Olio di krill: dal mare la cura per il colesterolo ad impatto zero
L'olio di krill è un ottimo integratore di omega 3 che protegge il cuore e le articolazioni
L’olio di krill è un olio ottenuto da invertebrati marini appartenenti all’ordine degli Euphausiacea. L’olio di krill è considerato un ottimo integratore alimentare poiché si tratta di un prodotto oleoso ricchissimo di acidi grassi essenziali Omega 3. Si può assumere in capsule morbide reperibili in farmacia o erboristeria. Molti sono i benefici che apporta alla salute, ma va assunto con cautela e sotto consiglio medico.
Sommario
Vediamo da dove si estrae questo olio di pesce e grazie a quali proprietà è ritenuto così salutare.
Olio di Krill: cosa è
l termine krill deriva da una parola del nord Europa e indica un insieme di diverse specie animali invertebrate per lo più crostacei nell’ordine Euphausiacea. Questo gamberetto trasparente che vive nei mari polari, caratterizzati da acque fredde non è più lungo di un paio di centimetri, si sposta in grandi branchi di migliaia di elementi.
Il krill è una fonte alimentare per numerose specie marine come cetacei, squali, balene ed è considerato un alimento ricco di valori nutrizionali eccellenti come l’Omega 3, che ha proprietà cardioprotettive, favorisce l’incremento del colesterolo cosiddetto buono e riduce il rischio cardiovascolare.
Oltre a proteggere il cuore, l’olio di krill ha proprietà antinfiammatorie, protegge i vasi sanguigni, allevia i sintomi dell’artrosi, le allergie, il diabete e i reumatismi.
Da dove si estrae
L’olio di Krill si estrae da un minuscolo crostaceo simile al gambero molto diffuso nelle acque fredde del Nord ad esempio nell’Antartide: sono crostacei semi-trasparenti che si concentrano in dense masse o scie che possono colorare la superficie dell’oceano di rosso.
Questo krill è considerato come “specie chiave” cioè un organismo dal quale dipendono molti predatori antartici ed è la base dell’alimentazione di molte specie animali come i pinguini, le balene, pesci e uccelli marini. Le balene ad esempio ingeriscono enormi quantità di krill per fornire l’energia necessaria ad alimentare la loro enorme massa fino a 3 tonnellate di krill al giorno.
Il krill insieme al plancton costituisce una delle risorse alimentari disponibili più facilmente rinnovabili: infatti se ne catturano enormi quantità che però sono una piccola parte della totale quantità di krill disponibile nel mare.
Il krill si moltiplica molto rapidamente e la sua disponibilità è quasi illimitata.
Dove si trova
Il krill è presente in tutte le acque del mondo ma predilige il mare a temperature basse, i mari del nord sono più popolati di plancton krill.
I principali pescatori, se così si possono definire, di questo micro crostaecei sono comunque i giapponesi che ne eseguono la pesca nelle acque meridionali dell’isola, attraverso un metodo tecnologico e all’avanguardia che ne limita gli sprechi.
La maggior parte krill è usato come mangime per la pesca, viene poi pescato per alimentazione di animali da allevamento e solo una piccola percentuale viene tenuta a disposizione per il consumo umano per l’industria farmaceutica o degli integratori alimentari.
La pesca di krill ammonta a 150-200.000 tonnellate annue ma questo non incide a livello ambientale. Vediamo perché.
Sostenibilità del Krill
La quantità di krill pescabile è tra i 102.000 e 110.000 tonnellate: questa è la quota imposta dalla Commissione internazionale per la conservazione dell’habitat dell’Antartide (CCAMLR). Limitare la pesca a queste quantità garantisce la conservazione delle specie nell’Antartide.
Va ricordato che l’uso di questo crostaceo per realizzare degli integratori alimentari incide pochissimo sull’equilibrio ecologico dell’Antartide perché la cattura annuale rappresenta solo lo 0,03% della popolazione stimata di krill, che tra l’altro si ripopola molto facilmente.
Olio di krill: cosa contiene
L’olio che si ottiene da questi piccoli crostacei è ricco di proprietà benefiche per l’organismo umano. In particolare contiene:
- acidi grassi essenziali: omega 6, omega 9 e soprattutto omega 3, soprattutto EPA e DHA, che sono la forma più biodisponibile;
- astaxantina, un caratenoide: una sostanza antiossidante e che funge anche da conservante naturale che fa sì che le molecole di olio del pesce non degradino;
- colina: una sostanza dalle ottime proprietà antinfiammatorie che viene impiegata nel processo di costruzione delle membrane cellulari e i neurotrasmettitori;
- buone quantità di retinolo e tocoferoli
L’olio che si ottiene da questi minuscoli invertebrati non è contaminato da metalli pesanti ed è per questo che viene considerato più puro rispetto ad altri olii di pesce come l’olio di fegato di merluzzo. Viene infatti assorbito meglio dal nostro organismo. L’olio di krill è di colore rosso e non giallo come quello di pesce.
Grazie alla grande quantità di omega 3 è considerato un ottimo prodotto ricco di Epa e Dha, che rimangono attivi grazie all’alta percentuale di antiossidanti naturali.
Olio di krill: benefici per l’organismo umano
L’olio di krill essendo una ottima fonte di acidi grassi polinsaturi, soprattutto di omega 3 apporta benefici in termini di riduzione del colesterolo, dell’infiammazione e della capacità delle piastrine di aggregarsi a formare pericolosi coaguli di sangue.
