Metodo Mézières, il trattamento che si basa su posizioni e allungamenti muscolari
Cos'è, a cosa serve, come funziona, benefici e controindicazioni
Il metodo Mézières è un trattamento la cui finalità è quella di ridurre i disformismi del corpo umano come scoliosi, cifosi, iperlordosi, piede piatto e tante altre patologie, lavorando fondamentalmente sulla retrazione e l’accorciamento delle fasce di muscoli coinvolti. Si tratta quindi di una sorta di ginnastica personalizzata e messa a punto dallo specialista per il singolo individuo, allentando le tensioni muscolari così da riportare i muscoli stessi alla loro lunghezza originaria. In base al proprio problema, il paziente deve quindi assumere specifiche posizioni e mantenerle per un certo periodo di tempo, accompagnandole con una respirazione mirata. L’esecuzione corretta di questi esercizi porta così i muscoli ad allungarsi senza successive ritrazioni.
Sommario
- Che cos’è il metodo Mézières
- A cosa serve il metodo Mézières
- Quali benefici apporta il metodo Mézières e chi lo può fare
- Come avviene una seduta
- Chi è il mezierista
- Quante sedute servono
- Quanto costa una seduta di Mézières
- Il metodo Mézières ha effetti collaterali
- Quali sono le controindicazioni del metodo Mézières
- Altri approfondimenti
Che cos’è il metodo Mézières
È una tecnica riabilitativa volta a raggiungere l’equilibrio corporeo e consiste in un lavoro posturale e correttivo piuttosto impegnativo, sia per il terapista che per il paziente.
Nato in Francia nel 1947, con il tempo e gli studi, il metodo è stato perfezionato e puntualizzato basandosi su concetti fisico-matematici biomeccanici applicati al sistema muscolo-scheletrico.
Il concetto che sta alla base dell’approccio mézierista è il fatto che l’equilibrio e l’armonia della struttura di un corpo sono il risultato di un gioco di retrazione e accorciamenti muscolari. Quando questo equilibrio viene meno, ecco che compaiono dismorfismi come cifosi, scoliosi, iperlordosi, piede piatto, ginocchio valgo etc…
In presenza di disarmonie morfologiche, il corpo tenderà a mettere in atto compensazioni che a loro volta portano stati di dolore e patologie di vario genere. Spesso, la causa del dolore è lontana dalla sede dove si accusa il male.
Per fare degli esempi pratici, una cattiva postura della schiena e del collo può portare male al collo e/o la malocclusione delle arcate dentarie, ed ancora, una storta alla caviglia, se non curata come si deve, può avere come conseguenza una limitazione nell’ampiezza della flessione.
Sarà più facile comprendere quanto appena esposto, riassumendo i 3 principi cardine su cui si fonda il metodo Mézières:
- le varie strutture anatomiche sono in movimento e in rapporto le une con le altre
- è la struttura a determinare la funzione
- l’organismo è in grado di riequilibrarsi ed ripararsi autonomamente (omeostasi)
Chi è Mézières e le origini della sua teoria
L’inventrice del metodo Mézières è la fisioterapista Françoise Mézières (classe 1909), che portò a termine nel 1938 gli studi di massaggiatore-fisioterapista a Parigi, presso la scuola d’ortopedia e massaggio.
Osservando alcuni fenomeni che avvenivano presso la scuola in cui aveva studiato, Méziéres arrivò ad elaborare il concetto di “catena muscolare” e, proprio da questo principio, nel 1947, si cominciò a studiare lo squilibrio generico dell’intera muscolatura nel paziente. Scopo era riportare il corpo del paziente alla sua originaria lunghezza, attraverso un lavoro fatto su ossa, muscoli, visceri e fasce.
Tutto ciò si basava sui principi cardine riportati nel paragrafo precedente. La studiosa aveva infatti capito che le varie strutture anatomiche si muovono e, poiché sono tra loro connesse proprio dal movimento, l’organismo è in grado di riequilibrarsi e autoripararsi mediante il bilanciamento di tali movimenti.
Nell’anno 1949, Mézières pubblica le sue osservazioni nella relazione medico-scientifica dal titolo “Révolution en gymnastique orthopédique“. Nel 1967, presenta quindi il suo metodo al Centro omeopatico di Francia e, a Saint-Mont, crea il Centro Mézières.
Oltre a Françoise Mézières, un’altra figura molto importante del metodo è quella di Paul Barbieux il quale, si rese ben presto conto di quanto il metodo proposto dalla Mézières fosse complementare con le tecniche viscerali-riflesse.
