Si mangia più frutta e verdura con i farmer’s market
In un paese come gli Stati Uniti, in cui il tasso di obesità tra la popolazione tocca livelli altissimi, nascono sempre più iniziative volte a sensibilizzare e spingere i consumatori verso una dieta maggiormente salutare: l’incentivo ad approfittare dei farmer’s market sembra essere l’unico sistema che finora abbia dato risultati incoraggianti.
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Grazie a questi mercati, che costituiscono un’alternativa al supermercato per acquistare alimenti freschi, di stagione e di provenienza locale, le persone hanno iniziato a consumare più frutta e verdura di stagione, variando il loro menù.
Uno studio della Wic Clinic, Illinois, ha monitorato per un determinato periodo di tempo alcune tra le famiglie più soggette all’obesità e al consumo di junk food. A queste famiglie sono stati regalati voucher del valore di 6 dollari spendibili per acquistare frutta e verdura all’interno dei farmer’s market cittadini.
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Da subito si è notato un cambiamento nelle abitudini dei consumatori: chi ha ricevuto i buoni ha da subito optato per l’acquisto di una maggiore varietà di verdure e il 57,3% era più propenso a scegliere frutta o verdura come spuntino durante la giornata, diminuendo così il cibo preconfezionato.
Oltre la metà delle persone coinvolte nell’iniziativa ha ammesso di non aver mai messo piede nei farmer’s market fino a quel momento. L’uso dei buoni, quindi, ha migliorato sia le abitudini alimentari degli acquirenti, sia la frequentazione dei mercati agricoli, favorendo lo sviluppo dell’economia locale e il consumo di prodotti del territorio.
Sai come… lavare bene frutta e verdura
L’importanza di introdurre più verdure e frutta di stagione nella dieta è legata alla necessità di ridurre il rischio di malattie cardiache, alcuni tipi di cancro, obesità, diabete di tipo 2, ipertensione, osteoporosi e calcoli renali.
Ora speriamo che, esauriti i voucher, le stesse persone continuino a recarsi nei farmer’s market: l’iniziativa, d’altronde, può ritenersi un successo su tutti i fronti solo se i consumatori assorbiranno questi comportamenti virtuosi e li replicheranno con regolarità.
Ultimo aggiornamento il 18 Maggio 2018 da Rossella Vignoli
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