Guida alla palma da giardino, una delle piante ornamentali più apprezzate
Palma da giardino, si o no? Diciamo che c’è palma e palma visto che in questa accezione si annoverano circa 2000 specie, tutte appartenenti alla medesima famiglia (Aracaceae). Coltivarne una significa innanzitutto scegliere la più adatta al proprio ambiente, allo spazio a disposizione e al clima in cui questa pianta di origine africana dovrà crescere e abituarsi. Ma scopriamo insieme tutto quello che c’è da sapere su questa pianta così tanto apprezzata sopratutto a scopo ornamentale.
Sommario
Le origini delle palme da giardino
Le palme da giardino sono considerate da molti studiosi alcune delle piante più antiche del pianeta. Assieme alle felci, sono quelle maggiormente diffuse sulla terra sin dal Giurassico, dunque la loro storia affonda le radici in 130 milioni di anni.
La loro prima classificazione botanica è attribuita a Linneo che nel suo manuale le definisce non a caso ‘Principi delle Piante’.
SCOPRI: Le piante che richiedono poca luce
All’epoca dei Romani, più precisamente durante il periodo imperiale, la palma rappresentava la gloria militare e la magnificenza del potere di questo popolo nel Mondo. Presso molti popoli sono ancora oggi simbolo di fertilità, maternità e protezione.
La diffusione nel Vecchio Continente è merito del principe russo Pyotr Troubetzkoy che nel 1870 ordinò la creazione della prima piantagione di palma europea nella sua dimora estiva italiana sul Lago Maggiore. Da quel momento, la zona è diventata meta di veri e propri pellegrinaggi per gli appassionati del genere.
Palme da giardino: caratteristiche generali
Chi di voi non ha mai ammirato una palma in giardini, parchi o lungo i litorali di molte regioni, alzi la mano. Queste piante sempreverdi, in effetti, sono protagoniste non solo di cartoline dal gusto esotico, ma decorano e impreziosiscono gli angoli verdi di moltissimi luoghi, ville e dimore storiche.
Già, perché pur essendo piante per lo più di origini africana o comunque tropicale, le palme da giardino sono diffusissime in tutta Europa e buona parte del Globo, anche a latitudini non proprio ideali.
Tra arbusti, alberi, varietà nane e giganti, queste piante appartengono ad uno dei gruppi botanici più importanti del mondo vegetale, all’interno del quale sono stati classificati ben 200 generi e 3000 specie differenti.
Dal momento che sono originarie delle zone tropicali e subtropicali del Mondo, crescono spontaneamente in Asia, Africa e America Latina. Alcune specie di palma, inoltre, sono coltivate per produrre tessuti in fibre vegetali.
Ogni palma produce fiori e frutti che variano a seconda della specie. In generale, i fiori della palma sono contenuti in capsule gialle o bianche di forma ovale, chiamate spate. Essendo piante dioiche, le palme da giardino producono fiori maschili e femminili, elemento importante per la propagazione.
In generale, la palma europea fiorisce in primavera, mentre le varietà più tardive a giugno. Tutte le palme producono frutti racchiusi in involucri capsule legnosi ricchi di polpa o succo. L’esempio più classico è quello dei datteri, consumati letteralmente in tutto il mondo.
Palma da giardino: varietà
Una prima, macro-distizione che può essere tracciata tra le tantissime varietà di palme è quella tra varietà nane e giganti.
Palme nane
Tra le varietà nane più coltivate e apprezzate, troviamo senz’altro le cosiddette Chamaerops Humilis, conosciute anche come Palme di San Pietro. Crescono spontaneamente in Europa e quindi sono abbastanza semplici da coltivare. Si distinguono per i tronchi robusti e spessi e in genere non superano i 2 metri di altezza. La chioma è di colore verde scuro.
Un ‘altra varietà molto coltivata è la palma Pigmea, o Phoenix Roebelenii, che a dispetto del suo nome può raggiungere anche i 4 metri di altezza. Le foglie sono molto larghe e il suo habitat ideale è in terra piena, clima temperato o addirittura siccitoso.
Da non dimenticare anche la palma Tritrinax, dalle dimensioni ridotte e frutti bianchi. Si tratta di un palma originaria del Brasile, venduta erroneamente come palma da vaso per le sue splendide fioriture. Eppure il suo habitat preferito è in piena terra dove più vivere svariati decenni.
