Viaggi e vacanze

Come visitare il Parco nazionale dell’Arcipelago toscano

7 piccole isole offrono dei paesaggi marini e naturali spettacolari, e specie animali e vegetali rare

Visitare il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano è fare un’esperienza incredibile tra sette bellissime isole: il Giglio, Giannutri, Montecristo, Pianosa, Elba, Gorgona e infine Capraia. Si possono così ammirare paesaggi marini unici, e fare un tuffo nel passato, tra l’esilio di Napoleone e il vecchi carceri dismessi.

Come visitare il Parco nazionale dell’Arcipelago toscano

Perché visitare il Parco nazionale dell’Arcipelago toscano

Questo Parco propone varie tipologie di percorsi di visita, poiché è costituito da diversi paesaggi, alcune isole più grandi e conosciute anche a livello di turismo estivo, e altre minori, meno battute dai villeggianti, ma ognuna con le sue peculiarità.

  • Habitat variegati: Dalle scogliere a picco sul mare alle spiagge sabbiose, dalle foreste di macchia mediterranea alle zone umide, il Parco ospita una grande varietà di habitat che favoriscono una ricca biodiversità.
  • Flora e fauna endemiche: moltissime  sono poi le varietà presenti nelle acque dell’arcipelago, dalla patella rustica, e la patella cerulea, al pomodoro di mare, dagli ombrellini verdi all’alga acetabularia acetabulum, i ricci paracentrotus, e le splendide stelle marine echinaster. Sono tante le specie animali e vegetali rare o addirittura uniche al mondo, il gabbiano corso, la foca monaca (avvistata sporadicamente) e la farfalla Lycaeides villai.
  • Fondali marini spettacolari: le acque cristalline del Parco sono un paradiso per gli amanti del diving e dello snorkeling. I fondali sabbiosi delle isole sono ricoperti da autentiche foreste sommerse, le cosiddette praterie di Posidonia oceanica, un vero e proprio polmone verde che alimenta l’ecosistema marino del Mediterraneo. Si può ammirare anche il sempre più raro cavalluccio marino Hippocampus guttulatus, cernie, delfini e altre specie marine, capodogli e balenottere. Ma anche tratti coralliferi costituiti dall’ormai rarissimo corallo rosso Corallium rubrum.
  • Testimonianze archeologiche: queste isole sono ricche di resti archeologici che testimoniano la presenza di antiche civiltà, come Etruschi, Romani e pirati. Ma anche tracce di un passato recente studiato a scuola, come Villa S,Martino, che servì a Napoleone come base durante l’esilio all’Elba.
  • Fortezze e torri costiere:  in queste isole spesso si trovano antiche torri e bastioni costruiti per difendersi dalle incursioni saracene, e che offrono oggi panorami mozzafiato e un tuffo nel passato. Ma anche resti dei carceri di sicurezza che un tempo erano stati creati per i detenuti è più pericoli, come a Pianosa, oppure il carcere tuttora in funzione del Giglio.

Il tutto annaffiato dai vini tipici toscani e dai piatti tipici della cucina isolana, a base di pesce fresco, olio extravergine di oliva e verdure estive.

Visitare il Parco significa anche concedersi una vacanza sportiva, grazie ai numerosi sentieri che attraversano le isole, offrendo panorami mozzafiato e la possibilità di scoprire la natura incontaminata. Le visite alle antiche miniere di ferro dell’Isola d’Elba, o la possibilità di arrivare dal centro di un’isola alle sue scogliere più ripide. Si possono fare trekking e percorsi di avvistamento delle farfalle, che emigrano a migliaia a partire da aprile, fino a passeggiate fino allo scogli e alle falesie rocciose dell’isola di Capraia o ammirare in barca i ricchi fondali dell’isola d’Elba e di Montecristo.

Oltre al diving e allo snorkeling, è possibile praticare vela, windsurf, kitesurf, canoa e kayak, oppure rilassarsi sulle spiagge attrezzate in alcune isole, ma anche su quelle più selvagge e appartate.

Cosa vedere nelle isole toscane

Ecco una panoramica di cosa vale la pena vedere nelle diverse isole del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano:

All’Elba vale la pena visitare la imponente Fortezza Medicea di Portoferraio, il porto di attracco principale, le sue suggestive viuzze del centro storico, la villa di Napoleone, il borgo medievale di Capoliveri, arroccato su una collina, le miniere di ferro dismesse, il villaggio di pescatori con un porticciolo di Marciana Marina, con la spiaggia di sabbia fine, salire in funivia sul Monte Capanne, la cima più alta dell’isola, e rilassarsi nelle spiagge della Biodola, di Cavoli, Fetovaia, di Procchio, e Lacona.

All’isola del Giglio potrete fare un salto a Giglio Castello, l’antico borgo medievale fortificato, con il Castello dei Pisani e la Chiesa di San Pietro Apostolo. Si può andare alla spiaggia di Campese, una delle più belle dell’isola, con la sua sabbia dorata e la Torre Medicea, e ammirare anche il Faraglione di Campese, un imponente scoglio a forma di torre che emerge dal mare, perfetto per chi ama fare snorkeling.

A Capraia è possibile fare due passi nel paesino di Capraia Porto, il minuscolo porto dell’isola, con case colorate e poi vedere Forte San Giorgio, la fortezza genovese del XVI secolo che domina il porto. Per chi ama il mare, imperdibile Cala Rossa, una spettacolare insenatura con scogliere di roccia rossa a picco sul mare. Consigliato poi il sentiero del Reganico, un percorso panoramico che attraversa l’isola, offrendo viste mozzafiato.

