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Il gatto Ocelot e la sua bella pelliccia maculata e striata

Un felino selvatico cacciato per la bellezza del suo manto

L’Ocelot è un mammifero appartenente alla famiglia dei felini provvisto  di uno splendido manto maculato, molto apprezzato fin dall’epoca dei Maya. Gli esemplari sono concentrati per lo più nelle foreste pluviali del Centro America e del Sud America equatoriale.

Il gatto Ocelot e la sua bella pelliccia maculata e striata

Questo bellissimo felino vanta una pelliccia simile al gattopardo e al leopardo: croce e delizia di questa specie che per decenni è stato cacciato fino a causarne la quasi totale estinzione in America. Oggi non rientra più nelle liste degli animali a rischio di estinzione, seppur continui la minaccia del commercio della pelliccia.

Inoltre, si è diffusa dagli anni ’60 la moda di allevarli a casa come se fossero animali da compagnia. Scopriamo di più su questo splendido felino, cosa dice la legge, se è davvero addomesticabile.

Ocelot: caratteristiche fisiche

Questo felino selvatico è chiamato anche gattopardo americano, gatto ocelot, margay o gatto ocicat. Appartiene all genere Leopardus e alla famiglia dei Felidae.

Ha dimensioni e aspetto simili ad alcune razze di gatti giganti anche se è un animale selvatico. Arriva infatti a misurare dai 50 cm ad 1 m di lunghezza e pesare intorno dai 9 ai 13 kg.

Oltre al pelo si distingue anche per grandi occhi rotondi, le orecchie più grandi rispetto a un gatto casalingo. Inoltre, essendo animali selvatici hanno denti aguzzi, per la caccia, e vivono tra i 10 e i 12 anni al massimo. Il suo verso è simile a un ululato, non al miagolio delle varie razze di gatti domestici.

Ocelot

Ma ciò che rende unico questo felino è certamente il mantello maculato di straordinaria bellezza, simile a quello del leopardo.

Questa è la sua vera bellezza. Ha delle striature e delle zone maculate di colore nero, su sfondo marrone o rossiccio, verso le zampe e la coda le macchie nere sono sempre più fitte, mentre nelle zone della muso, del collo e delle spalle, sono più presenti ed evidenti le strisce, sempre nere irregolari.

La lucentezza e l’aspetto simile al mantello del leopardo sono anche la rovina di questo felino, che lo ha portato ad essere oggetto di una serrata caccia. E ha rischiato di arrivare all’estinzione.

Che animale è il gattopardo

Questo felino è noto anche con il nome di gattopardo ed è molto comune in Sudamerica e Centroamerica..

Dove si trova l’Ocelot

Vive allo stato selvatico in tutto il Sud America, ad eccezione del versante occidentale delle Ande e delle zone desertiche meridionali dell’Argentina, dell’America centrale e di alcune parti degli Stati Uniti meridionali. È molto diffuso oggi in Messico e in Texas, Arizona e Perù.

Predilige le zone chiamate chapparal (zone a macchia tipiche degli Stati Uniti meridionali e del Messico), gli spazi paludosi, le grandi praterie e le foreste tropicali, con mangrovie, in cui nascondersi per cacciare. Per questo è detto gattopardo americano, proprio per la sua provenienza.

Accoppiamento e cuccioli di Ocelot

Come altri felini, gli ocelot sono animali per lo più solitari, terminato il periodo dell’accoppiamento tendono a vivere nuovamente da soli. La cucciolata di norma è di un paio di animali alla volta, dopo una gestazione di circa 80 giorni.

Appena nati i cuccioli restano accanto alla mamma nella tana: le femmine di ocelot, come altri mammiferi, si occupano dei primi mesi di vita del cucciolo fino al totale svezzamento. La mamma li sfama mentre il maschio torna alla sua vita solitaria.

Ocelot

Appena autosufficienti, i cuccioli seguono la madre ed imparano a procacciarsi cibo da soli: intorno ai 3 mesi di vita sono indipendenti ma restano solitamente nello stesso territorio della mamma per altri diversi mesi, a volte anni.

Cosa mangiano gli Ocelot

Questi felini sono selvatici e naturalmente carnivori. Fin da cuccioli sono abituati a cacciare piccoli roditori e diversi tipi di uccelli e anche pesci.

Le prede preferite sono topi, ratti spinosi, porcospini, opossum e tassi, ma a volte riescono a cacciare anche animali più grandi, come l’aluatta (piccola scimmia del Sud America), il bradipo, il tamandua (un formichiere messicano) e il mazama (un erbivoro sudamericano simile ad un cerbiatto).

Nel caso di un esemplare cresciuto in cattività, in allevamento, o addirittura domestico, la dieta diventa simile a quella dei gatti. Si base dunque su carne, verdura, pesce, carne, formaggi e frattaglie, ma anche cereali e latte.

I felini addomesticati tendono a ingrassare e quindi si consiglia di seguire un regime alimentare controllato, seguito dal proprio veterinario, di non dar loro cibi che fanno male ai gatti come dolci, uova, cibi speziati, e soprattutto di garantirgli sempre una buona attività fisica.

