Onde d’urto: la metodica non invasiva che cura svariate patologie
Cosa sono, come funzionano, benefici, effetti collaterali e controindicazioni
Le onde d’urto sono un trattamento non invasivo che viene sempre più utilizzato in ambito ortopedico, e non solo, per la cura di patologie comuni e diffuse, soprattutto a carico della struttura muscolo-scheletrica e dei tessuti molli, al fine di limitare l’assunzione di medicinali e antinfiammatori, ed evitare il ricorso ad interventi chirurgici. Creano infatti una specie di ‘micro-idromassaggio’ che va a stimolare i processi biologici di riparazione.
Sommario
- Che cosa sono le onde d’urto
- A cosa servono le onde d’urto
- Come funzionano le onde d’urto
- Come si svolge una seduta di onde d’urto
- Cosa producono le onde d’urto sui tessuti colpiti
- Quali sono i benefici delle onde d’urto
- A chi vengono consigliate le onde d’urto
- Quando cominciano a fare effetto le onde d’urto
- Quanto riposo dopo la seduta di onde d’urto
- Le onde d’urto hanno effetti collaterali?
- Che differenza c’è tra ultrasuoni e onde d’urto
- Che differenza c’è tra Tecar e onde d’urto
- Chi può prescrivere le onde d’urto
- Quanto dura una seduta di onde d’urto
- Quante volte a settimana si possono fare le onde d’urto
- Quanto costano le sedute di onde d’urto
- Quali sono le controindicazioni delle onde d’urto
In questo approfondimento andremo a vedere più nel dettaglio come funzionano a cosa servono.
Che cosa sono le onde d’urto
Si tratta di una terapia strumentale non invasiva piuttosto diffusa in quanto svolge un’azione antalgica molto efficace, consentendo così la riduzione dell’assunzione di farmaci antinfiammatori e antidolorifici.
È valido per svariate patologie principalmente riguardanti ossa e tendini, ormai divenute croniche o in fase acuta. Molto usata in fisioterapia, è prescritta sia dall’ortopedico che dal fisiatra per trattare disturbi muscolo-scheletrici come le fascite plantare, la pubalgia, il gomito del tennista, le tendinopatie a varie parti del corpo, le calcificazioni o le contratture muscolari e per frantumare i calcoli renali.
In fisica le onde d’urto sono onde acustiche che si propagano attraverso un mezzo, come l’aria o un liquido, causando un aumento temporaneo della pressione e del cambiamento di densità. Esse possono essere generate da diverse fonti, come esplosioni, sismi o impatti meccanici, e possono avere effetti distruttivi sugli edifici e sugli oggetti nell’area interessata.
In medicina sono utilizzate onde acustiche ad intensità elevata e non percettibili, che vengono irradiate tramite una sonda apposita e che si propagano attraverso la superficie cutanea.
La zona colpita è così soggetta ad un aumento metabolico che induce l’organismo a stimolare, nonché accelerare, i processi di guarigione.
Oltre ad essere una terapia non invasiva, se ben adoperata, è molto efficace. Inoltre, in base ai disturbi da trattare, può essere usata da sola o in sinergia con altre terapie.
Quanti tipi di onde d’urto ci sono
Possiamo distinguere tra 2 tipologie di onde d’urto:
- focali, che vanno a colpire i tessuti in maniera molto precisa e penetrando in grande profondità
- radiali, che si irradiano all’intera superficie trattata. Tipologia prevalentemente utilizzata in ambito estetico e per il trattamento di problemi superficiali come inestetismi
A cosa servono le onde d’urto
È una metodica non invasiva usata per curare molte patologie.
L’impiego delle onde d’urto nell’ambito medico risale agli inizi degli anni ’80, quando venivano utilizzate, in alternativa alla chirurgia, per distruggere i calcoli alle vie urinarie senza arrecare alcun tipo di danno ai tessuti circostanti.
In breve tempo, le onde d’urto hanno poi cominciato ad espandere i loro ambiti di utilizzo. Come tutti noi oggi sappiamo, vengono infatti utilizzate per trattare varie patologie in ambito ortopedico così come anche malattie dei tessuti, molli ed ossei. Attualmente si riscontra un impiego sempre più maggiore anche nei settori di medicina sportiva, fisioterapia ed anche in campo dermatologico per la cura di lesioni cutanee.
Vediamo allora in pratica alcune delle principali patologie per le quali spesso si ricorre alle onde d’urto:
- borsite
- fascite plantare
- tendinite (soprattutto alla spalla, al ginocchio e al tendine d’Achille)
- contratture
- epicondilite, meglio noto come “gomito del tennista”
- stiramenti muscolari
- pubalgia
- ulcere, ustioni e ferite
- microcalcificazioni
Come funzionano le onde d’urto
Sono onde acustiche ad energia elevata prodotte da generatori particolari e poi veicolate all’interno del corpo umano attraverso un sistema di trasmissione che consente di puntarle sulla zona specifica da trattare, determinando una stimolazione meccanica diretta.
