Pitaya o dragon fruit, proprietà e utilizzi
Ricco di sali minerali e dalle elevate proprietà antiossidanti
Scoprite tutto sulla pitaya o dragon fruit: le proprietà e gli utilizzi di un frutto simile a un cactus dalla polpa dolce e rinfrescante, dalle elevate proprietà antiossidanti, ricco di sali minerali e perfetto per una dieta, perché ipocalorico.
Sommario
Cos’è il Dragon fruit o Pitaya
Come per il fico d’India, anche in questo caso è il frutto di una pianta di cactus (Hilocereus) coltivata soprattutto in Sud America e Vietnam, caratterizzata da grandi fiori bianchi che si aprono di notte e durano solo un giorno.
Esistono alcune varianti di questi frutti tropicali, che si distinguono per il colore, rosso o giallo, anche se la varietà più diffusa è quella rossa a polpa bianca di origine vietnamita.
La polpa, che contiene minuscoli semi neri commestibili, ha una consistenza morbida ed un gusto dolce, delicato e rinfrescante.
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Proprietà della pitaya o dragon fruit
Dal punto di vista nutrizionale il frutto del dragone si rivela molto interessante per la presenza di sali minerali, quali fosforo e calcio, e per l’elevata concentrazione di fibre.
Per questa ragione, grazie alle sue proprietà lassative si configura come un utile ausilio per stimolare l’attività intestinale e a favorire un più rapido assorbimento dei grassi.
Il dragon fruit risulta essere molto ricco anche di vitamina C, che stimola la produzione di collagene, e vitamine del gruppo E.
Presenta inoltre un’elevata quantità di sostanze antiossidanti (tra cui le phytoalbumine e betacarotene) e licopene, utili per prevenire la formazione dei radicali liberi e per contrastare il rischio di patologie tumorali, ipertensione, diabete, reumatismi, infezioni a carico dell’apparato urinario e malattie cardiovascolari.
Inoltre è una buona fonte di probiotici, utili per mantenere la flora batterica del nostro intestino viva e attiva.
Infine, ha un basso contenuto di colesterolo ed una minima quota di grassi, concentrati soprattutto nei suoi piccoli semi, molto ricchi di acidi grassi polinsaturi (gli stessi presenti anche nell’olio extravergine di oliva).
Si tratta di un frutto ipocalorico per cui si rivela un valido alleato per chi ha deciso di intraprendere una dieta.
Come si mangia la pitaya o dragon fruit
Il gusto dolce e morbido è arricchito da un retrogusto aromatico. Può essere gustata fresca assaggiandone la polpa con un cucchiaino dopo aver tagliato il frutto a metà al naturale ma anche con lime e zucchero.
Inoltre può essere utilizzata come ingrediente per la preparazione di cocktail e frullati; in particolare, con la polpa si prepara una gustosa bevanda chiamata ‘agua de pitaya’.
La polpa ed i fiori possono anche essere consumati cotti, come se fosse una verdura da servire di contorno ai secondi.
Un unico accorgimento è di non spaventarsi, se dopo aver gustato la variante rossa, trovaste le feci e le urine colorate, questo è un fenomeno causato dal frutto del dragone, che scompare da sé in pochi giorni.
Dove si compra la pitaya o dragon fruit
La pitaya non è purtroppo facilmente reperibile nei mercati ortofrutticoli o negli ipermercati italiani, se non durante il periodo natalizio. Si affermerà anche da noi, come successo in passato a tanti altri frutti tropicali? Staremo a vedere.
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Ultimo aggiornamento il 30 Agosto 2023 da Rossella Vignoli
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