Quanto costa un gatto Ocelot

Essendo raro e soprattutto difficile da trovare, gli esemplari da allevamento sono piuttosto costosi. Difficilmente si troveranno esemplari selvatici catturati e comunque, essendo un animale abituato al suo habitat, lì dovrebbe restare e non relegato in una casa.

In alcuni Paesi è possibile acquistarli da allevamenti controllati e tenerli come gatti domestici. Costano circa 3000-4000 euro.

Prima di cercare di acquistare un ocelot è meglio interessarsi di cosa dice la legge in merito al commercio di Leopardus Pardalis.

Ocelot e il suo manto maculato

L’Ocelot ha un mantello molto particolare che ricorda sia il ghepardo sia il leopardo, che presenta sia striature sia macchie scure. La base del pelo invece può avere tonalità diverse sa esemplare a esemplare:

Sono numerosi i fattori che influenzano la distribuzione delle macchie e delle strisce ed anche il colore in generale del manto: dipende infatti dall’habitat, dal sesso e dall’età. Il pelo è striato perché il gatto Ocelot è un cacciatore e le striature servono per mimetizzarsi nel suo ambiente di caccia.

Ocelot

Un pelo morbido e fitto che fin dall’antichità gli è costato la vita. Si, perché il mantello è una bella pelliccia calda e morbida che, inizialmente veniva utilizzata dagli Indios per necessità, per scaldarsi.

Poi, purtroppo, è stata scoperta dalla moda occidentale e tra il 1960 e il ‘70 l’Ocicat è stato cacciato massicciamente soprattutto nel Nordamerica fino ad essere considerato, tra il 1972 al 1996, un animale a rischio di estinzione con tanto di inserimento nella Lista Rossa della IUCN.

L’Ocelot è pericoloso?

In realtà è un gattone selvatico e come tale ha bisogno di vivere: libero, all’aperto e con tanto spazio naturale per muoversi.

Il carattere non è aggressivo, ma come tutti i felini, anche lui è poco socievole, crepuscolare (cioè è più attivo dopo il tramonto) e ama vivere in solitudine. Non bisogna disturbarlo e i tratti salienti del suo carattere sono:

  • Cacciare è la principale attività notturna
  • Marcare il territorio con un odore molto forte e può essere aggressivo nel caso di intromissione nel suo spazio vitale
  • Emettere un ringhio costante e acuto quando è in fase di riproduzione.
  • Saltare, arrampicarsi e sono estremamente veloci e agili
  • Essere mordace: sono inclini a mordere e come molti altri felini, durante la lotta puntano ad alcune parti in particolare come dell’avversario come il gomito, l’ascella o collo

Ocelot: è un gatto domestico?

Il Leopardus paradalis, a partire dagli anni ’60, è diventato anche un animale domestico popolare soprattutto tra personalità bizzarre e artisti, come ad esempio Salvador Dalì.

Prima però di optare per una scelta del genere, è importante sottolineare che è un animale selvatico, nasce e cresce in libertà ed è abituato a vivere nella natura e cacciare per procurarsi il cibo.

Per questo motivo rientra tra gli animali selvatici che non tutti i Paesi permettono di allevare o tenere a casa. Vediamo cosa dice la legge europea.

Ocelot: commercio e normativa  

Non è una specie in pericolo di estinzione, ma resta in costante controllo ed il suo commercio è totalmente illegale.

Ocelot

Il CITES, la Convenzione di Washington sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione, ha vietato il commercio di questo felino. Ciò nonostante, in America alcuni stati indipendenti permettono il possesso del questo gatto esotico.

L’Unione europea impedisce il suo passaggio in dogana per arrivare in nessun paese UE. Il suo commercio in Europa è vietato dal 1990 ed è inserito nella lista delle specie a rischio minimo.

Divieto di caccia dell’Ocelot

Oltre al commercio finalizzato all’addomesticamento di questo felino, va ricordato che la caccia è vietata praticamente in tutto il Mondo. Dal 1972 al 1996 è stata inserita nella Lista Rossa della IUCN come specie in pericolo e vulnerabile.

In particolare nelle aree in cui è presente allo stato selvatico, è ancora oggi illegale cacciarla in: Argentina, Brasile, Bolivia, Colombia, Costa Rica, Guyana Francese, Guatemala, Honduras, Messico, Nicaragua, Panama, Paraguay, Suriname, Trinidad e Tobago, Stati Uniti, Uruguay e Venezuela.

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Giovanna Ferraresi

Giovanna Ferraresi  Siciliana di nascita e milanese di adozione, s'impegna con passione e voglia di imparare. Fino dal 2011 segue la sua attitudine, la scrittura. Lavora come web editor free lance per una casa editrice milanese specializzata in riviste tecniche di architettura e scrive di edilizia e architettura per 'Imprese Edili' e architetturaecosostenibile.it È appassionata di bioedilizia e architettura sostenibile. Anche oggi continua a tenersi aggiornata, non smettendo mai di ascoltare, guardare e imparare ed è esperta di bellezza naturale e autoproduzione cosmetica.

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