carnose, sono della stessa tinta degli steli e ricoperte da una leggera peluria
- Fiori: la corolla è costituita da numerosissimi petali lunghi e ligulati che fanno da corona ad un bottone centrale e a lunghi stami gialli piuttosto vistosi.
Che colori ha il Mesembriantemo
Di solito, il colore dei fiori è un bel rosa carico. In alcune specie, però, sono anche bianchi, gialli, arancioni e rosso brillante.
Quando fiorisce
La fioritura, abbondante e molto rigogliosa, avviene tra maggio e ottobre. I fiori, portati da steli solitari, possono essere di vario colore. I più diffusi sono rosa molto intenso.
Le corolle si dischiudono la mattina, al sorgere del sole, e si richiudono appena dopo il tramonto, per poi riaprirsi la mattina seguente. Di notte, emanano un gradevole profumo.
Cosa significa: l’etimologia del Mesembriantemo
Il nome di queste particolari piante resistenti al sole deriva dal greco mesembria (Μεσημβρια), che vuol dire ‘fiore che si apre a mezzogiorno’. Infatti, i fiori di questa succulenta perenne si aprono di giorno per poi richiudersi la sera.
Che varietà esistono
Esistono tantissime varietà di questa pianta grassa. Eccone alcune.
- M. criniflorum: specie annuale dalle foglie strette e cilindriche, che fiorisce in estate producendo fiori bianchi, rossi o arancioni.
- M. acinaciforme: nota anche come ‘fico degli ottentotti9, è una varietà diffusa anche in Italia allo stato spontaneo. Dalle foglie lunghe e carnose, produce grandi fiori rosso porpora.
- M. crystallinum: soprannominata ‘erba ghiaccio’, è una specie annuale con foglie ovali color verde chiaro, ricoperte da alcune formazioni che somigliano ai cristalli di ghiaccio. I suoi fiori sono bianchi o rosa pallido.
- M. edulis: varietà originaria dell’Africa meridionale che produce fiori gialli o color porpora. Può crescere fino a 20-30 cm.
- M. tricolor: specie annuale dell’Africa meridionale, semirustica, con foglie strette e cilindriche, ha fiori bianchi o rosa intenso, che sbocciano tra giugno e agosto.
Come curare il Mesembriantemo
Come la maggior parte delle piante grasse fiorite, ha poche esigenze. È quindi una pianta piuttosto semplice da coltivare. Vediamo ora più nel dettaglio alcune indicazioni pratiche per coltivarla e curarla.
- Clima: sopporta il caldo intenso ed anche la salsedine e i venti salmastri. Teme il gelo e le correnti di aria fredda e in climi freddi, è meglio tenerla al riparo o in vaso.
- Esposizione: ama i luoghi soleggiati per molte ore al giorno.
- Terreno: ha bisogno di un terreno sciolto, leggero e ben drenato, misto a sabbia o ghiaia.
Come si annaffia: irrigazione
L’acqua piovana può essere sufficiente. Tuttavia, nei periodi di prolungata siccità va annaffiata soprattutto se si desidera prolungare la fioritura. Gli esemplari in vaso vanno irrigati più spesso e in maniera regolare, ma solo quando il terreno è del tutto asciutto. In autunno-inverno, va in riposo vegetativo e quindi l’apporto idrico va ridotto al minimo indispensabile.
Come concimare
Ogni 3-4 mesi somministrate del concime organico in granuli specifico per piante grasse e da fiore, che sia ricco di azoto, fosforo e potassio.
Come potarla
Non richiede dei veri e propri interventi di potatura. Vanno recisi soltanto i fusti secchi. Inoltre, per favorire la fioritura, si devono eliminare i fiori appassiti, cimando gli apici con forbici affilate e disinfettate.
Quando va seminata
I suoi piccoli frutti sono pieni di semini che, in natura, vengono sparsi quando la capsula si apre. L’operazione va eseguita manualmente verso il mese di aprile. I semi vanno sparsi sul terreno, senza interrarli, distanziando le piantine di 30-40 cm l’una dall’altra. La semina va invece effettuata in semenzaio protetto, ad una temperatura di 15°. Dopo la germinazione, quando le nuove piantine sono abbastanza robuste e alte circa 5 cm, si ripicchettano in cassette fino a maggio, per poi essere messe a dimora definitiva in piena terra o in vaso.
Come si propaga: moltiplicazione
Questa succulenta si può moltiplicare per talea in autunno, in un miscuglio di sabbia e torba, mettendo a radicare rametti di 10 cm, recisi direttamente dalla pianta con forbici ben affilate e disinfettate. Prima di procedere con l’interramento, i rametti vanno fatti asciugare all’ombra per almeno 1 giorno. Oppure si può procedere per divisione dei cespi. Questa è una tecnica pratica e veloce che assicura nuove piante con le stesse caratteristiche genetiche della pianta-madre.
Coltivazione in vaso
Questa succulenta è adatta anche ad essere coltivata in vaso.
- Substrato. Il substrato di coltivazione ideale iper il vaso è un miscuglio costituito da 2 parti di torba e 1 di sabbia (o ghiaia grossolana). Sabbia e pietrisco vanno sistemati sul fondo del vaso per evitare il ristagno idrico, prima causa di marciume radicale.
- Rinvaso. Quando la pianta ha occupato tutto lo spazio a sua disposizione o quando le radici fuoriescono dai fori di drenaggio, bisogno procedere con il rinvaso. Questo, di solito, va effettuato ogni due anni e in primavera. Ovviamente, il nuovo vaso dovrà essere più grande del precedente.
Quali sono le malattie comuni e parassiti del Mesembriantemo
Teme l’attacco degli afidi e soffre il marciume radicale se il terreno non è ben drenato. Un altro suo grande nemico è la cocciniglia, che si annida negli interstizi fogliari.
Infine, è anche sensibile ad alcuni virus che provocano danni seri ed irreparabili.
Tra i rimedi naturali, si consiglia l’irrigazione con infuso concentrato di tè forte o di macerato d’ortica. In alternativa, è possibile utilizzare spray a base di piretro, che è meno tossico rispetto ad altre sostanze di origine sintetica.
Optando per questa seconda alternativa, è importante procedere con i trattamenti la sera o nelle giornate molto nuvolose in quanto la luce solare degrada rapidamente i principi attivi del piretro.
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Ultimo aggiornamento il 25 Luglio 2024 da Rossella Vignoli
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