Bioedilizia

Nuove frontiere nella bio-architettura: la facciata di alghe

Piccole case del futuro crescono, con l’obiettivo di limitare al minimo i consumi di energia e strizzare sempre più l’occhio all’ambiente. Fino a divenirne addirittura una componente e seguirne le medesime leggi. E’ il caso del progetto Biq House, una costruzione che ha le facciate tappezzate da alghe.

Nuove frontiere nella bio-architettura: la facciata di alghe

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L’edificio sta prendendo forma ad Amburgo, in Germania, e vede impegnato un pool austro-tedesco di designer, architetti e ingegneri facenti capo agli studi Arup, SSC Strategic Science Consult e Spletterwerk.

Entrando nel dettaglio, l’innovativa facciata ‘bio adattiva’ utilizza micro-alghe per fornire ombra e per generare nel contempo energia rinnovabile. In sostanza si ricorre alla fotosintesi per generare micro-alghe, che vengono poi anche raccolte e convertite in biomassa per la produzione di energia.

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Ma le sorprese non si fermano qui. In qualità di ‘bio-reattori‘, le facciate  possono anche catturare il calore del sole. Quindi, biomassa e solare come fonti di energia utilizzate per alimentare la Biq House, casa che – non lo dimentichiamo – introduce anche inediti concetti estetici per le pareti esterne degli immobili.

I 5 milioni di budget sembrano siano stati bene investiti, la ‘creatura vivente’ sarà completata per l’ International Building Exhibition (IBA) in programma nel 2013, proprio ad Amburgo.

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Ultimo aggiornamento il 19 Luglio 2018 da Rossella Vignoli

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