Se non vogliamo che l’umanità collassi, è necessario uno sviluppo più sostenibile
Dopo i Maya lo dice anche la Scienza, la fine del mondo è vicina… ma noi possiamo evitarla!
Sembra strano a dirsi, ma un recente studio dell’Università del Maryland sull’importanza della distribuzione delle risorse in un mondo che sta per collassare’ Human and Nature Dynamics (HANDY): Modeling Inequality and Use of Resources in the Collapse or Sustainability of Societies‘, afferma che le società industriali del mondo sono ormai sul punto di crollare sotto il peso dei loro stessi insaziabili appetiti e continui sprechi di risorse, e che per evitare la fine è necessario uno sviluppo più sostenibile.
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L’articolo è apparso sulla celebre rivista scientifica Ecological Economics, e il dottor Nafeez Ahmed , direttore esecutivo dell’Institute for Policy Research & Development, in un’intervista su The Guardian ne spiega i risultati.
Come già è avvenuto per l’Impero Romano, e per i grandi regni della Mesopotamia, storicamente le civiltà più avanzate sono crollate. Oggi crediamo che lo sviluppo tecnologico possa aumentare l’efficienza nell’uso delle risorse, senza renderci contro che, parallelamente, aumenta anche il consumo delle risorse stesse, con il risultato di annullare gli aspetti positivi che una maggiore efficeienza porta con se.
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L’unica soluzione plausibile secondo il dottor Nafeez Ahmed e i suoi ricercatori, sarebbe quella di ridurre la disuguaglianza economica nel Mondo, così da riuscire a rendere più equa la distribuzione delle risorse. Inoltre, bisognerebbe puntare sulle energie rinnovabili e ridurre l’incremento incontrollato della popolazione.
Lo scenario descritto sembra apocalittico, ma è impossibile nascondere il fatto che gli sprechi delle risorse da parte dell’uomo stanno diventando ormai insostenibili.
Ultimo aggiornamento il 5 Novembre 2024 da Rossella Vignoli
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