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Parco del Delta del Po, un luogo magico poco conosciuto tra Veneto e Romagna

Il Parco del Delta del Po, questo sconosciuto. Eppure rientra in una delle tante ricchezze naturalistiche del nostro Paese. Scopriamolo meglio in questa mini-guida.

Parco del Delta del Po, un luogo magico poco conosciuto tra Veneto e Romagna

Il Parco del Delta del Po è un parco regionale che si estende tra Emilia-Romagna e Veneto, sebbene principalmente nella prima Regione, con 54mila ettari. E’ stato istituito nel 1988, entrando a far parte, il 2 dicembre 1999, dei Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO.

Vediamo quali sono le sue principali attrazioni, soprattutto dal punto di vista culturale e naturalistico.

Parco del Delta del Po: tra storia e cultura

Partendo da sud, è facile notare come il Parco del Delta del Po offra un patrimonio culturale tra i più interessanti dell’Emilia Romagna. Basta annoverare l’abbazia di Pomposa, la regione lagunare di Comacchio, la basilica di Sant’Apollinare in Classe poco fuori Ravenna. Testimonianze storiche ed artistiche fuori dal tempo, da visitare almeno una volta nella vita.

Ma la regione offre tante piccole perle da scoprire anche nella porzione veneta. Oltre al (relativamente) noto Museo Archeologico di Adria, in provincia di Rovigo, esistono diversi musei che ci aiutano ad immergerci nella cultura e nella storia della regione del delta.

Tra questi, va segnalato il Museo Regionale della Bonifica di Ca’ Vendramin, nel comune di Taglio di Po, anch’esso situato in provincia di Rovigo. Ubicato all’interno di un ex-impianto idrovoro operativo fino a fini anni ’60, offre un percorso museale unico nel suo genere, essendo una testimonianza vivente del vecchio sistema delle idrovore che garantiva la vivibilità del luogo.

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Vista aerea del Parco del Delta del Po
Bella vista aerea del Parco del Delta del Po.

La fauna del Parco del Delta del Po: meraviglia di natura

Molto variegata la fauna presente nella zona: 374 specie di vertebrati, di cui 297 specie di uccelli. Di queste, 146 sono nidificanti, pari a 35mila individui, mentre 151 sono svernanti, altri 55mila. Tra le specie più rare vanno menzionate il fenicottero maggiore, la spatola, il marangone minore, e altre come il mignattaio, il tarabuso, il fraticello, il falco di palude e il mignattino piombato.

Quanto ai mammiferi, nel Parco sono presenti 41 varietà. Tra queste vanno ricordate il cervo nobile, il daino, la volpe, l’istrice, la puzzola e lo scoiattolo.

parco del delta del po
L’aspetto unico, fuori dal tempo, del Parco del Delta del Po.

Di tutto rispetto anche la flora. Tra gli alberi risaltano i salici e i pioppi, fra gli arbusti la biangola, e nei prati spuntano i ciuffi di carice spondicola, la campanella maggiore e il giunco fiorito. Non mancano particolari specie di orchidee.

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Parco del delta del po
Fenicotteri si levano da un corso d’acqua lungo il Parco del Delta del Po.

Alcune attività consigliate

I visitatori, oltre che apprezzare le ricchezze naturalistiche, possono svolgere anche varie attività. Vengono proposte infatti diverse iniziative didattico-ricreative all’interno della cornice di questo parco naturale.

Molteplici le attività da poter svolgere: da una semplice passeggiata in bicicletta sugli argini dei sei rami del Po o su uno dei tanti percorsi ciclabili della zona ad un’escursione in barca o in canoa per i più sportivi.

Per i fanatici delle fotografie, sono diversi i punti dove poter scorgere stupendi panorami o immortalare splendide specie animali o faunistiche. Non mancano anche possibilità di birdwatching.

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Ultimo aggiornamento il 29 Maggio 2024 da Rossella Vignoli

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Luca Scialò

Nato a Napoli nel 1981 e laureato in Sociologia con indirizzo Mass Media e Comunicazione, scrive per TuttoGreen da maggio 2011. Collabora anche per altri portali, come articolista, ghost writer e come copywriter. Ha pubblicato alcuni libri per case editrici online e, per non farsi mancare niente, ha anche un suo blog: Le voci di dentro. Oltre alla scrittura e al cinema, altre sue grandi passioni sono viaggiare, il buon cibo e l’Inter. Quest’ultima, per la città in cui vive, gli ha comportato non pochi problemi. Ma è una "croce" che porta con orgoglio e piacere.

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