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Scopriamo tutte le proprietà del miele di melata

Caratteristiche, odore, sapore, proprietà benefiche e differenze dal miele di nettare

Il miele di melata è un prodotto dolce dalle straordinarie proprietà benefiche. Non dolcissimo, è l’unico tipo di miele che non viene prodotto dal nettare dei fiori ma, per l’appunto, dalla melata. Quella secrezione zuccherina espulsa da alcuni alberi o dagli insetti che si cibano della loro linfa.

Scopriamo tutte le proprietà del miele di melata

Scopriamo insieme quali sono le caratteristiche e le proprietà di questo pregiato prodotto.

Che cos’è il miele di melata

Il miele di melata, anche chiamato miele di bosco, è un alimento simile al miele che non si ottiene dalla raccolta del nettare dei fiori, ma dalla cosiddetta melata, una sostanza dolce e zuccherina, che viene prodotta da alcuni insetti che succhiano la linfa di alcuni alberi (soprattutto pino, abete rosso, tiglio, quercia e acero) per trarne nutrimento.

Caratteristiche del miele di melata

Il miele di melata ha una consistenza liquido-viscosa. Di colore scuro, o molto scuro, non cristallizza facilmente.
Sapore e odore ricordano le noci, i datteri, i fichi secchi e le carrube. Al gusto, subentrano poi sfumature di malto, vin cotto, e calvados.

Che cos’è la melata

La melata è una sostanza zuccherina costituita dagli escrementi liquidi di piccoli insetti che si nutrono della linfa di alcuni alberi, quali, ad esempio, il pino, il tiglio, l’abete rosso, l’acero e la quercia.

Poiché le piante appena citate hanno una linfa ricchissima di zucchero ma povera di amminoacidi, gli insetti sono costretti a succhiarne quantità enormi. Dopodiché, eliminano l’acqua e gli zuccheri in eccesso. Tale prodotto di scarto è la melata, che viene espulsa sotto forma di goccioline appiccicose sulla corteccia e sulle foglie. Da qui, viene poi raccolta da api, afidi, formiche e tanti altri insetti che se ne nutrono.

Tipi di melata

A seconda dell’albero di provenienza, ci sono vari tipi di melata.

In Italia, ad esempio, ne vengono prodotti ben 5 tipi differenti:

  • Melata di bosco (dalle varie regioni italiane)
  • Di abete rosso (tipica delle Dolomiti bellunesi)
  • Melata di quercia (che è invece tipica delle colline marchigiane)
  • Di agrumi (in particolare, è pregiata quella della Sicilia)
  • Di abete bianco (soprattutto delle Alpi di Piemonte e Lombardia)

Quali insetti producono la melata

Se il miele viene prodotto solo dalle api, la melata viene ottenuta dal lavoro di vari insetti, tra cui afidi, formiche e cocciniglie. L’insetto che più di ogni altro produce la melata è il Metcalfa pruinosa, un omottero importato dall’America e diffuso in special modo nel nord-est italiano.

Come e quando le api fanno la melata

In piena estate, nel perido che va da giugno a settembre, l’odore zuccherino della melata attira le api che, prima la raccolgono, e poi la sottopongono alla medesima lavorazione del nettare dei fiori. Di fatto, quindi, le api mischiano la melata con la loro saliva e poi la rigurgitano nei favi, producendo così il miele di melata.

In Italia, il miele di melata è tipico di determinate zone boschive di Alpi e Appennini. In Europa, questo tipo di miele viene prodotto in Turchia, Grecia e nella Penisola Balcanica.

Che sapore ha il miele di melata

Rispetto al comune miele ottenuto dal nettare, quello di melata è meno dolce e ha un gusto che ricorda il caramello, con un retrogusto amarognolo, ai sentori di malto, resina e frutta secca.

miele di melata
L’aspetto inconfondibile del miele di melata.

Differenze tra miele e miele di melata

Riassumiamo sinteticamente le differenze tra il miele “comune” e quello di melata.

  • Materia prima: uno è prodotto a partire dal nettare dei fiori lavorato dalle api, e l’altro, invece, dalla lavorazione della melata, gli scarti zuccherini lasciati dagli insetti che si nutrono della linfa di alcune piante
  • Colore: il miele di melata è scurissimo, quasi nero
  • Sapore: il miele di melata è meno dolce
  • Cristallizzazione: assente nel miele di melata
  • Livello di acidità: il miele di nettare è più acido, con un pH compreso fra 3,5 e 4, mentre quello di melata è meno acido (pH tra 4,5 e 5,5)

Proprietà del miele di melata

Questo prodotto ha tantissime proprietà benefiche, al punto da essere considerato un miele curativo. Vediamo nel dettaglio quali sono queste proprietà.