A cosa serve il metodo Mézières
Questo trattamento ha varie finalità:
- terapeutica: per curare uno stato di dolore
- preventiva: per evitare l’insorgere di problemi quali strappi, stiramenti, contratture… A titolo preventivo, il metodo viene spesso utilizzato in ambito atletico-sportivo
- di mantenimento: sedute distanziate per mantenere i risultati ottenuti con un ciclo di terapia diminuendo così di molto il rischio di ricadute
Il metodo si rivela utile per la cura e il trattamento di svariate patologie di carattere:
- vertebrale, come mal di schiena, cervicalgia, lombalgia, lombosciatalgia…
- muscolare: es. sindrome dello stretto toracico superiore, sindrome degli scaleni…
- articolare: dolori articolari in genere, rigidità e patologie specifiche come la periartrite scapolo-omerale
- dismorfica: miglioramento della postura in generale e trattamento di patologie specifiche come piede piatto, ipercifosi, iperlordosi, ginocchia valghe…
Quali benefici apporta il metodo Mézières e chi lo può fare
Considerate quindi le sue peculiarità, il metodo Mézières risulta efficace per chi soffre di:
- mal di schiena
- scoliosi o cifosi
- dolori articolari localizzati
- nevralgie
- artrosi
- contratture localizzate
- dolori reumatici
- perdita di elasticità muscolare
- patologie posturali provocate da un disordine mio fasciale
Come avviene una seduta
Per prima cosa, il professionista procede con una valutazione posturale o generica osservando il paziente in varie posizioni (in piedi, frontale, laterale, supino) e ascoltando i disturbi che lo affliggono.
Dopodiché, si precede col trattamento vero e proprio, che consiste in una serie di posture che il paziente deve assumere. Non c’è un trattamento standard. Ogni trattamento è individuale e personalizzato, messo a punto dall’insieme di risposte ricavate dalla valutazione iniziale del soggetto.
Di fatto, le varie sedute altro non sono che una successione di posture personalizzate volte a mettere in tensione quei gruppi muscolari ritenuti responsabili dei problemi avvertiti dal paziente (cervicalgia, lordosi, sciatalgia e altro).
Il trattamento viene eseguito su un tappetino fitness od un dispositivo adatto come ad esempi un lettino o un tavolo che consenta la regolazione per poggiare gli arti inferiori e quelli superiori. Le posizioni iniziali e le varianti:
- decubito supino: gambe a squadra
- posizione eretta contro un piano verticale
- in piedi senza alcun tipo di appoggio
- appoggio frontale
- flessione anteriore
- decubito laterale
- spaccata
Ogni volta che il paziente assume una certa posizione, deve cercare di mantenerla per un periodo di tempo sufficientemente lungo e, nel contempo, il professionista deve controllare che non vengano esercitate compensazioni da parte dei gruppi muscolari antagonisti.
Inoltre, per un’ottimale efficacia del trattamento, le posizioni tenute devono essere associate ad un lavoro di respirazione preciso, importante per intensificare la tensione delle varie fasce muscolari accorciate.
Chi è il mezierista
Un professionista diplomato in fisioterapia che, a seguito di una formazione specifica, conosce e pratica il metodo Mézières con regolarità, applicando i principi degli insegnamenti della fondatrice.
Riferimento italiano è l’Associazione Mezieristi Europei -AME- Paul Barbieux.
Quante sedute servono
La quantità di sedute varia in base al problema da risolvere, dalla sua entità, ed anche dal modo in cui il paziente reagisce.
Ad ogni modo, all’inizio possono bastare 1-2 sedute a settimana. In generale, per ottenere soddisfacenti risultati, viene consigliato un ciclo di almeno 20-30 sedute.
Quanto costa una seduta di Mézières
Non ci sono prezzi standard; molto infatti varia in base al singolo professionista. Ad ogni modo, possiamo dire che, di media, una seduta costa attorno ai 55 euro.
Il metodo Mézières ha effetti collaterali
Durante le 48 ore che seguono la seduta, possono comparire 2 tipologie di effetti, di natura:
- meccanica: indolenzimento generalizzato, comparsa di dolori vecchi e nuovi, crampi
- neurovegetativa: sensazione di freddo, sonno, sete, fame, pianto, riso, vertigini…
Sono tutte reazioni positive in quanto manifestazione della liberazione delle tensioni sia a livello muscolare che psicologico.
Quali sono le controindicazioni del metodo Mézières
Considerando alcune posizioni, il metodo Mézières non può essere eseguito su chiunque. È infatti controindicato nelle seguenti condizioni:
- primo trimestre di gravidanza a causa della iperpressione esercitata a livello addominale e sulla zona pelvica e del perineo che potrebbe provocare un aborto spontaneo
- stati infettivi e infiammatori
- patologie oncologiche
- malattie degenerative a carico del muscolo
- stati psicotici
Altri approfondimenti
Per concludere, ecco alcuni articoli su trattamenti tradizionali e non:
- Massaggio olistico
- Tens terapia
- Kinesiterapia
- Massaggio decontratturante
- Aromaterapia
- Massaggio cervicale
- Manipolazione fasciale
- Massaggio linfodrenante
- Bioenergetica
- Tecarterapia
- Crioterapia
- Ozonoterapia
- Magnetoterapia
- Osteopatia
- Chiropratica
- Cromoterapia
- Fitoterapia
- Omeopatia
- Omotossicologia
- Osteopatia
- Pilates
Ultimo aggiornamento il 27 Gennaio 2023 da Rossella Vignoli
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La serie di inesattezze e scorrettezze che avete scritto rasentano la diffamazione. Vi chiedo di rimuovere un articolo dannoso per l’immagine stessa del metodo Mézières e, soprattutto, per i nostri pazienti, che sono esposti a una disinformazione pericolosa e potrebbero ritrovarsi in mani del tutto sbagliate!