Si tratta di onde acustiche del tutto sicure, che colpiscono la zona interessata, propagandosi in profondità nei tessuti e determinando una serie di processi biologici di riparazione. Infatti, causano una microfrattura del tessuto, e stimolano così la produzione di nuovo collagene ,migliorando la circolazione sanguigna.
Il principio alla base del trattamento è quello di generare onde d’urto che agiscono in 2 fasi:
- aumento veloce della pressione (picco di pressione positivo)
- ritorno alla pressione atmosferica (fase più lenta di pressione negativa)
La combinazione di queste due fasi favorisce la generazione di cavità e la creazione di microbolle nei tessuti.
Tra il paziente e la sorgente c’è una interfaccia liquida che serve sia a trasmettere l’onda d’urto che, al tempo stesso, a puntare il bersaglio in maniera molto precisa.
Il meccanismo preciso di azione di queste onde è ancora oggetto di studio, tuttavia si ritiene che causino una serie di effetti biologici locali, tra cui la stimolazione della neoangiogenesi, la stimolazione della proliferazione cellulare e la stimolazione della produzione di collagene, che contribuiscono a migliorare la riparazione dei tessuti ed a ridurre il dolore.
La profondità massima che le onde d’urto possono raggiungere è di 60 mm. In base ai vari casi, l’operatore può regolare il macchinario così da trasmettere la quantità di energia voluta e al grado di profondità desiderato.
Come si svolge una seduta di onde d’urto
Anzitutto, il medico professionista spiega al paziente in cosa consiste il trattamento e gli eventuali effetti collaterali, quindi acquisisce il suo consenso informato.
Quindi, dopo aver fatto sistemare il paziente su un lettino o una poltrona, il medico comincia il trattamento applicando una sonda che emana le onde sulla pelle per un tempo variabile (tra pochi secondi e qualche minuto).
In base alla patologia da trattare, il professionista può anche spostare la sonda su altre sedi o modificare l’intensità di energia emessa, da cui dipende anche la profondità delle onde (possono raggiungere i 60 mm).
In genere, gli effetti benefici non sono immediati, ma lenti e progressivi. Si comincia a trarre giovamento dopo circa 2 settimane dalla prima seduta.
In base alla patologia da trattare, al fine di accelerare il processo di guarigione, è possibile combinare le onde d’urto ad altre terapie fisiche o sedute di rieducazione motoria. In tale evenienza, sarà ovviamente il professionista curante a dare gli opportuni suggerimenti.
Cosa producono le onde d’urto sui tessuti colpiti
Si crea il fenomeno della cavitazione, cioè la formazione di micro-bolle gassose. Queste bolle, vengono poi colpite da successive onde e, in questo modo, esplodono e vanno a ‘danneggiare’ i tessuti da trattare.
Quali sono i benefici delle onde d’urto
I benefici sono vari e numerosi:
- riduzione degli stati dolorosi grazie alla produzione di sostanze antinfiammatorie
- riparazione e rigenerazione dei tessuti
- accelerazione dei tempi di guarigione
- miglioramento della funzionalità
- rilassamento muscolare
Inoltre, a bassa intensità, sono utili per intervenire su stati di disfunzione erettile di entità moderato o lieve poiché la stimolazione della circolazione sanguigna favorisce la crescita di nuovi vasi sanguigni che a sua volta serve per migliorare la capacità erettile.
A chi vengono consigliate le onde d’urto
Vengono indicate sia per patologie croniche (presenti da tempo) che in fase acuta.
Ecco le principali patologie che ben si prestano a questo tipo di trattamento:
- tendinopatie, soprattutto a livello di ginocchia, spalla (cuffia dei rotatori), gomito (epicondilie ed epitrocleite), piede (tendine d’Achille), borsite, trocanterite, fascite plantare.
- patologie a carico dei tessuti molli, come calcificazioni, miositi ossificanti, esiti fibrotici e/o calcifici a seguito di lesioni di legamenti e muscoli, condrocalcinosi, morbo di Dupuytren.
- patologie ossee, come ritardi di consolidamento di fratture, pseudoartrosi, rizoartrosi, sperone calcaneare, necrosi asettica della testa dell’omero o del femore, osteocondriti, morbo di Haglund.
- chirurgia plastica, per il trattamento di ustioni, ferite, ulcere cutanee.
Quando cominciano a fare effetto le onde d’urto
I benefici non sono immediati ma cominciano a manifestarsi dopo 20-30 giorni circa a partire dalla fine del trattamento.
Tuttavia, i risultati possono variare da persona a persona e in alcuni casi potrebbe essere necessario combinare le onde d’urto con altre terapie per ottenere una migliore reazione.
Quanto riposo dopo la seduta di onde d’urto
Il tempo di riposo necessario tra una seduta e l’altra è di 72 ore.
