Tutto sul Pisello odoroso, la pianta che fa impazzire gli inglesi
Caratteristiche, utilizzi e consigli per la coltivazione e la cura
Oggi parliamo del Pisello odoroso, una pianta dall’elevato potere decorativo molto amato in Inghilterra. Si tratta di una pianta rampicante che produce bellissimi fiori delicati spesso utilizzati per i matrimoni estivi.
Sommario
Vediamo le sue caratteristiche e i consigli per coltivarla.
Pisello odoroso, caratteristiche
ll Pisello odoroso (nome scientifico Lathyrus odoratus), chiamato anche cicerchia odorosa, è una delle piante rampicanti coltivate al solo scopo ornamentale.
Di origine europea, come i comuni piselli, appartiene alla famiglia delle Fabaceae (leguminose). Cresce spontaneo lungo i bordi dei sentieri di campagna, montani, collinari, nei campi di cereali, nei pascoli e lungo le rive dei corsi d’acqua.
Ecco come si presenta:
- fusti: cilindrici, verdi e sottili, sono lunghi circa 2 metri e sono ricoperti da un fogliame molto decorativo
- foglie: costituite da due foglioline verde chiaro, sono pinnate, con margini interi e di consistenza piuttosto coriacea
- fiori: profumati e a forma di farfalla, sono riuniti in grappoli e sono di colori diversi, dal bianco al rosa, dal giallo, al rosso, al viola
- boccioli: dalla consistenza leggera, ricordano il tulle
- profumo: molto gradevole, è delicato ed avvolgente
Pisello odoroso: origine e storia
Si tratta di una pianta originaria dell’Italia, in particolare della Sicilia, ma dove, purtroppo, non è mai stata tenuta in grande considerazione.
È stato invece Oltremanica che ha riscosso grandissimo successo. Arrivato nel XVIII secolo in Inghilterra, venne subito notato per la sua eleganza e l’ampia gamma di colori che sapeva offrire. Si cominciò pertanto a creare ibridi in modo da ottenere nuovi accostamenti e forme dei petali originali.
Ancora oggi, nel Regno Unito, si trovano interi cataloghi di semi dedicati solo ed esclusivamente a questo rampicante.
Col trascorrere degli anni, la sua coltivazione ha raggiunto anche la Francia, e da qui è poi ritornata nel nostro Paese, soprattutto nelle regioni del nord.
Profumo del Pisello odoroso
Purtroppo, negli incroci, il profumo della pianta è stato messo in secondo piano rispetto al fattore prettamente estetico.
Per questo, oggi è piuttosto difficile trovare nelle diverse varietà più ricercate anche l’aroma. In ogni caso, gli esemplari più profumati risultano essere quelli con i fiori bianchi, lilla e blu.
Fioritura del Pisello odoroso
In primavera-estate, nello specifico da maggio a settembre, produce una abbondante fioritura. I suoi fiori, dalla particolare forma di farfalla, si presentano in vari colori: bianco, rosa, giallo, rosso, viola
Pisello odoroso: varietà
Ne esistono molte varietà, sia perenni che annuali. Tutte sono molto decorative:
- Lathyrus vernus o “cicerchia primaticcia”, specie erbacea perenne con foglie decorative verdi e abbondanti fiori rosa, bianco, giallo e blu
- Lathyrus aureus, crea un folto cespuglio di foglie decidue verde chiaro, con fiori arancio-dorato che che compaiono a inizio estate
- Lathyrus venetus o “cicerchia veneta”, si tratta di una specie spontanea molto diffusa in Italia. Tra aprile e maggio produce tantissimi fiori viola
- Lathyrus laxiflorus, varietà selvatica molto resistente, adatta per i giardini rocciosi. I suoi fiori sono color malva e lavanda
- Lathyrus pubescens, specie decidua dai fiori blu o lavanda
- Lathyrus nervosus, rampicante erbacea perenne dalle foglie prominenti venate, di color grigio-verde. In estate produce profumati fiori blu-violaceo riuniti in piccoli gruppi
- Lathyrus latifolius, pianta perenne rampicante con fusti alati e foglie costituite da foglioline ovali, azzurrognole. Da maggio a luglio fanno la loro comparsa fiori rosa carminio
Coltivazione del Pisello odoroso
In vaso o in giardino, ecco una serie di utili indicazioni e consigli per coltivarlo.
- Clima: soffre il caldo eccessivo; in zone con estati particolarmente torride, è bene posizionarlo in una zona a mezz’ombra
- Esposizione: ama i luoghi soleggiati ma si sviluppa bene anche in quelli semi-ombrosi
- Terreno: ricco, sciolto e molto ben drenato. Meglio se ben lavorato e arricchito di concime organico
- Annaffiatura: va irrigato regolarmente per tutto il periodo vegetativo, soprattutto in estate, facendo attenzione che il terreno on si asciughi mai del tutto. In autunno-inverno, diminuire la frequenza
- Potatura: eliminare quando necessario le parti secche ed appassite, ed effettuare una cimatura apicale dei rametti più vigorosi per favorire l’emissione di getti laterali
- Concimazione: 1 -2 somministrazioni primaverili di concime liquido per piante da fiore, ogni 10-15 giorni da mescolare all’acqua delle annaffiature; in alternativa, ogni 3 mesi, spargere sul terreno un concime granulare a lento rilascio
Moltiplicazione
La riproduzione avviene per seme, di solito in primavera (marzo-/aprile) oppure in autunno (ottobre-novembre). La scelta del periodo dipende dalle condizioni climatiche del luogo:
- in autunno si ottengono piante sviluppate e fiorite già a inizio estate. In questo caso i semi vanno messi a germinare in un ambiente a temperatura costante non inferiore ai 12° C
- in primavera è consigliata la semina nelle regioni con clima particolarmente rigido
In entrambi i periodi, i semi vanno collocati a mezzo centimetro di profondità in un substrato poroso (terriccio da semina o torba).
Dopo la semina, coprire la superficie libera di terreno con la vermiculite per assicurare un buon arieggiamento. Inoltre, per garantire il giusto grado di umidità, effettuare frequenti vaporizzazioni.
Il processo di germinazione è un po’ lungo. Per accelerare i tempi, è possibile:
- lasciare i semi in ammollo in acqua tiepida per almeno una notte
- incidere il seme con un coltellino sul lato opposto a quello dell’occhio
Parassiti e malattie
I principali nemici sono le malattie fungine, il marciume causato dal ristagno idrico, gli afidi e le cocciniglie.
I germogli più teneri vengono attaccati da chiocciole e lumache. Per tenere lontano queste ultime, basta predisporre intorno ai piedi della pianta delle trappole a base di birra, delle esche oppure della comune cenere di legna.
Utilizzi del Pisello odoroso
Le piante vengono molto utilizzate come rampicanti o ricadenti per tappezzare muri di recinzione e realizzare bordure fiorite di sfondo.
In vaso, a scopo ornamentale, si possono mettere a dimora in grandi fioriere per abbellire balconi e terrazze.
Profumati e dall’aspetto leggero e vaporoso, i suoi fiori sono molto indicati per molti tipi di composizioni floreali, in particolar modo per i bouquet da sposa per matrimoni estivi.
Curiosità
Pare abbia avuto origine verso il 1700 in Sicilia, e dal 1900 viene utilizzata come pianta ornamentale in tutti i giardini d’Europa, soprattutto in quelli inglesi.
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Ultimo aggiornamento il 2 Gennaio 2024 da Rossella Vignoli
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