Ninfee, le piante acquatiche dai meravigliosi fiori amati da Monet
Caratteristiche e consigli per la coltivazione in acqua e in vaso
Le ninfee sono piante acquatiche fra le più conosciute, visto che sono state rappresentate anche in celebri quadri di pittori famosi. Della famiglia delle Nymphaeaceae, ve sono molte specie e varietà, tra cui anche degli ibridi. In ogni caso, è sempre un fiore meraviglioso e romantico che galleggia sull’acqua poggiando sulle sue ampie foglie. Dimensioni e colori variano in base alla specie di appartenenza. I più classici sono bianchi e rosa, ma esistono anche esemplari dai fiori rossi, gialli, viola, blu e e azzurri.
Sommario
- Che tipo di piante sono le ninfee
- Quanti tipi di ninfee ci sono
- Che differenza c’è tra ninfea e fiori di loto
- Come si chiama il fiore delle ninfee
- In che periodo fanno i fiori le ninfee
- Ninfee coltivazione
- Dove piantare le ninfee
- Come trattare le ninfee
- Come si concimano le ninfee
- Quando rinvasare le ninfee
- Quanto ci mette una ninfea a crescere
- Quando mettere le ninfee nel laghetto
- Quante ninfee in un laghetto
- Quanto vivono le ninfee
- Che significato hanno le ninfee
- Come moltiplicare le ninfee
- Parassiti e malattie
- Ninfee Monet
- Altri approfondimenti
Che tipo di piante sono le ninfee
Le ninfee sono piante acquatiche galleggianti che si sviluppano in laghetti, corsi d’acqua, stagni e zone palustri. Le foglie sono posate a filo d’acqua, mentre il fiore è la parte emergente. Le radici indici affonda totalmente.
Il fusto di queste piante ha la stessa lunghezza della profondità dell’acqua. Non presenta parti legnose ma particolari cavità per galleggiare. In cima, ci sono le foglie verde scuro che si distendono sulla superficie dell’acqua. Sono molto grandi, con un diametro compreso fra 25 e 30 cm. Ogni foglia è rivestita da un sottile strato di cera idrorepellente, mentre la pagine inferiore è strutturata in modo tale da consentire il galleggiamento.
Oltre che molto bella, la ninfea è una pianta che svolge funzioni utili: con la sua ombra, riduce la quantità di azoto contrastando così la diffusione di alghe; inoltre, funge da riparo per animali acquatici quali pesci, rane, rospi e girini.
Quanti tipi di ninfee ci sono
Ci sono molte varietà di ninfee e circa 65 specie, ognuna caratterizzata da dimensioni e colori propri.
In generale è possibile fare una macro distinzione tra 2 tipologie di ninfee.
Rustiche
Facili da coltivare anche da noi, riescono a sopportare temperature estreme sia in inverno che in estate. Eccone alcune varietà:
- N. Alba: pianta idrofita e radicante molto diffusa nelle regioni settentrionali, fino ad una altitudine di 1500 m. per brevi periodi può riuscire a resistere addirittura a -25°C
- N. Candida, che cresce nelle acque stagnanti
- N. tuberosa: coltivabile all’esterno, anche in zone con inverni rigidi, i suoi fiori sono bianchi e rosa, dalla profumazione molto gradevole
- N. odorata: presenta profumati fiori bianchi con screziature color porpora. Può essere coltivata anche do va fa freddo
- Nuphar lutea o ninfea gialla, cresce spontanea negli stagni e nei corsi d’acqua a scorrimento lento dei paesi europei. Spesso coltivata anche negli stagni dei giardini a scopo decorativo, ha ampie foglie e fiori dai petali gialli e carnosi
- N. tetragona: originaria dei paesi orientali dell’Europa, degli stati orientali degli USA e dell’Asia (eccetto l’India), ha piccoli fiori bianchi o rosa grandi 4-5 cm
Tropicali
Provenienti dalla zona tropico-equatoriale, hanno fiori molto grandi e in tonalità cromatiche che non sono presenti nella varietà rustica. Alcune fioriscono di giorno ed altre invece di notte. Sotto i 10° C non riescono a sopravvivere. Ricordiamo, ad esempio:
- N. capensis: cresce bene nelle regioni dal clima caldo o temperato, e ha fiori gialli, viola e blu
- N. rubra: dai fiori rosso intenso, ama i climi molto caldi
