Narciso: fiore e simbolo del mito della bellezza
Tutto su questa pianta che affascina l'uomo a partire dalle civiltà più remote
Il narciso è un fiore bulbaceo perenne profumatissimo e vivace. Per questa ragione, viene utilizzata soprattutto per abbellire balconi e terrazzi, e nell’industria profumiera. Ma può essere coltivata anche in piena terra: vediamo come nella nostra guida.
Sommario
Il narciso: un fiore stupendo che non teme il freddo
Sia chi ha il pollice verde, che chi non possiede attitudine al giardinaggio, amerà il narciso, un fiore semplice da coltivare, elegante e profumato, che adorna con grazia i balconi delle case inglesi perché non teme il freddo.
Fa parte della famiglia delle Amaryllidaceae, genere Narcissus. Le specie sono oltre 50, ma se si considerano gli ibridi realizzati dagli agricoltori, si tocca addirittura le centinaia.
Originario dell’area mediterranea, si presume che il suo nome derivi dal greco narkao, per via del suo profumo, inebriante come un narcotico.
Il più conosciuto è il Narcissus poeticus o ‘fior di maggio’, una tipologia selvatica, un altro è il Narcissus pseudonarcissus, chiamato volgarmente trombone, mentre il Narcissus jonquilla viene detto anche ‘giunchiglia‘.
I vari tipi di narciso
Stiamo parlando di una pianta dalle mille sfumature, che ha affascinato l’uomo delle civiltà più antiche. Al narciso si lega il mito greco del giovane che amava la sua immagine specchiata nell’acqua e muore tentando di raggiungerla. Questo mito è utile per spiegare l’elevata pericolosità delle foglie e dei bulbi. Essi contengono infatti un alcaloide, la narcisina, che può provocare anche la morte.
Narciso fiore caratterizzato da un sola infiorescenza, isolata, e circondata da una paracorolla, è solitamente giallo o bianco. Gli stami si trovano al di sotto.
Le foglie, invece, sono lunghe, piatte, nastriformi ma carnose, di color verde chiaro. Avvolgono lo scapo eretto, ovvero il fusto, che può raggiungere anche i 50 cm di altezza. I bulbi, di forma ovale, somigliano molto alla cipolla.
Narcissus jonquilla
Mediamente, l’asse fiorifero del Narcissus jonquilla è alto 30 cm. Le foglie sono cilindriche, e i fiori, larghi 4-5 cm, sono composti da perigonio, l’involucro esterno, e la corona di color giallo scuro. Come il Narcissus Tazetta sviluppa più di un fiore per fusto.
Narciso coltivazione
Narciso fiore da coltivare sia in vaso che in piena terra, deve avere sempre il terreno sia morbido, profondo e a basso contenuto di carbonio. Durante la fioritura, e nel periodo immediatamente successivo, è bene utilizzare concimanti liquidi poveri in azoto, ma ricchi in fosforo e potassio.
In primavera ed estate l’annaffiatura deve essere costante, mentre in autunno e inverno non è necessaria, e in ogni caso va sospesa quando le foglie iniziano a ingiallire (periodo vegetativo dei bulbi), cioè tra febbraio e aprile.
Il terreno deve rimanere umido ma mai bagnato. Il narciso non teme il freddo e può essere posizionato anche in penombra. L’impianto va effettuato da settembre a novembre, (fino a gennaio nei climi più temperati), in terreno asciutto e ben drenato. I bulbi vanno interrati a circa 1-2 volte la loro grandezza, a 25-30 cm di distanza tra loro; più il terreno è compatto, meno andranno interrati.
Le specie precoci, come il Narcissus Tazetta, possono essere coltivate al Sud, e garantiscono la prima fioritura già in autunno. In questo caso, per proteggere i bulbi durante l’inverno basterà la pacciamatura, mentre al Nord sarà il caso di estirparli, lasciarli asciugare per qualche giorno, pulirli e poi conservarli in luogo asciutto e ventilato insieme a uno strato di sabbia.
Affinché la fioritura sia sempre rigogliosa, è importante curare la parte aerea della pianta anche durante lo stadio vegetativo. Quindi si consiglia di non recidere gli steli ma di lasciare che si dissecchino naturalmente.
Narciso in vaso
Ideale per la fioritura in vaso è la Narcissus Tazetta, proprio perché essendo precoce, regala un tocco di colore anche in inverno. Le indicazioni per la coltivazione in piena terra, valgono anche per i narcisi in vaso.
Cure e attenzioni dovranno essere maggiori, in quanto le radici hanno minor spazio per espandersi, e quindi la pianta è più delicata. Ogni 3-4 anni, con la fine dell’estate, i bulbi andranno estirpati e i bulbilli separati. Questa operazione è necessaria al reimpianto successivo, e va effettuata anche per i narcisi in piena terra.
Riproduzione del narciso per bulbi
La moltiplicazione non è semplice, in quanto servono circa 3 anni per ottenere una nuova specie di narciso, e un bulbo può presentare anche costi molto elevati (oltre i 200 euro!). Ma in generale, avviene tra settembre e ottobre, normalmente in serra.
Si effettua separando tra loro i bulbilli o i cespi, in maniera da ottenere specie geneticamente identiche alla pianta originaria.
Parassiti e malattie
Il narciso è un fiore molto delicato che subisce l’attacco di funghi, virus e insetti. I più noti sono:
- Le larve di Lampetia equestris F. e la mosca dei bulbi penetrano nei bulbi nutrendosene.
- Le larve di galeruca del narciso si cibano dei bulbi mentre gli adulti si nutrono dei fiori.
- L’acaro Rhizoglyphus echinopus provoca erosioni nel bulbo, attirando funghi e batteri.
- Marciume bianco. La Rosellinia necatrix disintegra bulbi e radici portando alla morte le parti epigee.
- Marciume grigio. La Sclerotinia sp. provoca macchie biancastre e ammassi duri e compatti di colore scuro nei bulbi e ingiallimento delle foglie.
- Muffa verde. Attacca i bulbi conservati in luogo caldo, poco ventilato e umido.
- I virus invece provocano chiazze verde-giallastro sulle foglie.
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Ultimo aggiornamento il 27 Settembre 2023 da Rossella Vignoli
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