Montecristo è storicamente un isola inaccessibile perché riserva naturale. Si può arrivare su prenotazione e autorizzazione, in un numero limitato di visitatori. Anche le barche private devono essere autorizzate dai carabinieiri di Follonica. Ma per chi ha la fortuna di visitarla, Montecristo offre un’esperienza unica di immersione nella natura incontaminata, tra fauna selvatica e paesaggi mozzafiato.

Come visitare il Parco nazionale dell'Arcipelago toscano
Isola di Montecristo – Photo Credits: Allumeur

A Pianosa si va per fare una visita guidata al carcere, che è stato attivo per ben 150 anni e ancora oggi conserva strutture ben tenute. Quest’isola è un paradiso per gli uccelli migratori e ospita una flora e fauna uniche.

Isola di Pianosa – Photo credits: Matteo Vinattieri

A Giannutri si va per immergersi nella sua natura ancora selvaggia e incontaminata, con scogliere a picco sul mare e una ricca fauna marina. E per vedere Villa Romana, i resti di una villa romana del II secolo .C, con mosaici e affreschi ancora ben conservati. Il modo migliore per esplorare l’isola e le sue calette nascoste è in barca.

Gorgona è ancora una colonia penale agricola in attività, per cui sono possibili visite guidate pre notabili in anticipo con l’ente parco, in piccoli gruppi e su percorsi prestabiliti, per ammirare paesaggi veramente incontaminati.

Quando visitare il Parco nazionale dell’Arcipelago toscano

Per visitare il Parco il periodo migliore è sicuramente l’estate, molte compagnie private di navigazione effettuano, infatti, collegamenti quotidiani verso le isole. Ricordatevi di prenotare con anticipo i tragjhetti, soprattutto d’estate, per non restare a terra troppo a lungo.

Per quanti voglio fermarsi più di un giorno nei territori del parco vi consigliamo di prenotare in largo anticipo, perchè nelle isole minori le strutture sono poche.

Come raggiungere le isole del Parco nazionale dell’Arcipelago toscano

Per accedere alle varie isole occorre il traghetto. Ecco alcune indicazioni:

L’isola d’Elba, la più grande delle sette isole, è raggiungibile in 1 ora di traghetto da Piombino o 3 ore da Livorno. Ci sono alcune compagnie (Toremar, Moby, Bluenavy, Elba Ferries), che effettuano il servizio tutto l’anno. Si può arrivare con un piccolo aereo all’aeroporto di La Pila.

L’isola del Giglio si raggiunge tutto l’anno in 1 ora da Porto S.Stefano con Toremar e si può portare l’auto, ma ci sono limitazioni in estate.

L’isola di Capraia è raggiungibile tutto l’anno da Livorno con un battello della società Toremar in 2,5 ore. Non serve auto, perché c’è una sola strada lunga meno di 1 km.

L’isola di Gorgona è anche oggi sede di una colonia penale di tipo agricolo, per cui è possibile arrivare da Livorno prenotando in largo anticipo. Si può visitare solo con una guida, in percorsi specifici poiché l’isola è interamente tutta un carcere all’aperto, e quindi non è possibile muoversi individualmente. Portarsi cibp e acqua, in quanto non ci sono spacci dove comprare.

L’isola di Giannutri è raggiunta tutto l’anno in 1 ora di battello, partendo da Porto Santo Stefano con la compagnia Maregiglio.

L’isola di Pianosa è visitabile a numero chiuso, pagando un ticket, e con guida ogni martedì da Rio Marina (Elba) con i traghetti Toremar, oppure c’è un servizio ogni giorno da una compagnia che cambia ogni anno.

L’isola di Montecristo è collegata con un battello da Piombino, dall’Elba, da Porto S. Stefano e dal Giglio, ma le visite si svolgono a numero chiuso (massimo di 2000 persone) e si deve prenotare e pagando un ticket. Si può arrivare con barche private purché si ottenga il pass dai Carabinieri di Follonica.

Dove trovare informazioni su cosa vedere e fare nel Parco nazionale dell’Arcipelago toscano

Il sito ufficiale del parco islepark.it è un’ottima fonte di informazioni. Troverete dettagli sulle isole, le attività consentite, i percorsi trekking, le escursioni in barca, le immersioni, i centri visita, le normative del parco, e molto altro. Spesso ci sono anche notizie su eventi speciali e iniziative.

Ogni isola ha il proprio sito web comunale, dove puoi trovare informazioni specifiche su eventi locali, alloggi, ristoranti e servizi. Cercate i siti dei comuni di Elba, Giglio, Capraia, Montecristo, Pianosa, Giannutri e Gorgona.

Sull’isola sono presenti poi gli uffici turistici locali e punti s’informazione di tour operator locali. Infine, la Regione Toscana (regione.toscana.it) offre informazioni più generali sul turismo in Toscana, inclusi collegamenti al parco e alle isole. 

Crediti foto copertina: Dindo94

Altri parchi nazionali italiani

Ecco gli articoli sui vari parchi nazionali italiani, cosa trovate, perchè visitarli e come arrivarci:

Ultimo aggiornamento il 25 Settembre 2024 da Rossella Vignoli

Iscrivetevi alla newsletter di Tuttogreen.it per rimanere aggiornati sulle ultime novità.

Luca Vivan

Scrittore e ricercatore, blogger, storyteller e sognatore. Essenzialmente uno scrittore che viaggia e ricerca. Ama scoprire e condividere. E' un acerrimo ottimista: le crisi sono opportunità per evolvere. Scrive per ViaggioVero, Tuttogreen, minube.it e altri siti, blog, progetti e fantasie. Cerca di essere presente laddove finiscono le parole.

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio
×