Palme giganti
Tra le palme giganti la più comune e la Palma reale, conosciuta anche come Palma Alessandra. Il suo principale requisito è quello di prediligere terreni drenati e abbondanti di acqua. Nel pieno del suo sviluppo, questa palma può raggiungere i 20 metri d’altezza.
Ottima per giardini ampi e spaziosi è la Palma del Cile, che raggiunge i 25 metri d’altezza. E’ sicuramente una delle varietà più scenografiche grazie alle infiorescenze di colore rosso intenso che nel pieno della maturazione virano al giallo oro. Dalla sua linfa si estrae il famoso miele e vino di palma.
Come non citare, poi, la celebre Palma da Dattero (Phoenix Dactylifera). Raggiunge normalmente i 30 metri d’altezza e si adatta a qualsiasi tipo di terreno. Per questo motivo, è facile da coltivare ma non tollera il freddo.
Chiudiamo con la vera star delle palme da giardino: la Palma dai frutti d’Oro, detta anche Regina delle Palme. Ama i climi più freschi e ben drenati e durante i primi anni di vita ha bisogno di innaffiature generose. La sua peculiarità distintiva consiste proprio nei frutti che sono gialli come l’oro.
Come curare la palma da giardino
Se si vuole coltivare una palma nel proprio giardino e dare un tocco esotico all’ambiente, bisogna considerare per prima cosa le sue origini tropicali che richiedono necessariamente un’esposizione in pieno sole.
Come abbiamo visto, ci sono moltissime varietà di palma da giardino. Alcune richiedono maggiori attenzioni di altre. Dunque, che siate esperti di giardinaggio o no, per iniziare a coltivare questo genere di pianta è bene affidarsi al consiglio di un vivaista esperto. Non meno importante è la valutazione delle caratteristiche di clima e terreno.
Una volta scelta la palma da giardino più adatta, ecco quali sono i fattori principali da considerare per garantirle uno sviluppo ottimale.
Luogo
Per crescere forte e rigogliosa, la palma deve avere a disposizione uno spazio adeguato. Evitate di piantarla accanto a cespugli o altre piante, specie se la palma in questione tende ad espandersi in larghezza. Le varietà che seguono uno sviluppo verticale, invece, devono essere posizionate in un luogo del giardino dominante.
Esposizione
La maggior parte delle palme da giardino predilige esposizioni dirette e ben soleggiate per tutto il giorno. Tuttavia esistono alcune varietà che non amano troppo questa condizione, quindi è sempre meglio informarsi bene presso il negozio specializzato o il vivaio in cui intendiamo effettuare l’acquisto.
Umidità
Di certo, al di là della varietà le palme da giardino non sopportano il freddo e l’umidità persistente. Dunque occorre assicurare alla pianta un terreno fresco ma ben drenato. La pianta va messa a dimora da fine maggio a giugno, al più tardi in agosto.
Terreno
Il terreno ideale per una palma da giardino è ricco, ben drenato e mischiato con sabbia e letame. La messa a dimora, inoltre, deve prevedere una buca di circa 40-50 cm di profondità più del vaso, riempita per metà da argilla espansa o ghiaia. Come detto, le palme hanno bisogno di un terreno ricco e ben drenato, dunque è bene usare sabbia per creare il substrato, soprattutto per le palme da frutto.
Leggi anche:
- Cycas pianta: caratteristiche e consigli per la coltivazione della “palma nana”
- Kenzia o Kentia: i segreti di questa pianta da appartamento
- Serenoa repens: rimedio naturale per alopecia e problemi alla prostata
- Kalanchoe: cura e coltivazione di questa pianta
- Piante contro insetti e zanzare: la nostra guida
- Begonia: come curarla e coltivarla al meglio
Ultimo aggiornamento il 23 Settembre 2018 da Rossella Vignoli
Iscrivetevi alla newsletter di Tuttogreen.it per rimanere aggiornati sulle ultime novità.
Buongiorno,
sul terrazzo di casa, tra altri tipi di piante, ho una palma in vaso che, avendo ormai diversi anni (8-10?), sta diventando troppo alta (> 2mt). Qualora dovessi reciderla ad una certa altezza del fusto per accorciarla, la pianta è in grado di produrre nuovi spuntoni laterali oppure va incontro a morte certa?
Grazie
Alberto