Pesticidi pericolosi per la salute: ecco il nuovo rapporto Greenpeace
Pesticidi pericolosi per la salute: gli effetti negativi spiegati da un nuovo rapporto di Greenpeace che ha recentemente dedicato al tema della correlazione tra esposizione e malattie uno studio molto accurato.
Nell’ultimo rapporto Pesticides and our Health: A Growing Concern pubblicato da Greenpeace si conferma che i pesticidi a base di glifosato venduti dalla Monsanto e da altre grandi aziende, e largamente utilizzati nell’agricoltura ‘industriale’ su larga scala, sarebbero cancerogeni e dannosi per l’essere umano.
Il problema parte da lontano. Sebbene la popolazione sia raddoppiata dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, la terra destinata all’agricoltura è aumentata del solo 10%: questo significa che la preoccupazione maggiore per produrre sufficiente quantità di cibo per tutti e a basso prezzo sia aumentare la resa di quello che si coltiva.
In realtà la corsa allo sfruttamento del suolo ha portato a impoverire sempre più il terreno costringendo così i contadini a ricorrere a fertilizzanti e pesticidi per rendere economicamente sostenibile l’agricoltura su larga scala.
L’impiego di sostanze chimiche in agricoltura negli ultimi 30 anni è stato sempre più massiccio ed ha portato quasi tutta la popolazione mondiale (non sembra possibile trovare chi non vi sia stato esposto, stando allo studio di Greenpeace) a venire in contatto con prodotti sempre più pervasivi e dannosi per l’ambiente e la salute dell’uomo e degli animali.
E’ ormai chiaro che l’esposizione a pesticidi e fertilizzanti chimici abbia parecchi effetti collaterali negativi e numerosi studi scientifici si sono concentrati su di essi e sui loro meccanismi di propagazione.
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Il report dell’associazione ambientalista riassume i risultati di diverse ricerche e indica tra le malattie correlate all’uso di queste sostanze anche Parkinson, Alzheimer, tumori alla prostata e ai polmoni, nonché rischi enormi per le donne in gravidanza e i bambini. I più esposti alle malattie sono proprio i lavoratori agricoli e le loro famiglie, che rimangono a contatto diretto con sostanze tossiche come il glifosato per lunghi periodi.
In particolare negli adulti, gli studi riportati dal report collegano l’esposizione ai pesticidi ad un aumento dell’ incidenza di diversi forme tumorali – tra cui quello alla prostata e ai polmoni – e malattie neurodegenerative come il Parkinson e il morbo di Alzheimer. Alcuni pesticidi, inoltre, possono interferire con il corretto funzionamento del sistema immunitario e ormonale.
Come se non bastasse, molte delle sostanze chimiche impiegate necessitano di diversi anni prima di degradare: basti pensare al DDT, vietato ormai da decenni ma le cui tracce sono ancora riscontrabili nell’ambiente. Ciò significa che anche se queste sostanze venissero immediatamente bandite, anche a distanza di molti anni le persone rimarrebbero comunque esposte a tutti i rischi elencati.
Ad essere preoccupati non sono solo gli ambientalisti, in realtà la stessa Organizzazione Mondiale per la Sanitàanalisi in materia) e la International Agency for Research on Cancer (qui una miscellanea di studi sugli effetti cancerogeni dei pesticidi) lanciano periodicamente degli allarmi sulla pericolosità di questa sostanza, e il problema è stato più volte al centro di discussioni da parte dell’opinione pubblica europea, tanto che negli ultimi 30 anni le ricerche sul tema commissionate alle associazioni statistiche si sono moltiplicate.
Il dibattito resta aperto e più vivace che mai…
Ultimo aggiornamento il 19 Febbraio 2024 da Rossella Vignoli
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