Ecco quando è utile diminuire lo zucchero nella nostra dieta e come farlo
Le cose da sapere e i dolcificanti naturali alternativi da preferire
Avrete letto molte volte che bisogna diminuire lo zucchero nella dieta. Scopriamo cosa c’è di vero in questa affermazione e come farlo.
Sommario
Parliamo in questa occasione di zucchero, uno dei composti più diffusi nella nostra dieta quotidiana. A colazione, durante i pasti, quando consumiamo dolci e bevande colorate. Secondo recenti studi, negli ultimi cento anni si è passati da un consumo pro-capite stimato di circa 3 Kg a 30 Kg.
Incremento che denota un cambiamento radicale delle abitudini alimentari, ma non certo in positivo.
Infatti, lo zucchero fa ingrassare, in quanto costituito per il 95% da saccarosio, ma ha effetti devastanti su tutto l’organismo umano.
Perché si dice che troppo zucchero fa male?
Punto di partenza. Lo zucchero bianco utilizzato per i pasti è il saccarosio, composto che viene ottenuto per compressione dalla canna da zucchero, oppure tramite idrolisi dalla barbabietola da zucchero. Il liquido zuccheroso ottenuto viene sottoposto a numerosi processi di raffinazione e di purificazione, per ricavare un concentrato che infine viene cristallizzato.
Il caro, zucchero raffinato determina la distruzione delle vitamine del gruppo B. Per questo motivo è causa di nervosismo, aggressività, stitichezza e difficoltà respiratorie.
Affanno che è anche fisico, a causa dell’acido piruvico che il consumo di zucchero moltiplica nel sangue. Una bella differenza d’effetto rispetto ai carboidrati naturali, che invece normalizzano e stabilizzano il livello degli zuccheri sanguigni.
Inoltre, quella parte dello zucchero assunto che il nostro corpo non è in grado di digerire perfettamente, fermenta. L’alcool danneggia sopratutto il fegato, l’intestino tenue, il colon e le cellule nervose; per questo l’integrità della vista può essere compromessa, e dall’altra parte si sviluppano malattie della pelle come acne e dermatite.
Alte concentrazioni di zucchero nel sangue fanno sì inoltre che le piastrine si coagulino più facilmente, aumentando i rischi di trombosi. Anche il pancreas viene messo a dura prova, e le beta-cellule che producono l’insulina si esauriscono.
Il rischio obesità è di comune dominio, meno lo sono le irritazioni che lo zucchero provoca presso la sezione superiore del tubo digerente, l’esofago, la gola.
Nello stomaco aumenta la secrezione degli acidi, lo zucchero inclina all’ulcera. Incrementando poi il rilascio di acido urico nel sangue, si provoca acidità, e si induce il corpo a neutralizzarlo facendo fluire calcio dalle ossa nel sangue. Allarme anche per la formazione dell’osteoporosi.
Il prodotto raffinato nuoce infine al ricambio dei tessuti e confonde il sistema ormonale. Possiamo notare un ingrossamento delle ghiandole surrenali. Lo zucchero accelera lo sviluppo ormonale stimolando le gonadi.
Per diminuire lo zucchero nella dieta, i dolcificanti naturali
L’elenco appena presentato è a dir poco sconcertante. Ma quali sono le alternative? Ridurre al minino l’utilizzo dello zucchero bianco, ma soprattutto passare ai dolcificanti naturali. Con moderazione, of course.
Il più conosciuto è il miele, contiene una miscela di zuccheri, ma anche proteine, vitamine (b c k e acido folico), molti sali minerali come potassio, calcio fosforo, ferro ed enzimi.
SPECIALE: Gli ingredienti della cucina naturale, il miele
Ricco di vitamine e di ferro è anche lo zucchero di canna integrale, poi c’è la melassa (ottenuta dalla canna da zucchero), o il concentrato di mele, uno sciroppo ricco di fruttosio e ottimo per dolcificare bevande e alimenti. O anche lo sciroppo d’acero, diffuso in Nord America.
Non dimenticate di leggere anche la nostra guida allo zucchero di cocco.
Cerchiamo, in ogni caso, di fare molta attenzione.
Approfondimenti su temi analoghi
Se vuoi provarli o saperne di più su questi dolcificanti tutti naturali, guarda qui:
- zucchero di canna integrale
- miele
- malto
- sciroppo d’acero
- melassa
- succo d’uva
- sciroppo di tapioca
- amasake
- stevia
- sciroppo d’agave o miele di maguey
- eritrolo
- sciroppo di riso
- panela
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Ultimo aggiornamento il 4 Settembre 2021 da Rossella Vignoli
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