- N. amazzonica: dai profumatissimi fiori gialli, sopporta bene il caldo
- N. stellata: sempre amante dei climi caldi, ha particolari fiori blu di forma irregolare
- N. caerulea: soprannominata “loto blu”, è una ninfea profumata a fioritura diurna. Quando si chiude, durante la notte, il suo fiore rimane sommerso nell’acqua. Gli Antichi Egizi utilizzavano queste fiore durante le cerimonie spirituali attribuendole varie proprietà (antispasmodica, afrodisiache e in grado di migliorare l’umore e lo stato di benessere in generale)
- N. violacea: originaria di Australia e Nuova Guinea, presenta grandi fiori blu, viola o bianchi, con diametro dai 7 ai 16 cm. Le foglie leggermente ovoidali presentano una spaccatura e hanno i bordi ondulati. Sulla pagina superiore sono verdi scuro e più chiare o violacee sotto
- N. lotus: diffusa in Egitto, è una specie a fioritura notturna. I suoi fiori, bianchi e leggermente sfumati di rosa, sono tra i più grandi (possono infatti arrivare a misurare fino a 25 cm). Le foglie sono verdi-rossastre con macule viola
- Victoria amazonica: una delle ninfee tropicali più rinomate al mondo, per la bellezza dei suoi fiori e la straordinaria grandezza delle sue foglie. Queste ultime misurano ben 3 metri di diametro. I fiori si chiudono la sera tardi e sono bianchi, dal particolare e dolcissimo profumo che sa di ananas e di caramello.
Alcune varietà ibride
Negli anni, alcuni ibridatori hanno reato varietà molto particolari ottenute da vari incroci. Ecco i più famosi.
- N. Black Princess: rosso scura, quasi nera, è stata creata nel 1995 dall’americano Perry D. Slocum. Il fiore è a forma di coppa ed è composto da 36 a 38 petali. Si tratta di un esemplare grande (diametro da 100 a 200 cm), da sistemare ad una profondità variabile fra 40 e 80 cm
- N. Colorado: creato nel 1994 dall’ibridatore statunitense Kirk Strawn, ha un fior stellato il cui colore base è rosa salmone, ma che varia in tutte le possibili gradazioni a seconda delle condizioni climatiche e ambientali. Con un diametro di circa 10 cm, il fiore è composto da 28 petali ed emana un profumo gradevole. Le foglie sono verdi con leggere screziature rossastre.
- N. Arc-en-ciel (arcobaleno): ibrido creato nel 1901 dal francese Joseph Bory Latour – Marliac. Come facilmente si può dedurre dal suo nome, la sua particolarità sta proprio nella colorazione delle foglie, caratterizzate da innumerevoli sfumature e variegature che spaziano dal rosa al porpora, dal bianco al giallo, dal bronzo all’avorio. Il fiore, di un delicato bianco-rosato, ha forma stellata e petali allungati
Che differenza c’è tra ninfea e fiori di loto
Spesso, la ninfea viene confusa col fiore di loto. Pur essendo entrambe piante acquatiche, in realtà, si tratta di due fiori ben distinti. Vediamo le principali differenze.
- Genere: le ninfee fanno parte della famiglia delle Nymphaeaceae, i fiori di loto a quella delle Nelumbonaceae
- Foglie: nel loto sono grandi, tonde e intere, sostenute da uno telo che fuoriesce dall’acqua; nelle ninfee le foglie sono arrotondante e presentano un taglio centrale. Galleggiano a filo d’acqua e hanno i bordi ondulati
- Fiore: le ninfee hanno un calice piatto, la corolla a coppa con tanti stami attorno ai pistilli dorati. I petali sono spessi coi margini appuntiti o arrotondati; nei fiori di loto, invece, il calice è molto più pronunciato. Inoltre, il fiore del loto è molto delicato mentre quello della ninfea è più robusto e, se scosso, non subisce danno alcuno
- Posizione: la ninfea sta a pelo d’acqua mentre il fior di loto esce completamente, sostenuto da uno stelo rigido e robusto
- Dopo la fioritura, il fiore della ninfea marcisce, mentre del fior di loto rimane solo il gambo
- Significato: le ninfee hanno principalmente un valore decorativo e ornamentale; il fior di loto, invece, possiede un valore sacrale per gli induisti e in molte culture orientali
Come si chiama il fiore delle ninfee
Alcuni lo chiamano “giglio d’acqua”.
