Quali sono i Parchi nazionali Italiani ? Ed i parchi naturali del BelPaese ? Sono 26 e coprono il 10% del territorio Italiano per un milione e mezzo di ettari dalle Alpi alla Sardegna e costituiscono una riserva naturale dal valore ineguagliabile per l’Italia. Scopriamo quali sono e dove si trovano.
Sommario
I Parchi Nazionali italiani sono i custodi della biodiversità
L’Italia vanta una rete di 24 Parchi nazionali, di cui fanno parte una rete di ecosistema tra i più preziosi e diversificati del Paese.
Questi tesori naturali, istituiti per preservare la straordinaria biodiversità del territorio italiano, offrono scenari mozzafiato e habitat unici per migliaia di specie vegetali e animali.
Dalle Dolomiti alle coste mediterranee, sono zone protette che abbracciano molte e diverse tipologie di ambienti, aree montane, foreste millenarie, laghi e zone umide di grande valore ecologico.
Ciascuno di essi custodisce il meglio della natura italiana, dalle vette innevate dell’Appennino all’incomparabile bellezza delle Isole Tremiti.
La storia dei Parchi nazionali italiani
L’idea di istituire aree naturali protette in Italia affonda le sue radici nel XIX secolo, quando i primi movimenti conservazionisti iniziarono a prendere piede nel Paese. Tuttavia, i primi tentativi concreti di creare vere e proprie riserve naturali nazionali si registrarono solo nel XX secolo.
La nascita del primo Parco Nazionale italiano risale al 1922, con l’istituzione del Parco nazionale del Gran Paradiso. Questa area protetta, situata tra Piemonte e Valle d’Aosta, fu creata per salvaguardare gli esemplari rimasti di stambecchi che vivevano in quella regione alpina.
Nei decenni successivi, l’idea di proteggere i tesori naturali italiani prese sempre più piede. Così, negli anni ’30, vennero istituiti altri parchi come il Parco nazionale d’Abruzzo (1923) e il Parco nazionale delle Dolomiti bellunesi (1934).
Negli anni ’50 e ’60, la rete dei parchi nazionali si espanse ulteriormente, con la creazione di aree protette come il Parco Nazionale del Circeo (1934), il Parco nazionale delle Cinque Terre (1951) e il Parco nazionale dello Stelvio (1935).
Un vero e proprio salto di qualità nella tutela del patrimonio naturale italiano si ebbe nel 1991, con l’approvazione della Legge-quadro sulle Aree protette (Legge 394/1991), che inquadrò in maniera organica le necessità di gestione e valorizzazione delle aree più a rischio e che necessitavano di protezione.
La Legge-quadro ha stabilito i principi fondamentali come l’autonomia gestionale degli Enti Parco, la pianificazione delle attività e delle risorse, nonché la partecipazione delle comunità locali nei processi decisionali.
L’attuale sistema conta 26 parchi nazionali protetti, distribuite su tutto il territorio nazionale. Questa rete di riserve naturali custodisce alcuni degli ecosistemi più preziosi e diversificati del Paese, dalla montagna alla costa, dalle foreste alle zone umide.
Sebbene la loro istituzione e il loro sviluppo abbiano richiesto decenni di impegno, queste aree rappresentano oggi un patrimonio inestimabile, da preservare e valorizzare per le generazioni future.
Le sfide per la conservazione della Natura dei Parchi nazionali italiani
Oggi i grandi Parchi nazionali si ritrovano ad affrontare alcune sfide, in particolare devono preservare la loro integrità ambientale.
La pressione esercitata dalle attività umane, l’inquinamento, i cambiamenti climatici e la gestione non sostenibile delle risorse naturali, minacciano costantemente questi preziosi ecosistemi.
Anche un eccessivo afflusso di visitatori, ed uno sviluppo infrastrutturale non pianificato sono minacce per queste zone protette.
Infine, l’uomo e l’espansione delle sue attività industriali rappresenta forse il pericolo principale per l’equilibrio dei parchi.
Per contrastare questi rischi, sono necessari sforzi coordinati tra enti governativi, autorità locali e organizzazioni ambientaliste. Anche Il Ministero della Transizione Ecologica svolge un ruolo fondamentale nella definizione delle politiche e delle norme di tutela per i parchi italiani.
Infine, gli Enti Parco regionali, in collaborazione con le comunità locali, sono poi responsabili della gestione quotidiana e della vigilanza all’interno di questi siti protetti.
Quali sono i Parchi nazionali italiani
Ecco la lista dei parchi nazionali Italiani:
- Parco nazionale dell’Alta Murgia
- Parco nazionale dell’Asinara
- Parco Nazionale dell’Arcipelago della Maddalena
- Parco Nazionale del Golfo di Orosei e del Gennargentu
- Parco nazionale d’Abruzzo
- Parco nazionale del Gran Sasso e di Monti della Laga
- Parco nazionale della SIla
- Parco nazionale della Val Grande
- Parco nazionale dell’Aspromonte
- Parco Nazionale dell’Appennino tosco-emiliano
- Parco Nazionale dell’Arcipelago toscano
- Parco Nazionale dei Monti Sibillini
- Parco Nazionale del Gargano
- Parco Nazionale dell’Appennino lucano, della Val d’Agri e Lagonegrese
- Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano
- Parco Nazionale del Pollino
- Parco nazionale delle Foreste casentinesi, Montre Falterona e Campigna
- Parco nazionale della Maiella
- Parco nazionale dell’Isola di Pantelleria
- Parco nazionale del Vesuvio
- Parco nazionale di Portofino
Ultimo aggiornamento il 11 Luglio 2024 da Rossella Vignoli
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il parco nazionale del gran paradiso è tra piemonte e valle d aosta….
Che dire, vi è sfuggito proprio il mio Parco, quello delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna…….
Poi il Gennargentu ormai non esiste più, non è mai decollato…….
Andrea
attenzione l’articolo non è corretto ,alcuni dei link che avete messo non funzionano: per esempio il sito delle Dolomiti Bellunesi ? il link corretto è il seguente : http://www.dolomitipark.it/ ( il vostro invece punta a val grande che è errato)
grazie mille
Ylenia
che dire io sono nata in questi luoghi e li adoro..vorrei sapere come fare per mandare il mio curriculum al parco.grazie