Le onde d’urto hanno effetti collaterali?
Si tratta di una metodica non invasiva, sicura e con effetti collaterali lievi e temporanei, come dolore o arrossamento nella zona trattata, che possono manifestarsi anche piccoli ematomi superficiali che riassorbono nel giro di breve tempo.
In caso di aumento del dolore, che rappresenta la risposta positiva del corpo alla stimolazione dei tessuti, evitate l’applicazione di ghiaccio, che provoca vasocostrizione, fenomeno che può influenzare negativamente l’efficacia della terapia.
Raramente, possono verificarsi complicanze più gravi come lesioni dei nervi o dei vasi sanguigni. È importante che questa terapia sia somministrata da un professionista esperto per minimizzare i rischi.
Che differenza c’è tra ultrasuoni e onde d’urto
Di fatto, rispetto agli ultrasuoni, le onde d’urto possiedono una morfologia diversa ed una quantità di energia mille volte maggiore.
Gli ultrasuoni sono onde sonore ad alta frequenza, che non possono essere udite dall’orecchio umano che in medicina vengono utilizzati per generare immagini del corpo interno (come gli ultrasuoni in gravidanza) e per stimolare la guarigione dei tessuti molli (come la terapia fisica con ultrasuoni).
In breve, si può riassumere.
Ultrasuoni: utilizzano onde sonore ad alta frequenza per generare immagini del corpo interno, utilizzati per diagnosticare condizioni come gravidanza, problemi alle articolazioni e tumori. Non causano dolore e sono considerati generalmente sicuri.
Onde d’urto: utilizzano onde meccaniche ad alta energia per trattare condizioni dolorose come la tendinite e la calcificazione. Possono causare dolore e possono essere associati ad alcuni effetti collaterali come ecchimosi o dolore temporaneo, e sono più invasive rispetto agli ultrasuoni.
Che differenza c’è tra Tecar e onde d’urto
Mentre le onde ì sono utili per eliminare l’accumulo di calcio in presenza di calcificazioni, la Tecarterapia ha un’azione di tipo antinfiammatorio.
Date le due diverse ma complementari proprietà, per il trattamento di alcune patologie, le due terapie possono essere combinate al fine di ottenere ottimi risultati ed accelerare la guarigione.
Chi può prescrivere le onde d’urto
In genere fisiatra e ortopedico sono i professionisti che prescrivono uno (o più) cicli di questo trattamento a seguito di una visita approfondita, che permette loro di valutare struttura ossea e articolare del paziente, oltre che struttura dei legamenti e dei muscoli.
Quanto dura una seduta di onde d’urto
Il trattamento è piuttosto rapido. Di media, una seduta dura al massimo 10 minuti e non implica alcun tipo di sforzo da parte del paziente che deve stare semplicemente steso su un lettino.
Quante volte a settimana si possono fare le onde d’urto
Il trattamento classico, di solito, prevede 1-2 sedute a settimana.
Quanto costano le sedute di onde d’urto
I prezzi variano in base a diversi fattori, come il professionista o la struttura cui ci si rivolge, nonché la durata della singola seduta.
In maniera indicativa, possiamo comunque dire che una seduta ha un prezzo che va dai 50 ai 150 euro.
Costo delle onde d’urto per la spalla
Il prezzo medio per il trattamento per una spalla è di 80 euro circa.
Costo delle onde d’urto per la cellulite
In questo specifico caso, i prezzi variano molto tra i vari istituti che possono proporre promozioni speciali. È possibile ad esempio trovare pacchetti da 10 sedute da 800-1.000 euro.
Quali sono le controindicazioni delle onde d’urto
Di per sé si tratta di un trattamento non invasivo, sicuro e ben tollerato. Tuttavia, ci sono casi in cui è bene evitare le onde d’urto. In particolare.
- Gravidanza
- Vicinanza della zona da trattare a strutture delicate come encefalo, midollo spinale
- Neoplasie
- Tromboflebiti
- Terapia con farmaci anticoagulanti
- Infezioni in atto
- Pace-maker, elettrostimolatori, impianti cocleari
- Forte ischemia a livello degli arti inferiori
- Cardiopatie
- Epilessia
- Bambini e adolescenti
Altri approfondimenti
Per finire, ecco alcuni articoli su alcune terapie riabilitative, tradizionali e non:
- Bagni di fieno
- Percorso Kneipp
- Metodo Mézières
- Termoterapia
- Ultrasuonoterapia
- Fototerapia
- Talassoterapia
- Fangoterapia
- Kinesiterapia
- Aromaterapia
- Manipolazione fasciale
- Pressoterapia
- Crioterapia
- Ozonoterapia
- Magnetoterapia
- Osteopatia
- Chiropratica
- Omeopatia
Ultimo aggiornamento il 13 Gennaio 2023 da Rossella Vignoli
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