I fiori della ninfea sono unici: sono infatti costituiti da grandi fiori singoli che emergono dall’acqua circondati da una base fatta di foglie. Il colore varia a seconda della varietà; se ne trovano bianchi, rosa, gialli, rossi, viola, blu, azzurri e bordeaux. Quasi tutti emettono piacevoli profumazioni e si aprono di giorno, per poi richiudersi la sera. Seguendo i ritmi del sorgere e del calar del sole.
In che periodo fanno i fiori le ninfee
La fioritura avviene a primavera inoltrata, verso maggio, ma poi prosegue fino in autunno (settembre/ottobre). A seconda della varietà, i fiori presentano dimensioni e colori differenti. Ce ne sono sia di molto piccoli che grandi . Per quanto riguarda i colori, le tinte più diffuse sono il bianco, il rosa chiaro, il giallo, il fucsia, il rosso, il salmone ed anche alcune varietà blu.
Ogni fiore, singolo, si apre a pelo d’acqua e dura pochi giorni. Si apre la mattina per poi chiudersi la sera.
Ninfee coltivazione
La coltivazione varia a seconda della specie.
Come già anticipato, le varietà rustiche sono poco esigenti in quanto vivono anche nelle zone con climi temperati e freddi; mentre quelle tropicali prediligono i luoghi dal clima caldo, e dove le temperature non scendono mai al di sotto dei 10°C.
Ecco comunque alcuni consigli generici validi per questo tipo di pianta.
- Clima: temperato per le varietà rustiche, caldo per quelle tropicali. Queste ultime, nelle zone con inverni freddi, vanno messe al riparo
- Esposizione soleggiata
- Temperatura dell’acqua calda (20 gradi circa, 25 per le varietà tropicali)
- Contenitore: le varietà rustiche vanno poste in un contenitore largo circa 80 centimetri e alto fino a 1 metro; quelle tropicali richiedono contenitori più piccoli
- Terriccio: fondo di argilla e letame maturo per le ninfee rustiche; argilla, sabbia e letame maturo per le tropicali
Dove piantare le ninfee
In base alla specie e alle diverse varietà, queste piante possono essere coltivate in vaso oppure in un laghetto. A fine ottobre, le varietà tropicali vanno ritirate al chiuso, in un ambiente dove la temperatura non vada mai al di sotto dei 10°C.
In laghetto
Le varietà più grandi necessitano di vasche o bacini d’acqua molto grandi. Per la coltivazione in acqua, utilizzare un cestello forato e terra di campo, da mescolare, al bisogno, con del terriccio, se fosse troppo argillosa. Riempire quindi il cestello con il rizoma ottenuto dalla divisione e, dopo averlo interrato, ricoprire con uno strato di ghiaietto di circa 2 cm.
A questo punto, posizionare le ninfee nello stagno o nello specchio d’acqua, prediligendo la parte più profonda del laghetto. In media, la profondità ottimale è compresa fra 50 e 80 cm. Alcune varietà fra le più vigorose possono sopportare anche 1,5 m di profondità.
Per assicurarsi una ricca ed abbondante fioritura, l’esposizione deve essere in pieno sole. All’ombra, infatti, queste piante tendono a fiorire poco o addirittura a non fiorire affatto.
In vaso
Essendo una pianta che si sviluppa molto rapidamente, di solito, si consiglia l’utilizzo di vasi abbastanza grandi. Infatti, più grandi e profondi sono i contenitori, e più la pianta diventa grande e vigorosa. In ogni caso, le dimensioni del vaso dipendono principalmente dalla varietà da coltivare. Di norma, per le varietà più piccole, si consiglia ‘utilizzo di vasi aventi 10 cm circa di profondità, mentre per le varietà più grandi, è bene optare per contenitori profondi dai 30 ai 100 cm.
I vasi ideali per le ninfee sono i cesti microforati che permettono alle radici di fuoriuscire, andando così ad assorbire i nutrienti sciolti nell’acqua.
In generale, utilizzare comune terra di campo ben sciolta. Evitare invece compost, torba e terricci leggeri in quanto tenderebbero a fuoriuscire, andando a sporcare l’acqua.