  • Antibiotico naturale e antibatterico, in grado di sconfiggere agenti patogeni come lo Staphylococcus aureus
  • Balsamico e antisettico: utile per combattere tosse e bronchiti e in generale le malattie a carico dell’apparato respiratorio
  • Antiossidante: grazie alla presenza di polifenoli, rallenta l’invecchiamento cellulare
  • Regolatore della flora intestinale e blando lassativo
  • Integratore naturale di ferro, indispensabile per quanto non mangiano carne, ad esempio perché seguono una dieta vegetariana o un regime dietetico vegano
  • Mantiene in salute il sistema nervoso, favorendo la circolazione cerebrale
  • Migliora la memoria e la concentrazione
  • Evita il picco glicemico
  • Ottimo ricostituente naturale per via della presenza di vitamine, polline e sali minerali, quali magnesio, potassio e manganese
  • Disinfettante: in passato era usato per disinfettare le ferite

Valori nutrizionali

100 gr di miele di melata apportano circa 300 calorie, costituite quasi del tutto da zuccheri semplici.

La melata, infatti, è così composta:

Per il resto, contiene anche:

  • sali minerali
  • vitamine
  • proteine
  • acidi organici
  • aminoacidi
  • oligominerali essenziali come ferro e rame

Usi del miele di melata

Ottimo sostituto dello zucchero per dolcificare tè, infusi e bevande varie, il miele di melata è un ottimo alimento che si può consumare in vari modi e tante ricette. Ecco qualche idea:

  • sul pane tostato o sulle fette biscottate
  • nello yogurt
  • nei cereali col latte
  • negli impasti dei dolci al posto dello zucchero
  • per preparare la marmellata in casa, soprattutto quella di arance
  • con i formaggi grassi stagionati, tipo pecorino e gorgonzola
  • in ricette salate come il pollo saltato in padella con salsa di soia e semi di sesamo

Come assumerlo

Il miele di melata può essere anche inteso come valido integratore naturale di oligominerali e sali minerali. Per tale utilizzo, assumerne 1 o 2 cucchiaini sciolti in 500 ml di acqua.

Dove si compra il miele di melata

Questo particolare tipo di miele non è molto diffuso in Italia. Non lo si trova facilmente nei comuni supermercati. Bisogna rivolgersi in erboristerie, apicoltori locali o in negozi che vendono prodotti naturali biologici, avendo l’accortezza di chiedere sempre la provenienza.

In alternativa, si può anche consultare uno dei vari siti specializzati per l’acquisto on-line.

Quanto costa il miele di melata

Il prezzo medio del prodotto in vendita si aggira attorno ai 15,00 euro/kg.

Miele di melata, controindicazioni

È sconsigliato ai bambini che non hanno ancora compiuto 1 anno di età, in quanto il loro sistema immunitario non è ancora del tutto sviluppato.

Inoltre, poiché, la melata non è protetta dal calice del fiore (come invece succede nel caso del nettare), è possibile che al suo interno siano presenti residui di altre sostanze. Pertanto, all’atto dell’acquisto, è sempre buona cosa accertarsi sulla provenienza del prodotto.

Altri approfondimenti utili

Sempre in tema miele, il “nettare degli dei”, ti potrebbero interessare anche questi post dedicati alle altre tipologie di miele che abbiamo esplorato in passato:

Infine, ecco altre sostanze dolcificanti da usare al posto dello zucchero, il cui consumo eccessivo, ricordiamo, è uno dei grandi problemi dell’alimentazione ai giorni nostri:

Ultimo aggiornamento il 1 Settembre 2023 da Rossella Vignoli

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Federica Ermete

Nata a Busto Arsizio nel 1982, dopo il diploma si trasferisce a Cremona – dove vive tutt’ora – per conseguire la laurea in ambito umanistico. Sia per formazione professionale che per passione personale, i suoi ambiti di specializzazione sono l’alimentazione, la salute, il fitness di cui è appassionata anche nella vita quotidiana, ed il benessere naturale. Collabora con entusiasmo con la redazione di Tuttogreen dal giugno 2020.

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