Salvaguardare i mari: la lotta per la conservazione del pesce Toothfish
Una specie marina in Antartide a rischio d'estinzione
Tutto sul Pesce Toothfish (Glacier 51 o Moro oceanico): abbiamo parlato più volte dell’Antartide, una delle rare zone incontaminate del nostro pianeta, spesso al centro dell’attenzione mediatica per i problemi legati allo scioglimento delle calotte polari.
Ora vogliamo porre alla vostra attenzione la storia di questo pesce, che ha guadagnato popolarità nei menu dei ristoranti di lusso di tutto il mondo ed è oggi al centro di un’importante discussione ambientale. La sua storia ci ricorda la necessità di agire con consapevolezza e responsabilità verso gli ecosistemi marini.
Tuttavia questo è solo uno dei problemi che sembra interessare questo enerme territorio, perchè gli scienziati stanno lanciando anche un altro allarme: il rischio di estinzione di alcune specie marine, come il toothfish.
Sommario
Origine e descrizione del toothfish
Noto anche come Dissostichus eleginoides per il Toothfish di Patagonia e Dissostichus mawsoni per il Toothfish antartico o merluzzo antartico, è un abitante enigmatico delle fredde acque subantartiche.
Il toothfish dell’Antartide è un anello fondamentale dell’intero ecosistema marino. Questo pesce riesce a sopravvivere nelle gelide acque dell’Oceano grazie a delle proteine antigelo ed è diventato negli anni così pregiato da essere denominato come “oro bianco”.
Può raggiungere dimensioni notevoli, con alcuni esemplari che superano i 2 metri di lunghezza e i 100 kg di peso.
Il toothfish vive per almeno 50 anni,ma raggiunge la sua maturità sessuale solo dopo 10 anni, momento in cui raggiunge il peso ideale per la pesca (circa 300 kg per almeno 6,5 metri di lunghezza).
La sua crescita lenta e la tarda maturità sessuale lo rendono particolarmente vulnerabile alla sovrapesca. Tanto che l’UCN lo ha inserito tra le specie da monitorare attentamente, sebbene non sia ancora ufficialmente classificato come minacciato.
La Pesca Insostenibile: un Rischio per leEcosistema
Il pesce Toothfish è vittima della pesca illegale, non regolamentata e non segnalata (IUU). La IUU non solo minaccia la sopravvivenza del pesce Toothfish ma destabilizza anche l’intero ecosistema marino, danneggiando altre specie marine e compromettendo la biodiversità.
La richiesta di un pesce che è considerato una prelibatezza nei mercati internazionali ha portato ad un aumento della pesca intensiva, spesso oltre i limiti stabiliti dagli esperti ambientali.
Tra il 2011 e il 2012 ne sono state pescate 3.500 tonnellate, metà delle quali sono finite sul mercato statunitense. Sono otto le Nazioni che hanno il diritto di pesca in quella zona, un diritto che forse non sta prendendo in seria considerazione i danni futuri.
La Commissione per la conservazione delle risorse biologiche dell’Antartico, un organo composto dall’Unione Europea e da 24 nazioni, da tempo sta cercando di preservare l’ecosistema dell’Antartide.
Questa pesca selvaggia finirà con il mettere a rischio l’intera catena alimentare, come dichiarato dall’ecologo marino David Ainley, con ripercussioni importanti per tutte le altre specie, dai pesciolini d’argento a grandi predatori come balene e foche.
Finora sono state avanzate ben 3 proposte per istituire una zona marina protetta che si estenderebbe per circa 1, 63 milioni di km quadrati. In tal modo si impedirebbe la pratica della pesca commerciale, garantendo comunque la presenza di un’area speciale per la ricerca scientifica.
Tuttavia l’opposizione della Russia ha finora bloccato qualsiasi iniziativa. Considerate che dal 1972 al 2011, gli scienziati hanno catturato oltre 5.500 esemplari di toothfish, rilasciandone almeno l’85% dopo averli marchiati.
Da quando è iniziata la pesca commerciale, verso la metà degli anni ’90, l’abbondanza e le condizioni fisiologiche di questa specie hanno subito una drastica diminuzione.
Il rischio d’estinzione di alcune specie marine in una zona incontaminata come il continente dell’Antartide è certamente un segnale imprescindibile di quanto sia necessaria un’azione drastica e immediata.
Gli Sforzi di Conservazione: un barlume di speranza
Le organizzazioni internazionali, come la Commissione per la Conservazione delle Risorse Marine Viventi dell’Antartide (CCAMLR), lavorano per regolamentare la pesca del Toothfish e promuovere la sostenibilità.
Le misure includono l’implementazione di quote di pesca, la marcatura dei pesci per tracciare la loro origine e la promozione di metodi di pesca selettivi che riducano la cattura accidentale di specie non target.
Il Ruolo del Consumatore Informato
I consumatori giocano un ruolo cruciale nella conservazione del pesce Toothfish. Optare per prodotti certificati da organizzazioni che promuovono la pesca sostenibile può fare una grande differenza. Certificazioni come il Marine Stewardship Council (MSC) aiutano a garantire che il pesce acquistato provenga da fonti responsabili.
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Ultimo aggiornamento il 16 Febbraio 2024 da Rossella Vignoli
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