Ecco una app per non sprecare cibo dei negozi sotto casa
Una app per non sprecare cibo, si chiama ‘Last Minute Sotto Casa’ e permette di recuperare quello che rimane invenduto nei negozi di quartiere.
Più di una volta vi abbiamo riportato dati allarmanti rispetto alle tonnellate di cibo che ogni anno finiscono nella spazzatura per la mania tutta consumista di acquistare grandi quantità, superiori a quelle effettivamente consumate, spesso in maniera compulsiva; e così che frutta e ortaggi spesso finiscono col marcire in fondo al frigo e intere confezioni di yogurt superano di gran lunga le scadenze; ma adesso c’è una app per non sprecare cibo. Infatti si può combattere il problema con il food sharing, la condivisione del cibo in eccesso.
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Da Torino arriva un progetto davvero interessante chiamato LastMinuteSottoCasa.it L’idea nasce dall’esigenza di aiutare i piccoli negozi e supermercati a smaltire il cibo in eccesso e in scadenza a fine giornata, evitando che vada buttato. E’ necessario solo registrarsi sul portale, in qualità di cliente o di negoziante.
Come funziona questa app per non sprecare cibo
Ogni cliente, una volta scaricata sul proprio smartphone l’applicazione, potrà scegliere la zona e i prodotti a cui è interessato e ricevere quotidianamente le segnalazioni solo dai negozi raggiungibili in un attimo a piedi. Il prodotto segnalato viene offerto a prezzi scontati, così i negozianti eviteranno di perdere la merce e i cittadini potranno acquistarla a prezzi vantaggiosi.
Si possono scegliere varie categorie, dalla pasticceria alla panetteria o la gastronomia, di modo da non essere infastiditi da alert che non ci interessano. Tutti i clienti che avranno scelto di tracciare un certo tipo di negozio in una certa zona, riceveranno in tempo reale l’offerta sul loro smartphone, e potranno andare a ritirare il cibo.
Il progetto è stato sviluppato da Francesco Ardito e Massimo Ivul all’interno dell’incubatore di imprese del Politecnico di Torino. Al momento il portale ha raccolto le adesioni di 12.000 utenti, ma l’obiettivo è quello di espandersi a macchia d’olio su tutte le città italiane.
Il guadagno è reciproco, ma a beneficiarne saranno soprattutto l’ambiente e per la nostra salute.
Considerando che ogni settimana una famiglia butta in media 200 gr di cibo al giorno, per un totale di 8,7 miliardi in tutta Italia e calcolando che ci sono almeno 340.000 piccoli esercizi commerciali da monitorare, i risultati che potrebbero derivare da questa semplice applicazione sono davvero notevoli, non credete?
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