Orzata: tutto su questa bevanda rinfrescante e ipocalorica
Una bibita energizzante dal sapore mandorlato che però è fatta con l'orzo
L’orzata è una bevanda analcolica e rinfrescante, che può essere consumata anche dai vegani. Scoprite insieme a noi alcune ricette per l’estate.
Sommario
Orzata, cos’è
Di colore bianco opaco e dal caratteristico odore di mandorla, l’orzata deriva dal latino hordeata, che “significa fatta con orzo”.
In inglese, infatti, si chiama appunto barley drink. Ciò significa che originariamente, veniva utilizzato l’orzo germogliato per produrla.
Si pensava facilitasse la digestione e che fosse utile a curare tosse e mal di gola, ma non ci sono evidenze scientifiche di questi benefici.
Oggi, è una bevanda molto dolce ed energizzante, che viene utilizzata per aromatizzare l’acqua dei ghiaccioli, i cocktail o consumata sola insieme ad acqua o latte.
Orzata: da dove viene
È diversa dunque dal latte di mandorla, nonostante il suo sapore ne faccia supporre la presenza.
In molti Paesi del mondo, con lo stesso nome si indicano tutte le bevande realizzate con lo medesimo procedimento.
In Spagna, ad esempio, l’horchata o orxata, è prodotta con mandorle e un tubero detto chufa.
In Messico c’è l’horchata de arroz, originata dal riso. In Francia l’orgeat è del tutto simile alla nostra orzata.
Orzata: gli ingredienti
Secondo la legge italiana, il nome sciroppo d’orzata serve ad indicare una bevanda derivata dal benzoino deacidificato, con aggiunta di essenza deacidificata di mandorle amare, estratto di vaniglia e fiori d’arancio.
Pertanto contiene aldeide benzoica, che dà il caratteristico sapore di mandorla amara, reso solubile da acqua e zucchero.
A questi ingredienti è possibile aggiungere aromi come l’acido citrico e l’acido tartarico, nonché il glucosio cristallizzato, in una percentuale non superiore al 25%.
Differenza tra orzata e latte di mandorla
Il latte di mandorla viene prodotto con mandorle sminuzzate e tenute in infusione in acqua.
L’orzata invece, non contiene mandorle se non in forma di aroma, e viene utilizzata in meno preparazioni, anche perché è potenzialmente tossica.
Le cosiddette armelline, ovvero le mandorle amare, contengono infatti amigdalina, una sostanza che dà a questo drink anche il nome di sciroppo amigdalino.
L’amigdalina si trasforma in benzaldeide, che dà il caratteristico sapore alla bevanda, ma anche in acido cianidrico, ovvero cianuro.
Consigliamo, quindi, di non esagerare con le dosi, e di evitare di bere l’orzata in caso di già nota sensibilità alle mandorle.
Orzata: calorie
Contiene 71 kcal (per circa 20 cl.) date quasi interamente dagli zuccheri e da una piccolissima parte di fibre e lipidi.
Sono presenti inoltre sodio, fosforo, magnesio, calcio, vitamina C ed E. È pertanto, meno calorica rispetto ad altre bibite analcoliche, ma è comunque una fonte di zuccheri semplici.
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Ricette con l’orzata
Ecco alcune ricette di bevande alcoliche e non che utilizzano l’orzata come ingrediente base.
Latte e orzata
Con latte e orzata si può ache preparare un ghiacciolo, adatto anche ai bambini. Ingredienti:
- 50 ml di sciroppo d’orzata
- 300 ml di latte
Preparazione. Versate lo sciroppo in un contenitore insieme al latte. Mescolate. Con il composto riempite degli stampini per ghiaccioli. Metteteli nel freezer per almeno 4-6 ore. Una volta solidificati, potrete consumarli.
Mai Tai, cocktail con lo sciroppo di orzata
Con lo sciroppo d’orzata si può anche realizzare un delizioso Mai Thai, un drink alcolico a base di frutta. Ingredienti:
- 30 ml di rum scuro
- 30 ml di rum chiaro
- 15 cl di orange curaçao
- 10 cl di succo di lime
- 15 cl di sciroppo d’orzata
- ananas per decorare
- ciliegie sciroppate
Preparazione. Per realizzarlo, è necessario avere uno shaker. Unite lì tutti gli ingredienti tranne il rum scuro. Chiudete e shakerate. Filtrate il tutto in un bicchiere per cocktail dove aggiungerete il rum scuro, qualche spicchietto di ananas e una ciliegina. Per stemperare il sapore del rum, potete aggiungere succo d’ananas o d’arancia. Servitelo subito, anche con l’aggiunta di cubetti di ghiaccio. Si abbina alla carne bianca, ai piatti di pesce e al finger food piccante.
Caffè freddo con orzata
Il caffè freddo è una preparazione tipica salentina, ma si beve un po’ in tutto il mondo.
La ricetta originaria, sembra arrivi addirittura dalla Spagna. L’aggiunta dell’orzata serve a sostituire lo zucchero. Ingredienti:
- caffè in polvere
- cubetti di ghiaccio
- acqua calda
- orzata
Preparazione. Preparate il caffè. Intanto, mettete dei cubetti di ghiaccio in una tazza di vetro. Versateci il caffè e completate con un giro di sciroppo. Mescolate e gustate.
Orzata con noccioli di albicocca
È una bevanda povera appartenente alla tradizione pugliese. Si gustava prima dell’avvento di vino, spremute d’arancia e di limone. Solo, non esagerate, poiché i semi di albicocca sono altamente allergenici e contengono cianuro. Ingredienti:
- 10 semi freschi di albicocca
- 1 litro d’acqua fresca
- un giro d’orzata
Preparazione. Mettete i semi in un canovaccio o fazzoletto di stoffa e pestateli, su un tagliere, con un pestacarne, un pestello da mortaio o un mattarello da cucina. Quando i semi saranno ben sminuzzati, inserite il fazzoletto in una brocca contenente acqua. Lasciateli in infusione per almeno 5 minuti, fino a quando l’acqua non sarà diventata bianca. Togliete lo straccio dalla brocca e strizzatelo. Rimettetelo in infusione e strizzatelo per 3 volte. Aggiungete l’orzata. Questa bevanda ben si abbina alle frittelle di mais, da gustare a colazione.
Altre informazioni
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