Mettere direttamente le porzioni nel piatto per non mangiare troppo
Se si è a dieta o non si vuole mangiare troppo abbondante, la designer Annet Bruil propone la sua idea: mettere direttamente le porzioni nel piatto! Annet Bruil è una designer olandese attualmente residente a Singapore e ama definirsi una “progettista sociale” in quanto il suo obiettivo è quello di realizzare strumenti per migliorare la qualità della vita, creando servizi e prodotti che abbiano un impatto positivo sull’uomo e nel contesto ambientale; in questo contesto nasce il progetto di mettere proprio le porzioni nel piatto.
Una delle sue ultime creazioni infatti potrebbe finalmente rivoluzionare il nostro modo di mangiare. La Bruil ha creato una serie di piatti per aiutare le persone a scegliere la giusta quantità di cibo per ogni pasto, anche chi non è soggetto a diete particolarmente restrittive.
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Tutti noi sappiamo che quotidianamente bisogna ingerire almeno 5 porzioni tra frutta e verdura, ma quanti realmente pesano la verdura per assicurarsi di averne mangiato una giusta quantità?
Il piatto ETE è stato pensato proprio per agevolare le persone nella fase della preparazione tenendo conto delle linee guida nutrizionali dei Paesi Bassi e degli Stati Uniti. Ogni piatto è stato suddiviso in tante sezioni colorate dove sono indicate le porzioni consigliate di verdura, proteine e carboidrati. C’è anche una sezione bianca, lasciata come promemoria per tutte quelle persone che non devono lottare contro le calorie ma contro la fame, che è ancora più spaventoso.
I piatti in ceramica sono stati realizzati dagli utenti di una impresa sociale dei Paesi Bassi, persone con disabilità fisiche e intellettive che sperimentano così la loro creatività. La grafica viene realizzata portando la ceramica a 1000°, ottenendo una stampa di qualità e altamente sicura per la salute. Le sezioni sono suddivise in 200 grammi di verdure o di legumi, 170-200 grammi di carboidrati e 100-125 grammi di alimenti ricchi di proteine.
La Bruil ha voluto realizzare qualcosa che potesse essere d’aiuto non solo per le persone che realmente utilizzano il prodotto, ma anche per chi lavora dietro le quinte. Noi crediamo che sia riuscita nel suo intento, voi cosa ne pensate?
Ultimo aggiornamento il 13 Luglio 2020 da Rossella Vignoli
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