Come trattare le ninfee
Come già detto, si tratta di piante poco esigenti in termini di cure e mantenimento. La cosa più importante è ripararle dal freddo. Anche se le specie rustiche sono in grado di sopportare anche le temperature più rigide, per evitare che dissecchino per il gelo, si consiglia di creare un laghetto molto profondo che impedisce il deposito del gelo sul fondo.
Le specie tropicali, invece, come già accennato in precedenza, vanno trasferite in luoghi chiusi e riparati, come una veranda, meglio se esposta al sole diretto.
In inverno, una volta ogni 2 settimane, cambiare l’acqua del contenitore, e rimuovere le foglie secche, morte, ingiallite o rovinate. Le foglie vanno rimosse con delicatezza, cercando di lasciare intatta l’attaccatura.
Nel mese di settembre occorre provvedere con la concimazione, utilizzando del terriccio costituito da sabbia o ghiaia e concime organico maturo.
Come si concimano le ninfee
Si capisce che le ninfee hanno bisogno di sostanze nutritive perché presentano foglie piccole e pochi fiori. Il periodo ideale per la concimazione è la primavera.
Se le piante si trovano in un laghetto con pesci, di solito non è necessario procedere con la concimazione in quanto gli escrementi degli stessi pesci sono utili allo scopo.
Quando rinvasare le ninfee
Il rinvaso può essere effettuato in qualsiasi periodo dell’anno. Più il vaso è largo e profondo, e più la pianta avrà spazio dove crescere, senza quindi aver bisogno di manutenzioni troppo frequenti.
Se invece il contenitore in cui si è piantata la pianta è piuttosto piccolo, tener conto che il rinvaso va eseguito, di media, ogni 2-3 anni, utilizzando un contenitore più grande del precedente e nuova terra.
Si capisce che è necessario procedere col rinvaso quando le foglie sono molto piccole e le fioriture sempre meno abbondanti.
Quanto ci mette una ninfea a crescere
A seconda del luogo, lo sviluppo ha luogo nei mesi di aprile/maggio, e comunque coi primi caldi. Crescita e fioritura proseguono poi fino a settembre/ottobre.
Quando mettere le ninfee nel laghetto
La fine di aprile è il momento ideale per mettere i bulbi nel laghetto, dentro ad un vaso, ad appena 5 cm sotto la superficie dell’acqua.
Quante ninfee in un laghetto
Indicativamente, in un laghetto di 12 mq stanno bene 5 ninfee.
Quanto vivono le ninfee
Sono piante annuali che durano solo 1 anno di vita e poi muoiono.
Che significato hanno le ninfee
Vari sono i significati attribuiti a questo meraviglioso fiore: candore, purezza e amore platonico.
Nella mitologia greca simboleggia anche l’amore non corrisposto.
Gli Egizi spesso utilizzavano questo soggetto per decorare le pareti delle tombe dei faraoni affinché i defunti potessero ammirarne la bellezza in eterno.
Infine, nelle culture asiatiche ed orientali, rappresenta l’alba e il sorgere del sole.
Come moltiplicare le ninfee
Il metodo migliore per la propagazione è la divisione in cespi, una sorta di moltiplicazione per talea che sfrutta le radici della pianta. Le ninfee vanno tolte dall’acqua. Quindi vanno lavate le sue radici e tagliati i germogli che si sono formati ai lati della radice.
Parassiti e malattie
I principali nemici delle ninfee sono gli afidi, che succhiano la linfa dalle foglie e dai fiori.
Inoltre, se nel laghetto o nello stagno dove ci sono le piante vivono anche le carpe koi, queste possono dissotterrare il rizoma. Per scongiurare questo pericolo, sistemare sopra la terra uno strato di ghiaia molto sottile (circa 1 cm).
Ninfee Monet
Per la loro bellezza, le ninfee sono state prese come soggetto per molte opere artistiche. Famosissime in tal senso sono le ninfee di Monet. Il rinomato pittore, maestro dell’impressionismo, riprodusse questi fiori, presenti nel giardino della sua casa a Giverny, in più momenti della giornata studiando, osservando e sperimentando tutte le possibili cromie e i vari giochi di luce.
Attualmente, queste celebri tele di Monet possono essere ammirate al Museo dell’Orangerie des Tuileries. Molte altre tele di dimensioni minori, dove sono sempre rappresentanti questi fiori, si trovano in vari musei del mondo.
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Ultimo aggiornamento il 23 Settembre 2023 da Rossella Vignoli
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