Se ne consiglia l’assunzione per contrastare le malattie cardiovascolari, livelli eccessivi di trigliceridi o di colesterolo nel sangue, ictus, artrosi, depressione, sindrome premestruale.
Quali sono i benefici principali
- protegge il cuore grazie alla presenza di Omega 3 e Dha e Epa contribuisce infatti a tenere i trigliceridi sotto controllo, e aiuta ad alzare i livelli di colesterolo buono, l’Hdl. Epa e Dha concorrono a normalizzare i valori della pressione sanguigna.
- spegne le infiammazioni dell’organismo grazie alle proprietà antinfiammatorie degli Omega 3 .Secondo uno studio è in grado di alleviare le infiammazioni causate dai batteri che entrano in contatto con le cellule intestinali già dopo un mese di regolare assunzione.
- allevia i dolori articolari che spesso sono causati proprio da un eccesso di tossine che provocano infiammazioni ai tessuti. Secondo alcuni studi risulta utile per alleviare il dolore articolare nei casi di artrite, anche nella forma reumatoide. Gli integratori a base di olio di krill sono consigliati per alleviare dolori alle ginocchia e alle articolazioni migliorando la mobilità articolare.
- rinforza le ossa e protegge dai danni dell’osteoporosi. Aiuta ad aumentare la densità ossea, stimolando la produzione di osteoblasti, le cellule che concorrono alla formazione del tessuto osseo.
- riduce la secchezza oculare riducendone i fastidiosi sintomi. La colina del krill è infatti utile per mantenere in salute le strutture dell’occhio, aiutando a prevenire le malattie degenerative di questa parte del corpo, come la maculopatia.
- diminuisce i sintomi della sindrome premestruale. Avendo proprietà antinfiammatorie riesce infatti ad alleviare i sintomi dolorosi della sindrome premestruale. Anche nella fase della menopausa, aiuta a ridurre l’intensità delle vampate di calore.
Altri benefici
Ma non solo, ecco altri benefici che si possono ottenere dall’assunzione di capsule di olio di krill, oggi ancora oggetto di studio:
- salvaguardia la funzione cerebrale e protegge dai danni dell’invecchiamento precoce anche dall’Alzheimer. La materia cerebrale è costituita da circa un 60% di Dha, da qui l’importanza come pietra miliare della struttura e funzione cerebrale.
- migliora l’aspetto della pelle grazie alle tante proprietà antiossidanti riduce l’arrossamento e la pelle secca. Protegge anche dai raggi Uv, e riduce il formarsi delle righe. Migliora anche l’aspetto di capelli e delle unghie rendendoli più forti.
- aumenta l’energia e la concentrazione grazie alla alta concentrazione di colina e omega 3. Gli sportivi ne traggono profitto perché ha una funzione preventiva nei confronti delle lesioni neuro-muscolari.
Gli studenti ne traggono profitto grazie all’aumento dell’attività di concentrazione.
Sembra infine che questo integratore alimentare possa ostacolare il formarsi di alcune forme tumorali e possa potenziare l’effetto di alcune terapie anticancro.
Olio di krill: come si assume
L’olio ottenuto dal krill è disponibile sul mercato sotto forma di capsule molli, da poco meno di 1 grammo ciascuna. Il prezzo si aggira suoi 20 euro per 60 pezzi.
Ecco un paio di proposte che è possibile trovare online:
Se ne assume una al giorno al mattino durante la colazione e il trattamento affinché presenti i suoi effetti deve durare circa 3 mesi. Attenzione prima di assumerlo chiedere consiglio al proprio medico curante se fossero presenti patologie.
Una volta aperto si consiglia di tenere il flacone sigillato lontano da umidità, al buio e al fresco.
Chi può assumere olio di krill
Queste capsule, una al giorno possono essere assunte da chiunque
- voglia integrare la propria dieta alimentare con maggiori livelli di acidi grassi
- desideri proteggere le proprie cellule
- soffra di dolori mestruali o menopausa
- soffra di livelli alti di colesterolo
- voglia prevenire le malattie cardiache
- soffra di dolori alle articolazioni: i miglioramenti sono evidenti già in poche settimane
- abbia valori alti di colesterolemia: se ne consiglia l’uso per 2 o 3 mesi
- voglia migliorare lo stato di salute di pelle, capelli e delle unghie
Se ne consiglia poi l’uso in caso di necessità occasionale come ad esempio durante la gravidanza o l’allattamento.
Controindicazioni
L’assunzione di integratori a base di olio di krill non sono da considerarsi nocivi alla salute. Vanno assunti per un massimo di 3 mesi.
Non si consiglia l’uso nei seguenti casi:
- allergia ai crostacei o ipersensibilità legata ai componenti dell’integratore
- prima di un intervento chirurgico a causa del maggiore rischio di sanguinamento
- in associazione ad alcuni farmaci ad azione di alcuni farmaci anticoagulanti e antinfiammatori: i loro effetti, sommandosi, potrebbero aumentare il rischio di lividi ed emorragie.
In gravidanza e allattamento l’uso di olio di krill può essere molto benefico, ma va comunque prescritto dal medico curante.
Ultimo aggiornamento il 12 Giugno 2020 da Rossella Vignoli
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